Il voto europeo cambia radicalmente la mappa politica in Italia rispetto alle elezioni dello scorso anno. A spoglio ultimato, la Lega è primo partito con il 34,33%, davanti al Pd con il 22,69% che supera il M5S al 17,07%. Forza Italia ha l’8,79%, Fratelli d’Italia il 6,46% e +Europa-Italia in Comune ha il 3,09%, quindi sotto lo sbarramento del 4%. Restano fuori dall’Europarlamento anche Europa Verde, al 2,29%, e La Sinistra con l’1,74%. Lo scorso anno, M5S era il primo partito con il 32,68%, il Pd aveva il 18,76%, la Lega il 17,35%, FI il 14%, Fdi 4,35%, Leu 3,39% e +Europa 2,56%. Quindi in Europa per la Lega 28 eurodeputati, per il Pd 18, per il M5s 14, per Forza Italia 7, per FdI 5, per Svp 1. La Lega fa parte dell’Enl (Gruppo Europa delle Nazioni), il Pd dell’S&D (Socialisti e Democratici), il M5S dell’ Efdd (Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta), Forza Italia del Ppe (Popolari europei), Fdl dell’Ecr (i Conservatori) e il Svp del Ppe. Nel resto d’Europa popolari e socialisti perdono terreno, i sovranisti crescono ma non sfondano, i verdi sono protagonisti di un vero e proprio exploit. Un boom ecologista che però non riguarda l’Italia.
E’ stata del 56,10% l’affluenza in Italia alle elezioni europee 2019, in calo rispetto al 58,69% della precedente consultazione di riferimento. Lo rileva il Viminale. L’affluenza più alta èstata in Umbria (67,7%) ed Emilia-Romagna (67,3%), la più bassa in Sardegna (36,25%) e in Sicilia (37,51%)
Donato Bendicenti ne ha parlato con Jaume Duch portavoce Parlamento Europeo, Andrea Bonanni La Repubblica, Marco Bresolin La Stampa, Jacopo Barigazzi politico.eu, Giovanni Grevi European Policy Center, Enrico Tibuzzi Ansa, Ferdinando Nelli Feroci presidente IAI, Massimiliano Panarari università Bocconi Milano, Alessandro Campi storico.