Il compromesso alla meno

A 20 giorni dal referendum costituzionale del 4 dicembre, il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di un incontro con gli studenti dell’università Cattolica di Milano è tornato sulle ragioni del sì: “”Il bicameralismo paritario è una sconfitta della Costituente. I padri costituenti hanno trovato un compromesso e un accordo che è alla meno. Infatti già allora c’era la consapevolezza che qualcosa non funzionava e si parlava di un doppione, sapendo che bisognava rimetterci mano”. E ancora a Bergamo  ha dichiarato: “Aumenta lo spread? E’ ovvio, se c’è incertezza aumenta. Non è una minaccia, è una constatazione”, replica Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana): “La minaccia dello spread è solo l’ultimo, scomposto tentativo di Matteo Renzi di condizionare il voto degli italiani”. Insomma la querelle tra Sì e No si fa sempre più accesa e si cerca di capire quali saranno le ripercussioni dell’esito del voto, specie relativamente ai rapporti con l’Europa. Donato Bendicenti ha approfondito la questione con i suoi ospiti Alfonso Gianni (Comitato Nazionale per il No) e Carlo Dell’Aringa (Partito democratico).

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