La nuova versione

Niente dichiarazione integrativa, sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato. A sorpresa un vertice serale a palazzo Chigi stravolge il dl fiscale e cancella la dichiarazione integrativa, facendo saltare di fatto il condono, misura di cui si discute da settimane. In materia di lotta all’evasione, vengono sbloccate le banche dati, alle quali la Guardia di finanza potrà accedere direttamente senza dover più chiedere autorizzazioni ai pubblici ministeri. Ma non sarà introdotto il carcere per gli evasori, diversamente da quanto chiesto in origine dai 5 stelle. Sempre in merito alle misure della pace fiscale, resta confermata la possibilità di ‘spalmare’ in cinque anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio. Tra le modifiche concordate, la possibilità di correggere gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi con 200 euro per ogni anno. Intanto da Francoforte arriva il richiamo di Draghi al nostro Paese. “La mancanza di un consolidamento fiscale nei paesi con alto debito pubblico aumenta la loro vulnerabilità agli shock, sia che questi siano prodotti autonomamente mettendo in questione le regole dell’architettura dell’Unione Europea che siano importanti attraverso un contagio finanziario”, dice il presidente della Bce nel corso del suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte. Acque agitate anche a Londra, dove vacilla il governo della May. Donato Bendicenti ne ha parlato con Michele Sorice comunicazione politica LUISS, Simone Baldelli Forza Italia ed Ettore Licheri Movimento 5 Stelle