La rotta

In attesa del vertice informale di domani a La Valletta (Malta) che vedrà riunirsi i 28 capi di stato e di governo dell’Unione Europea, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha annunciato di voler chiudere le rotte irregolari dell’immigrazione. Il riferimento è in particolare alla rotta dalla Libia all’Italia e le dichiarazioni di Tusk sono seguite all’incontro con il premier libico Fayez Sarraj, che in serata sarà a Roma e incontrerà il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
La crisi dei migranti è una tra le principali questioni che sarà affrontata nel vertice maltese e l’Italia risulta uno dei paesi più coinvolti. Ma l’immigrazione non è l’ unico problema che il governo italiano è chiamato ad affrontare. Sul tavolo c’è anche la ricostruzione post sisma e a tal proposito Paolo Gentiloni oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha illustrato i «tre grandi capitoli» del decreto terremoto, aggiungendo: “abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto. Abbiamo già anticipato nella lettera inviata ieri a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse, almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario. Intanto però non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Decidiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità “. E sulla lettera inviata a Bruxelles che aveva chiesto una manovra aggiuntiva, E’ tornato anche il ministro dell’Economia Padoan che ha ribadito la necessità di evitare un’infrazione, attuando degli aggiustamenti che non vadano a pregiudicare la crescita. Correzioni da adottare dunque, ma nessuna ulteriore manovra. Il vertice maltese e i continui scambi Roma-Bruxelles sulla legge di bilancio sono al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Daniele Viotti (Partito Democratico) Massimiliano Salini (Forza Italia), Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Daniel Gros (direttore Ceps).