Il ritmo del dialogo

“La lettera è quasi pronta, la stiamo rivedendo”, l’importante “sono i contenuti”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo da Malta- dove partecipa al summit dei Paesi del sud d’Europa- a una domanda sulla lettera che intende inviare all’Unione europea. Mentre il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo intervento all’incontro annuale con il mercato ha sottolineato: “I sospetti sulla possibile insolvenza del debito pubblico italiano sono “oggettivamente infondati”. Sui conti italiani interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: “L’aumento dei salari e degli stipendi ci sarà se i lavoratori pagano meno tasse. E quindi la manovra economica ci sarà se prevede un corposo taglio delle tasse, il governo ci sarà se scommette su un corposo taglio delle tasse”. Ed ha aggiunto: “Se qualcuno dicesse facciamo la manovra e non tocchiamo le tasse, non la fanno con me la manovra economica”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Loredana De Petris pres.Gruppo Misto/LeU e Andrea De Bertoldi Fratelli d’Italia

Il punto fermo

L’Italia non ha bisogno di “misure correttive” per rimettere i conti in carreggiata. Lo sottolinea il ministro dell’Economia Giovanni Tria, arrivando a Lussemburgo per la riunione dell’Eurogruppo. “Non ne abbiamo bisogno, perché già sappiamo che arriveremo naturalmente a quel livello”, quello concordato con la Commissione alla fine del 2018. Mentre per il vicepresidente della Commissione Dombrovskis: “È necessaria una correzione notevole della traiettoria del bilancio sia quest’anno che l’anno prossimo. Questo è innanzitutto il primo interesse dell’Italia”. Interviene anche il commissario Pierre Moscovici: “vogliamo evitare una procedura debito, credo che i ministri ci sosterranno in questa fase, aspettiamo fatti, cifre, dati per il 2019 e 2020, le intenzioni non bastano, un sentiero chiaro è necessario, una procedura è ancora evitabile”.

Sul fronte flax tax il ministro Tria smentisce le notizie secondo le quali avrebbe avuto ieri uno scontro con il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini sulla flat tax. “Io in passato ero favorevole alla flat tax. Bisogna vedere le compatibilità , ma non sono mai stato contrario alla flat tax”, spiega. Si può fare in deficit? “Bisogna vedere quando – risponde – in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli: già un deficit è previsto”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniel Gros CEPS e Andrea Bonanni La Repubblica

Porte aperte

“Siamo sempre disponibili a confrontarci con Bruxelles, non è interesse dell’Italia subire una procedura d’infrazione, non è una prova di muscolare”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite del Forum Ansa, rispondendo a chi gli ricorda come, oggi, da Bruxelles sia arrivata un’apertura al dialogo con l’Italia sulla manovra. “Ridurremo il debito con entrate non stimate. Sicuramente riusciamo a ridurre il debito in una maniera che forse neppure ci aspettavamo, riusciamo a mantenere le promesse, abbiamo entrate più cospicue rispetto a quelle che avevamo prudenzialmente stimato” ha spiegato Conte. Inoltre è pronta la lettera di risposta all’Unione europea.  “Ormai ho preparato una bozza di lettera che rivolgerò alle istituzioni europee”. Sulla procedura d’infrazione interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: “La vecchia e delegittimata Commissione Ue non può imporre sanzioni all’Italia o imporre scelte a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto” cioè “tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie”.  E’ un “sacrosanto diritto di un governo”, ha concluso Salvini, che “senza voler disubbidire a tutti i costi” vuole dialogare con l’Europa “da pari a pari e con pari dignità “. “Stanno aumentando, a tassazione invariata le entrate, sia Irpef che Iva nel primo trimestre. Vuol dire che il Paese lavora, produce, cresce. L’ultima cosa da fare è tassare. Escludo qualsiasi aumento di qualsiasi tassa, dall’Iva all’Imu alla tassa sui conti correnti alla patrimoniale”, ha affermato Salvini. L’Europa tira dritto nei confronti dell’Italia sulla procedura d’infrazione. “Si valuteranno eventuali nuovi elementi se saranno presentati ma non si perde tempo: le regole di bilancio vanno rispettate”. Parola del commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, che in conferenza stampa a Bruxelles ha precisato: “Ho detto la scorsa settimana che le mie porte restano aperte, l’ho detto in italiano, inglese, francese, perché siamo a questo punto: il debito italiano è aumentato del 33% e probabilmente secondo noi passerà  a 132% l’anno prossimo del Pil italiano, è uno dei più alti del mondo”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Giovanni Grevi European Policy Center, Francesca Donato Lega, Brando Benifei Partito Democratico

