La chance italiana

Tutto pronto a Strasburgo per l’elezione del Presidente del Parlamento Europeo. Nella serata di domani si saprà se qualcuno tra i candidati italiani che sono Antonio Tajani (PPE), Gianni Pittella (PSE) ed Eleonora Forenza (GUE), riuscirà ad ottenere l’incarico. Mentre a Strasburgo si pensa al successore di Martin Schulz, da Bruxelles arriva un nuovo richiamo all’Italia per i suoi conti pubblici. Ora che la situazione politica si è stabilizzata torna d’attualità il controverso bilancio italiano, ma Alfano fa sapere che il governo non è disposto a fare nuove manovre che vadano contro la crescita. A tenere banco in questi giorni è anche il Dieselgate che vede coinvolta l’italiana FCA, oggi il ministro dei trasporti tedesco ha elencato esplicitamente i modelli che andrebbero ritirati dal mercato: Fiat 500, Doblò e Jeep-Renegade. La Germania, già penalizzata sullo stesso tema per la Volkswagen, chiede all’Unione europea che sia garantito il richiamo per le presunte violazioni sulle emissioni.
Ed è sempre più difficile la situazione dei profughi a Belgrado, sono ancora oltre mille coloro che bivaccano praticamente all’aperto, esposti alle rigide temperature di questo periodo, e rifiutano di andare nei centri di accoglienza per timore di essere registrati e trasferiti a sud al confine con Macedonia e Bulgaria, per poi essere quindi rimandati nei paesi di provenienza. Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e le sue ospiti Patrizia Toja (Partito democratico) e Lara Comi (Forza Italia).

Migranti nella neve

Il freddo e il gelo che continua a imperversare nei Balcani e in Grecia rende sempre più drammatiche le condizioni di vita di migranti e profughi che da mesi vivono accampati nei campi, più o meno improvvisati, lungo la rotta balcanica. Nonostante la chiusura delle frontiere, lo scorzo marzo, non si arresta il flusso di coloro che scappano da guerre, persecuzioni e fame e tentano di raggiungere il Nord Europa. Situazione critica anche in Italia dove, ricordiamo, nella notte tra mercoledì e giovedì, a perso la vita un migrante a causa di un rogo scoppiato in un capannone dell’ex mobilificio Aiazzone di Sesto Fiorentino, in cui viveva accampato abusivamente, insieme a molti altri.
La crisi dei migranti è il tema al centro della puntata di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Lorenzo Dellai (Democrazia solidale), Elena Centemero (Forza Italia) e Enzo Moavero Milanesi (direttore della School of Law della LUISS Roma).

Ritorno al passato

“Il diritto comune potrebbe essere messo in discussione da un ritorno nazionalistico, che sarebbe una retroguardia, un arretramento. Contro questo arretramento la cultura è decisiva”. Così il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Bologna per ricevere il sigullum magnum dell’Alma Mater.
E sono proprio le spinte nazionalistiche che stanno mettendo in crisi il modello di integrazione europea, già duramente provato dalla crisi migratoria, dal terrorismo e non ultimo dal referendum inglese che ha segnato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Tra le misure che il governo britannico sta pensando di mettere in campo, per il dopo Brexit, ce n’è una che ha già suscitato numerose polemiche: una tassa di mille sterline all’anno da imporre alle aziende del Regno Unito per ogni lavoratore di un Paese Ue assunto – tassa già prevista per le assunzioni di lavoratori extra Ue.
In Italia intanto, il giorno dopo la sentenza della Consulta sui quesiti referendari proposti dalla CGIL, si discute degli effetti politici di questa decisione.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Anna Ascani (PD), Manlio Di Stefano (Movimento 5 Stelle) e il politologo Gianfranco Pasquino.

La battaglia continua

“Valuteremo nei prossimi giorni se presentare ricorso alla Corte Europea per modificare le norme sui licenziamenti” così il segretario della CGIL Susanna Camusso nel corso della conferenza stampa seguita alla pronuncia della Consulta sui quesiti referendari proposti dal sindacato. No dunque al referendum sull’articolo 18, sì a quelli riguardanti voucher e appalti, questo il verdetto della Corte Costituzionale che lascia parzialmente soddisfatta la CGIL pronta a continuare la battaglia sull’art 18. Intanto migliorano le condizioni di Paolo Gentiloni che, al rientro dal viaggio a Parigi, aveva accusato un malore. Il presidente del Consiglio ha subito un intervento di angioplastica all’ospedale Gemelli di Roma e ha voluto rassicurare tutti con un tweet  “Grazie dell’affetto e degli auguri. Medici e personale sanitario bravissimi. Sto bene. Presto torno al lavoro”.

Cresce l’attesa per l’elezione del nuovo presidente del Parlamento Europeo, a spuntarla potrebbe essere il popolare Antonio Tajani che sarebbe il secondo italiano della storia a ricoprire la prestigiosa carica. Ma a far parlare in Europa sono soprattutto le vicende del Movimento 5 Stelle, dopo la mancata confluenza nel gruppo ALDE, cominciano i primi abbandoni di europarlamentari pentastellati: i primi a lasciare il gruppo sono stati Marco Affronte, approdato nel gruppo dei Verdi e Marco Zanni entrato nell’ENF. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Massimiliano Panarari (Comunicazione politica LUISS Roma), Gian Marco Centinaio (Lega Nord) e Silvia Fregolent (Partito democratico).