Debito d’onore

“Dobbiamo assicurarci che il Regno Unito onorerà tutti gli impegni ed i debiti contratti in quanto stato membro”. Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, illustrando le linee guida del negoziato per l’uscita di Londra dall’Ue. “Si tratta – ha sottolineato – semplicemente di rendere giustizia a tutta quella gente, quegli agricoltori, scienziati cui noi, i 28 abbiamo promesso e dobbiamo del denaro”. Nel frattempo la premier scozzese Nicola Sturgeon scrive alla sua omologa britannica Theresa May formalizzando la richiesta di un referendum bis sull’indipendenza della Scozia.
In Italia, il premier Paolo Gentiloni, intervenendo al Bussiness summit di Confindustria è tornato sulle polemiche suscitate dalla notizia di possibili pesanti dazi che l’amministrazione Trump vorrebbe imporre a prodotti italiani ed europei in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni. Il G7 di Taormina dovrà “anche prendere posizione di fronte a scelte di fondo che non tollerano ambiguità: bisogna rinnovare la fiducia nei confronti dell’economia e delle società aperte su cui abbiamo costruito decenni di benessere”. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Lorenzo Dellai (Democrazia solidale), Cristian Invernizzi (Lega Nord) e Ettore Greco (direttore Istituto Affari Internazionali).

Con legittimo rammarico

Dopo la giornata di ieri che ha sancito l’avvio dei negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la Brexit è ora realtà. Un divorzio che si prospetta complesso ed estremamente difficile, una decisione che, ha detto Paolo Gentiloni nel suo intervento alla cerimonia di consegna alla Fincantieri di Monfalcone,della nave da crociera ‘Majestic Princess, “abbiamo accettato come legittima e democratica, ma con rammarico”. Una decisione che aldilà di tutto “non dev’essere valutata come la fine di ogni cosa” come ha tenuto a precisare il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker che ha anche aggiunto come la Brexit possa rappresentare per l’Europa un nuovo inizio. Juncker è intervenuto al congresso del PPE (Partito Popolare Europeo), che si svolge in questi giorni a Malta. Tra i presenti anche il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, quello del Consiglio Europeo Donald Tusk, la cancelliera tedesca Angela Merkel e per l’Italia il ministro degli Esteri Angelino Alfano e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Intanto secondo il Wall Street Journal l’amministrazione Usa starebbe valutando di imporre dazi punitivi del 100% su prodotti come gli scooter Vespa (Piaggio), l’acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni. Il rischio non è da escludersi ma si attendono passi formali in questa direzione, nel frattempo il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni ha così commentato: «La qualità non ha frontiere: dazi, protezionismi, chiusure non possono essere barriere che mettono un freno, un muro alla qualità». Il post Brexit e la minaccia dei dazi americani sono al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Cecile Kienge (Partito democratico), Piernicola Pedicini (MoVimento 5 Stelle), Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Micheal Stabenow (Frankfurter Allgmeine Zeitung).

B-day

Con la consegna della lettera da parte dell’ambasciatore britannico presso la Ue, Tim Barrow nelle mani del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è iniziato il processo della Brexit. “Ci dispiace ma siamo pronti” così Tusk che conferma la volontà delle istituzioni europee di voler proteggere gli interessi dei 27 Stati membri durante i negoziati. “Sono fiduciosa che i giorni migliori devono ancora arrivare. Dobbiamo cogliere l’opportunità unica nella nostra storia di costruire una Gran Bretagna più forte”. Così la premier britannica Theresa May parlando alla Camera dei Comuni.

E sempre a Bruxelles, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha ricevuto la lettera dal cancelliere austriaco Christian Kern sulla relocation. Il governo austriaco ritiene ingiustificata la richiesta di partecipazione al ricollocamento dei migranti provenienti da Italia e Grecia poiché tra il 2015 e il 2016 l’Austria ha registrato ‘oltre 4,5 richieste di asilo’ rispetto ai due paesi di arrivo dell’Ue. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Roberto Gualtieri (Pd), Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Charles Tannock (Conservative party) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

Il lungo addio

Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani ha incontrato oggi a Bruxelles il sindaco di Londra, Sadiq Khan per discutere delle conseguenze della Brexit sulla capitale britannica. Domani, attraverso l’ambasciatore britannico presso le istituzioni europee, la premier Theresa May dovrebbe notificare ufficialmente l’articolo 50 per l’uscita del Regno Unito dall’Unione. E nei confronti dell’Ue arriva una pesante accusa di “ricatto” sulle quote migranti da parte dei paesi Visegrad, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, durante un mini-vertice a Varsavia. Per il premier ungherese Viktor Orban: “L’idea di collegare alla politica migratoria i fondi che ci sono dovuti da parte dell’Ue è una cattiva idea”. “Il gruppo di Visegrad, Polonia compresa – ha aggiunto Beata Szydlo – non accetterà mai questo ricatto, né che gli vengano dettate condizioni”.

In Italia intanto il Governo ha istituito il ‘Dec’ (documento di economia e crescita), un decreto correttivo che conterrà anche un fondo di un miliardo l’anno, per tre anni, per la ricostruzione e il sostegno alla crescita delle zone colpite dal terremoto. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Damiano Zoffoli (Pd), Laura Ferrara (Movimento 5 Stelle), Eleonora Forenza (Sinistra europea) e Alberto D’Argenio (La Repubblica).

