“Non ho mai giurato altra fedeltà all’infuori di quello alla Nazione, un giuramento che è stato e sarà sempre il faro del mio ruolo”. Inizia così la conferenza stampa indetta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Oggi si celebra il primo anno di esecutivo giallo-verde. E oggi, il premier fa il bilancio dei primi 365 giorni d’azione del “governo del cambiamento”. Ricorda le parole declamate durante il giuramento davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ribadire ancora una volta il suo ruolo di arbitro imparziale. “Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti” continua il premier, ma “convinte che il paese dovesse fare un cambio di passo, cose diverse da chi aveva governato prima, incapace di intercettare le esigenze e le paure dei cittadini”. E’ proprio sul contratto che il premier lancia un monito a Lega e M5S. “Dicano se vogliono andare avanti in quello spirito o sono pronto a lasciare”.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Francesca Gerardi Lega e Davide Gariglio Partito Democratico