Grande attenzione in Europa per la manovra italiana. La parola sotto la lente è “flessibilità” su cui la è intervenuto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis: “La Commissione ha introdotto una comunicazione sull’uso della flessibilità, e l’Italia è il Paese che più ne ha beneficiato. Ora, il problema è che le discussioni sulla bozza di manovra vanno in una direzione che sostanzialmente oltrepassa questa flessibilità, e Juncker ha detto che dobbiamo applicare le regole del Patto. Ed è quello che la Commissione è pronta a fare”. Parole che riprendono quelle del presidente della Commissione, Jean Claude Juncker che ha ribadito: “bisogna essere rigidi ed equi con l’Italia, ed applicare le regole del Patto”. Uno scontro neanche troppo velato tra l’Italia che chiede flessibilità e l’Europa che parla di rispetto delle regole. Intanto in Italia il dibattitto sulla manovra è molto acceso.
Spostandoci anche a Londra c’è un clima caldo. Infatti Boris Johnson, ex ministro degli Esteri britannico, e due volte sindaco di Londra, ha parlato stamane al congresso dei Tories. Ha fatto un duro attacco al piano varato dalla premier Theresa May per un accordo con l’UE sulla Brexit “non è ciò per cui abbiamo votato” e “non rispetta la democrazia”. Si tratta di un piano che “non ci restituisce il controllo” dei confini, dei soldi e delle leggi, come era stato promesso, ma che ci costringe a “cedere il controllo” a Bruxelles anche uscendo dall’UE. Quindi di fatto sancisce una candidatura ufficiosa a primo ministro. Di tutto questo Donato Bendicenti ha parlato con gli ospiti in studio Angelo Ciocca Lega, Lorenzo Cesa PPE, Paolo De Castro Partito democratico