Deal or no deal

Mancano meno di sei mesi all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Molte le domande: cosa cambierà  per chi va a studiare a Londra e per le aziende? Tante le domande  e molte le incertezze. Standard & Poor’s ritiene che una eventuale Brexit senza un accordo tra Ue e Londra farebbe scivolare il Regno Unito in uno scenario di “moderata recessione con più basse prospettive di crescita a lungo termine”. Si stima “una perdita economica di circa il 5,5% del Pil su tre anni” rispetto a un divorzio da Bruxelles concordato. Intanto dal cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond è stato presentato il budget dove si dice “addio” all’austerity. Il 29 marzo è una data importante. In caso i negoziati per la Brexit fallissero la Commissione europea “agirà rapidamente” per fronteggiare il rischio per il funzionamento dei mercati finanziari considerando che a Londra viene trattata la maggior parte delle transazioni mondiali di contratti derivati. Donato Bendicenti ne ha parlato con Giovanni Sanfelice  Presidente Business Club Italia e Barbara Casu Lukac  Cass Business School Londra