Prospettive da Davos

L’Italia sogna L’Europa del popolo e per il popolo”, così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo discorso al World Economic Forum di Davos. “Il mio governo costituisce la risposta istituzionale al desiderio degli italiani di trovare una nuova prospettiva per il futuro”. E aggiunge: “Il mio compito e la mia priorità come Presidente del Consiglio è preservare questo prezioso patrimonio di fiducia che mi è stato affidato, mettendo in campo soluzioni immediate per le necessità più urgenti del mio popolo”. Conte ha parlato anche di Europa e ha ribadito che deve proteggere la sua gente e i suoi valori come “liberta’, giustizia sociale, trattamento equo per tutti, solidarietà tra popoli e nazioni, stato di diritto”. Conte ha parlato anche di economia: “Il prezzo da pagare per avere una moneta stabile e una bassa inflazione è stato un debito pubblico crescente. Non abbiamo discusso nessuna azione correttiva dei conti finora perché¨ abbiamo appena approvato la legge di bilancio lo scorso dicembre. Siamo all’inizio del nuovo anno, è troppo presto per queste disposizioni”. Sulla crescita economica è ottimista “potrebbe arrivare all’1,5%”, ha detto Conte.  Sul fronte economico interviene anche il ministro dell’Economia Giovanna Tria: “Il problema dell’Italia è che da un decennio, da dopo la crisi finanziaria, abbiamo un tasso di crescita inferiore a quello del resto dell’Europa di circa un punto percentuale. Credo che certamente stiamo soffrendo un forte impatto a causa del rallentamento della Germania, e forse anche della Francia, e dell’Europa”. A Davos è intervenuto anche Romano Prodi che ha parlato di sovranismo: “I nostri “partiti sovranisti” sono in teoria popolari, ma in realtà  con un’autorità  verticale fortissima. Tutto il mondo è alla ricerca di autorità “. Ma a Davos si è parlato anche di Brexit. E’ intervenuto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici: “Sia chiaro, non siamo noi ad aver voluto la Brexit, noi abbiamo bisogno che dentro l’Europa ci sia il Regno Unito. Ma la palla spetta ora a Londra, non a Bruxelles”. E ha aggiunto: “Non posso di certo parlare a nome della Commissione, ma personalmente spero che resterà nell’Unione europea”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Antonio Panzeri LeU, Michela Giuffrida Partito Democratico, Stefano Maullu Fratelli d’Italia e Angelo Ciocca Lega

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