“Io penso che le persone prima di parlare debbano pensare. E questo è un consiglio anche per chi ha
fatto quelle dichiarazioni”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria risponde, a margine dell’Eurogruppo
a Bruxelles, alle dichiarazioni del collega austriaco Hartwig Loeger, che ieri in una nota, riporta Sudtirol News, ha affermato che l’Austria non intende pagare per i debiti dell’Italia e che, se aumenterà il debito pubblico italiano, non si può escludere che il nostro Paese diventi una “seconda Grecia”. Su questo la replica del ministro Tria: “vorrei ricordare che l’Italia non ha chiesto e non chiede che qualcuno paghi per il debito pubblico, l’Italia ha pagato abbondantemente per i debiti altrui aiutando altri Paesi europei non avendo mai chiesto un euro, non credo che l’Austria abbia pagato quanto l’Italia essendo il nostro Paese il terzo contributore per gli aiuti ai paesi europei, Grecia compresa’. Quanto alle dichiarazioni di Gentiloni e Calenda (Pd) sul rischio ‘Italexit’, Tria le ha liquidate come ’boutade in campagna elettorale’.
Mentre sul fronte interno il vicepremier Luigi Di Maio ha detto: “Sono molto preoccupato per i casi emersi in
questi giorni di arresti e indagati tutti per casi di tangenti e corruzione, che hanno coinvolto sia la destra che
la sinistra. C’è un’evidenza, ovvero che il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato, spuntano tangenti ovunque, giorno dopo giorno e la scelta in vista delle europee sembra essere sempre più chiara”. Non si è fatta mancare la replica del vicepremier Matteo Salvini: “A me spiace perché¨ gli insulti delle opposizioni, di Renzi, di Zingaretti, gli attacchi della Boldrini ci stanno, ma gli insulti quotidiani di Grillo e degli alleati mi spiacciono perché io sono fedele, mantengo la parola”. Ed ha aggiunto: “Lavoriamo insieme da quasi un anno e non capisco perché per Grillo e Di Maio io sia diventato il male assoluto”
Donato Bendicenti ne ha parlato con Jacopo Barigazzi politico.eu e Angela Mauro Huffington Post
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