All’Italia serve “una correzione sostanziale non marginale della traiettoria di bilancio”. Lo dice il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, durante una conferenza stampa a Bruxelles. Secondo il commissario tagliare il deficit dello 0,2% “non basta, perché’ la distanza resta molto alta”. Il governo italiano, ha aggiunto, “deve prendere provvedimenti concreti”. Oggi l’ex premier lettone presenterà un report sui crediti
deteriorati bancari, dal quale emergerà che gli istituti italiani stanno facendo grandi progressi nella riduzione degli stock. Ma i rischi, legati anche alla manovra, secondo Dombrovskis sono dietro l’angolo. “La situazione del sistema bancario è legata alla situazione economica in generale. E su questa abbiamo alcune preoccupazioni. Come Commissione abbiamo espresso un’opinione e abbiamo tratto delle conclusioni: ora i governale stanno valutando e diranno la loro sulla necessità di aprire una procedura. Riteniamo che la traiettoria di bilancio scelta dall’Italia sia controproducente per l’economia italiana stessa. Il Consiglio ha raccomandato una riduzione del
deficit strutturale pari allo 0,6% del Pil. Il piano del governo prevede invece un aumento del saldo pari allo 0,8%, che nelle nostre previsioni sale addirittura all’1,2%. Siamo notevolmente fuori. A Dombrovskis risponde così il premier Conte: “Forse ha delle certezze che io non ho. Parlerò con Juncker”.
Intanto Tria intervenendo in Senato spiega: “La manovra messa in campo dal governo è moderatamente espansiva. Dopo la crisi del 2008 siamo ancora lontani da Pil e dalla disoccupazione di 10 anni fa: è aumentata in modo insopportabile l’area di povertà e disagio sociale e non è stato raggiunto l’obiettivo di riduzione del debito nè il pareggio bilancio, non abbiamo avuto la stabilizzazione economica, sociale e della finanza pubblica”. Intanto Matteo Salvini annuncia in Aula alla Camera che il governo italiano non firmerà il Global compact, il patto globale sull’immigrazione, e che sarà il Parlamento a decidere se aderire o meno al Trattato. Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniele Viotti Partito Democratico, Remo Sernagiotto Conservatori e Riformisti, Angelo Ciocca Lega e Sergio Cofferati LeU