La Direzione


L’inchiesta sul petrolio della procura di Potenza che ha portato alle dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, diventa argomento di scontro durante la direzione del Pd. “Il governo ha sbloccato un’opera bloccata dal 1989. Lo scandalo non è che sia stato approvato l’emendamento ma che per 27 anni si sono perse opportunità”. Così il premier-segretario Matteo Renzi difende l’operato del Governo. “Se avete qualcosa da chiedere chiedetemelo – ha proseguito Renzi – che si vada a sentenza. In Basilicata le inchieste sul petrolio si fanno ogni 4 anni, come le Olimpiadi” e “non si è mai arrivati a sentenza”. Duro l’intervento di Roberto Speranza: “Dalle indagini emergono dubbi che mi fanno paura come uomo delle istituzioni e della mia terra: non è solo la telefonata del ministro Guidi, ma la vicenda che riguarda l’Eni e pozzi che estraggono petrolio da molti anni: oggi viene avanzata l’ipotesi drammatica che dirigenti abbiano cambiato codici per trasformare liquidi inquinanti in liquidi non pericolosi”. Donato Bendicenti ne parla con lo storico ed editorialista di Repubblica, Guido Crainz.