I margini del negoziato

“Ci sono norme e vincoli europei che non dobbiamo dare per intoccabili, c`è un margine di negoziato. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nel corso dell’incontro, a palazzo Chigi, con una delegazione dei rappresentanti della conferenza delle Regioni. “Certamente – ha proseguito – da qui all’autunno la discussione con Bruxelles sarà aperta e potrà produrre risultati, sapendo che da un lato dobbiamo mantenere gli equilibri, dall’altro dobbiamo ottenere una cornice europea più realistica”. Il Consiglio d’Europa ha chiesto alle autorità russe la liberazione di tutti i fermati nelle manifestazioni, contro la corruzione, di ieri a Mosca e in altre città russe. Tra i manifestanti arrestati c’è anche Alexey Navalny, il blogger leader dell’opposizione, condannato dal tribunale a 15 giorni di carcere e una multa di 20 mila rubli. “Le manifestazioni non erano autorizzate, gli organizzatori hanno mentito alla gente”. Così il portavoce del Cremlino spiega le ragioni che hanno portato agli arresti “nel pieno rispetto della Costituzione russa”. “I fermi alle proteste vengono condannati dalla Ue solo quando avvengono in Russia”, è la dura risposta del ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Intanto in Germania, la Spd di Martin Schulz perde il primo confronto elettorale, dopo l’annuncio della sua candidatura alla cancelleria, contro la Cdu di Angela Merkel nel più piccolo land tedesco, la Saar. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Walter Verini (Pd), Nuccio Altieri (Direzione Italia) e Raffaele Marchetti (Relazioni internazionali LUISS Roma).

La seconda costituente

In occasione delle celebrazioni per i 60 anni di Trattati di Roma speciale de “La Bussola” dedicato a questa giornata. Donato Bendicenti ne ha discusso con i suoi ospiti Sandro Gozi (Sottosegretario Affari Europei), Enzo Moavero Milanesi (Direttore School of Law  LUISS Roma) e Giacomo d’Arrigo (Direttore agenzia nazionale giovani), Gianfranco Pasquino (politologo) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

Senza paura

“Non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire”. Così la premier Theresa May nel suo discorso al parlamento britannico, dopo aver osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell’attacco terroristico di Londra. 3 morti e 40 feriti è il tragico bilancio. Identificato l’attentatore: un 52enne originario del Kent, si chiamava Khalid Masood.
Intanto massima allerta anche nel nostro Paese, dove sabato prossimo si svolgerà la cerimonia celebrativa del 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha chiesto alle forze di polizia di “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori”.
Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Sandra Zampa (PD), Lucio Malan (Forza Italia) e il professor Massimiliano Panarari (editorialista La Stampa).

Terrore a Westminster

Ad un anno esatto dagli attentati di Bruxelles, torna la paura in Europa. Almeno 3 morti e 20 feriti è il bilancio dell’attacco avvenuto a Westminster, nel cuore di Londra, da parte di un killer che a bordo di un Suv ha investito decine di persone sul Westminster bridge per poi schiantarsi contro il cancello del Parlamento, a pochi passi dal Big Ben. Qui, ha ferito un agente, tentando di entrare nel Parlamento, ed è poi stato ucciso dalla polizia. Massima allerta anche nel nostro Paese, dove sabato prossimo si svolgerà la cerimonia celebrativa del 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. E proprio in occasione delle celebrazioni è intervenuto, nell’aula di Montecitorio in seduta comune, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando che “l’Europa appare quasi ripiegata su stessa, serve coraggio”.
Questi i temi al centro della puntata odierna. Ospiti di Donato Bendicenti: Lia Quartapelle (PD), Fabio Rampelli (Fratelli D’Italia) e Beatrice Covassi (capo della rappresentanza della Commissione europea in Italia).

Guidelines for Brexit

“Convocherò un Consiglio europeo per sabato 29 aprile per adottare le linee guida dei negoziati sulla Brexit. La priorità deve essere certezza, chiarezza per tutti: cittadini, imprese e Stati membri”. Così il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk il giorno dopo l’ufficializzazione da parte del governo britannico che il 29 marzo procederà all’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Il giorno dopo il primo dibattito dei candidati alle presidenziali francesi che ha visto l’affermazione di Macron sugli altri, arrivano le dimissioni del ministro dell’Interno Bruno Le Roux indagato per aver assunto le due figlie come assistenti parlamentari quando erano minorenni. Arriva dagli Stati Uniti una nuova misura restrittiva per contrastare il terrorismo. Vietato portare nella cabina di un aereo dispositivi portatili e tablet su tutti gli aerei che viaggiano da 10 aeroporti mediorientali. Questi alcuni degli argomenti affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Marietta Tidei (PD), Sergio Divina (Lega Nord) e Giancarlo Aragona (ISPI).

Le volontà comuni

Si è tenuta a Roma la prima riunione del ‘Gruppo di contatto sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale’ presieduto dal ministro dell’Interno Marco Minniti. Al vertice hanno preso parte anche il premier Paolo Gentiloni e il commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos. “L’Europa deve farsi carico per l’impegno per chi ha diritto all’accoglienza, dei rifugiati, sia per il rimpatrio di coloro che non hanno questo diritto all’accoglienza. Entrambi questi impegni devono essere condivisi”. Così Gentiloni che in mattinata ha incontrato anche il suo omologo libico, Fayez al-Serraj. A pochi giorni dall’anniversario dei trattati di Roma, il governo britannico, attraverso il suo rappresentante permanente a Bruxelles, ha informato i responsabili dell’Unione europea che la Gran Bretagna attiverà l’articolo 50, e quindi l’avvio delle procedure per l’uscita, il prossimo 29 marzo. E sempre a Bruxelles, alla vigilia dell’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia dell’Unione, il ministro Pier Carlo Padoan fa sapere che l’Italia presenterà le riforme per facilitare le attività economiche e per affrontare il problema delle sofferenze nei bilanci delle banche confermando l’impegno italiano a presentare la manovra aggiuntiva entro il 30 aprile.
Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Enrico Zanetti (Scelta Civica), Elena Centemero (Forza Italia) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI).