Difficile accordo sulla Brexit. Quattro ministri si sono dimessi, ma la May tira dritto. In una conferenza stampa nel tardo pomeriggio a Downing Street ha escluso un secondo referendum sulla Brexit su sua iniziativa. “Per quanto mi riguarda, non ci sarà un secondo referendum”, ha dichiarato ai giornalisti May. Inoltre la premier ha promesso che andrà fino in fondo sulla Brexit, anche di fronte alla minaccia di essere sfiduciata dal suo stesso partito. Già all’inizio dell’incontro con i giornalisti la May ha sottolineato che “la leadership riguarda il prendere le decisioni giuste, non quelle facili”. “Come premier, il mio lavoro è riportare un accordo che si basa sul voto del popolo britannico per mettere fine alla libera circolazione, assicurare che non vengano inviate vaste somme ogni anno all’Ue ma anche proteggere posti di lavoro, sicurezza e l’unità del Regno Unito”. Sull’Europa è intervenuto oggi il presidente Mattarella durante il suo viaggio in Svezia: “Non siamo, una semplice unione doganale, non siamo una sorta di comitato d’affari”. Ora l’Europa è a una svolta. Vive di certo “una fase complessa”, segnata dagli effetti della crisi economica, dal fenomeno migratorio e dalla Brexit. Ma ormai serve una decisione chiara: “è dirimente un chiarimento introspettivo sulla direzione di marcia che i popoli europei intendono percorrere”, ha detto Mattarella. Donato Bendicenti ne ha parlato con i giornalisti Mario Sechi e Filippo Ceccarelli