La bussola, puntata dell’11 giugno 2019

Attenzione ai conti pubblici. L’obiettivo è evitare la procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea. Interviene il ministro dell’economia Giovanni Tria: “L’Italia avrà  un atteggiamento costruttivo al Consiglio economico e finanziario, ribadiremo agli alleati europei le nostre ragioni. Il governo ha preso atto dell’esito della valutazione della commissione e conferma l’impegno a rispettare i vincoli di bilancio”, ha detto il ministro. Oggi in un’intervista a Politico.eu il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha sottolineato: “L’Italia sbaglia direzione, rischia di restare intrappolata per anni nella procedura per debito”. E Juncker ha aggiunto: “L’Italia ha i problemi dell’Italia, diversi dai problemi degli altri paesi, ma simili sotto certi aspetti”. Il presidente della Commissione ha poi aggiunto: “Ma nessuno in Italia lo sa perché il governo italiano dà  l’impressione che la Commissione sia contro il Sud Europa e questo è sbagliato”.  Grazie alla flessibilità  introdotta dalla Commissione Juncker l’Italia “ha potuto spendere 30 miliardi in più di quanto previsto dal Patto di Stabilità  e Crescita” ha spiegato lo stesso presidente della Commissione. “L’Italia ha beneficiato del 1,8% di Pil di flessibilità “, ha continuato Juncker.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Mara Bizzotto Lega e Massimiliano Smeriglio Partito Democratico

La precondizione

Il centrodestra vince le comunali 2019 nei capoluoghi di provincia: ottiene 12 sindaci e ne aveva solo 7. Il centrosinistra vince in 13 comuni ma ne aveva 19. Il Movimento 5 Stelle rimane a quota due. Le liste civiche di centrosinistra vincono ad Avellino. Il centrosinistra strappa al centrodestra il sindaco di Rovigo e al Movimento 5 Stelle quello di Livorno. Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra i sindaci di Campobasso e Caltanissetta, ma perde i comuni di Livorno e Avellino. Le liste civiche di centrosinistra strappano al Movimento 5 Stelle la vittoria ad Avellino.  Va ricordato che il centrodestra ha anche strappato al centrosinistra nel 2019 le regioni Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Sardegna.

Sul fronte dei conti interviene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Attenzione a sfidare la Commissione europea sulla procedura di infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta davvero, farà male all’Italia”, dice. “Non è tanto e solo questione di multa. Ci assoggetterà a controlli e verifiche per anni. Con il risultato di compromettere la nostra sovranità in campo economico. Senza considerare che potrebbero essere messi a rischio i risparmi degli italiani”, ribadisce.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Massimiliano Panarari comunicazione politica LUISS Roma, Enrico Borghi Partito Democratico, Luca Toccalini Lega,Alessandro Campi Il Messaggero, Mauro Calise politologo, Francesco Paolo Sisto Forza Italia

Il lungo addio

Oggi Theresa May ufficializza le dimissioni da capo del Partito conservatore britannico, facendo scattare la corsa alla sua successione. Una gara già affollata, a cui potrebbero unirsi altri aspiranti leader Tory (e di conseguenza premier). Fra i Brexiteer più irriducibili, Boris Johnson vuole portare il Regno Unito fuori dall’Ue: con o senza un accordo.

Sul fronte italiano sulla nomina del commissario europeo Di Maio dichiara di non aver “ancora avuto modo di parlarne con il premier e l’altro vicepremier” se debba essere un esponente della Lega, ma l’Italia deve ambire a “un commissario che si occupi delle imprese, che difenda le nostre imprese che per il 99% sono sotto i 15 dipendenti”. E sottolinea che “l’importante è che sia una persona all’altezza della carica”.

Con Matteo Salvini “ci siamo detti chiaramente che se si va avanti si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare”. Il premier Giuseppe Conte, ha precisato poi Di Maio, “sapeva che ci saremmo visti ma era all’estero con le imprese e non poteva partecipare” ma era necessario “incontrarci per fare ripartire tutto, le tante promesse” da mantenere, “dal salario minimo all’abbassamento delle tasse, dobbiamo metterci al lavoro prima possibile. Sul fronte del conti, crescita sempre più debole per l’economia italiana. La Banca d’Italia, nelle nuove proiezioni economiche, stima una ripresa a ritmi moderati nella seconda parte dell’anno con un pil.

Le opposizioni sono sempre più critiche: “I dati che stanno arrivando dopo un anno di questo governo sono drammatici. non si può andare avanti così”, dice Nicola Zingaretti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Nathalie Tocci direttore IAI e Alessandro Campi Il Messaggero

Un piano credibile

All’Italia si chiede una riduzione del debito”, così il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, spiegando che è questo “quello che tutti si aspettano”. Il consiglio direttivo della Bce “è determinato, guardando in avanti, ad agire nel caso di situazioni avverse ed è pronto a  mettere mano a tutti i suoi strumenti nella misura necessaria”, ha precisato il presidente della Bce Mario Draghi, evidenziando che le vulnerabilità  nei mercati emergenti, i fattori geopolitici e la minaccia del protezionismo “hanno lasciato il segno” sulla fiducia. Ed ha rassicurato: “Non c’è alcuna probabilità  di una deflazione, e ci sono molto basse probabilità  di recessione” per l’Eurozona.

Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiarisce che quota 100 e reddito di cittadinanza restano intatti. Lo assicura dopo l’annuncio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e la richiesta di una manovra correttiva giunti dalla Commissione europea. Il taglio alle due misure “non è assolutamente all’ordine del giorno. Lavoriamo con il Mef perchè si prefigurano dei risparmi di spesa” visto che alcune somme erano state “un po’ sovradimensionate”, dice il premier in un punto stampa da Hanoi. “Noi ragionevolmente stiamo lavorando perchè si prefigurano dei risparmi di spesa cosa diversa dal dire che si va a tagliare la misura”, spiega il presidente del Consiglio.

Oggi giorno del D-Day. Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel suo discorso celebrativo dei 75 anni dello Sbarco in Normandia – pronunciato davanti a Donald Trump nel cimitero americano di Colleville-sur-Mer – ha esortato a “non smettere mai di far vivere l’alleanza dei popoli liberi”.  Donald Trump rendendo omaggio ai veterani americani che parteciparono allo Sbarco in Normandia il 6 giugno 1944 li ha definiti “l’orgoglio del nostro paese”. Poi faccia a faccia tra i due presidenti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Jacopo Barigazzi (politico.eu) e Marco Bresolin  (La Stampa).

Country reports

La regola del debito “non è stata rispettata” nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020, e quindi è giustificata” una procedura per debito eccessivo: lo scrive la Commissione Ue nel rapporto sul debito italiano. Per Bruxelles il deficit proiettato oltre il 3% nel 2020 è un fattore aggravante. Quindi per Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, è giustificata la procedura d’infrazione per debito eccessivo. La Commissione europea è “pronta a esaminare i nuovi dati” che il governo italiano invierà a Bruxelles e che potranno far cambiare idea all’esecutivo Ue sulla procedura per debito nei confronti dell’Italia. Lo dice il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ribadendo di voler lasciare “la porta aperta” al dialogo con Roma. Immediata la risposta del presidente del consiglio Giuseppe Conte che ribadisce l’impegno del governo per evitare la procedura d’infrazione. Intanto il vicepremier Matteo Salvini sulla possibile procedura di infrazione dell’Unione europea: “Vogliamo educatamente chiedere all’Europa di usare per gli italiani i soldi degli italiani sotto forma di riduzione delle tasse. Il voto degli italiani e dei cittadini europei chiede un cambio di marcia in Europa”. Intanto la Germania prova a mediare tra l’Italia e la Commissione europea sul delicato dossier dei conti pubblici. Mentre lunedì alla Camera ci sarà una informativa del ministro dell’economia, Giovanni Tria sulla lettera della Commissione europea sulla proposta di procedura di infrazione per l’Italia.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Andrea Cozzolino Partito Democratico, Massimiliano Salini Forza Italia, Raffaele Fitto Fratelli D’Italia e Paolo Borchia Lega

Segnali di distensione

“Soddisfatti per l’accordo trovato sul decreto sblocca cantieri”. Lo dichiarano in una nota i capigruppo al Senato di Lega e M5s Massimiliano Romeo e Stefano Patuanelli. “Al contempo, sarà garantito il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari. Saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in Aula al Senato”.

Gli Usa sono pronti a chiudere “un accordo commerciale molto, molto sostanziale” con il Regno Unito dopo la Brexit. Lo ha detto Donald Trump prima del vertice con la premier Theresa May, durante una tavola rotonda con esponenti del business a cui erano presenti la stessa premier e vari ministri e consiglieri economici. “E’ qualcosa che voglio fare e che la mia gente vuole fare”, ha insistito il presidente, per poi rivolgersi scherzosamente alla May quasi per indurla a ripensare le dimissioni: “Non mollare, facciamo questo accordo”. Donald Trump è giunto a Downing Street per la parte politica della sua visita di Stato nel Regno Unito. Il presidente americano, per il quale è stato steso il tappeto rosso, è stato accolto dalla premier. Fra i temi, la Brexit, l’Iran, il caso Huawei-5G.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Pasquale Pepe Lega e Bruno Tabacci +Europa

Le parole di Conte

“Non ho mai giurato altra fedeltà all’infuori di quello alla Nazione, un giuramento che è stato e sarà sempre il faro del mio ruolo”. Inizia così la conferenza stampa indetta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Oggi si celebra il primo anno di esecutivo giallo-verde. E oggi, il premier fa il bilancio dei primi 365 giorni d’azione del “governo del cambiamento”. Ricorda le parole declamate durante il giuramento davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ribadire ancora una volta il suo ruolo di arbitro imparziale. “Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti” continua il premier, ma “convinte che il paese dovesse fare un cambio di passo, cose diverse da chi aveva governato prima, incapace di intercettare le esigenze e le paure dei cittadini”. E’ proprio sul contratto che il premier lancia un monito a Lega e M5S. “Dicano se vogliono andare avanti in quello spirito o sono pronto a lasciare”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Francesca Gerardi Lega e Davide Gariglio Partito Democratico