Il Tribunale di Genova ha condannato a tre anni e cinque mesi il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, al termine del processo per le cosiddette ‘Spese pazze’ in Regione Liguria negli anni dal 2010 al 2012. Rixi, all’epoca dei fatti capogruppo regionale della Lega, è accusato di peculato e falso. Per lui il Tribunale di Genova ha anche disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di 56mila euro. “Ho già consegnato a Salvini le mie dimissioni per non creare problemi al governo”, annuncia il viceministro leghista dopo la condanna. Pronta la replica del vicepremier Salvini: “Ringrazio Edoardo Rixi per l’incredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso. Oggi stesso lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute”.
Mentre sul fronte conti pubblici il ministro dell’economia Giovanni Tria rassicura: “Le manovre correttive non servono, la nostra risposta è diretta a spiegare alla Commissione europea quanto è accaduto e a dare spiegazioni su quello che ci hanno chiesto nella lettera”. Il vicepremier Matteo Salvini sulle lettera della Commissione europea ha precisato: “Risponderemo con numeri e dati positivi ed evidenti che metteranno al riparo il Paese da ulteriori lettere o infrazioni. Fortunatamente lo Stato sta incassando più del previsto e spendendo meno e ci sono segnali evidenti di ripresa”.
In merito alla posizione della Lega sulle regole europee, Tria ha sottolineato che “siamo tutti d’accordo su come condurre le finanze pubbliche”.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Francesco Lollobrigida Fratelli d’Italia, Roberto Speranza segretario Articolo1, Mauro Calise politologo