“L’accordo raggiunto è l’unico possibile” dice la premier britannica nel corso della conferenza stampa al termine del vertice sulla Brexit. Ed è molto chiara Theresa May: ci riprendiamo il controllo del confine, del denaro e della giustizia. Parole molto diverse da quelle pronunciate dal presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, al termine del vertice, sottolineando che “oggi è un giorno triste”. Parole cui risponde la premier May: “Non condivido la tristezza dei leader Ue, è il momento di andare avanti. Lasciamo l’Unione, non l’Europa. Resteremo amici”. “Se qualcuno pensa che sia possibile un altro accordo, si sbaglia. Questo è l’accordo sul tavolo, ed è l’unico possibile”. Ma i laburisti preannunciano il ‘no’ alla ratifica dell’accordo “Questo è un cattivo accordo” per il Regno Unito, è il fallimento di un negoziato in cui la premier ha passato più tempo alle prese con le liti nel suo partito che a lavorare per l’interesse nazionale, e il Labour voterà contro”. Così Keir Starmer, titolare della Brexit nel governo ombra di Jeremy Corbyn. Intanto il voto alla Camera dei Comuni sulla brexit si dovrebbe tenere il 10-11 dicembre.
Di tutto questo si è parlato nello speciale “La Bussola” in occasione del Consiglio europeo straordinario su Brexit a Bruxelles. Donato Bendicenti ne ha discusso con Andrea Bonanni La Repubblica e Enrico Tibuzzi Ansa