E’ terminato con uno strappo il tavolo a Palazzo Chigi sull’Autonomia regionale. “Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e fanno l’opposto”, sottolineano fonti leghiste. I 5 Stelle condannano il Sud all’arretratezza”, trapela dalla Lega. “Invece di andare avanti si torna indietro”, commenta il Carroccio.
Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è necessario ricordare che si deve “realizzare un disegno di autonomia differenziata con una regione ma allo stesso tempo dobbiamo ipotizzare” che questa autonomia “ce la chiedano tutte contemporaneamente. Quindi quello che oggi concedo ad una devo ipotizzare di concederlo ad un’altra regione domani”. Conte ha sottolineato: “Gli stiamo dedicando molto impegno ed io sto coordinando questo tavolo di confronto” ha spiegato Conte sicuro “che la migliore garanzia per fare una buona riforma sia instaurare un contraddittorio tra tutti, un confronto, consentendo a tutti di esprimere le loro posizioni. Poi ovviamente mi riservo le mie valutazioni. Questo ci consente di procedere nei passaggi, alcuni più critici altri meno” .
Sulle nomine in Europa è intervenuto il neoministro per gli Affari europei, Lorenzo Fontana: “Non escludo che la Lega possa votare per Von der Leyen” alla presidenza della Commissione Ue. “Sono contento – aggiunge Fontana – perché ha avuto parole importanti sulla riforma di Dublino, una apertura molto interessante”.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Paolo Borchia Lega, Andrea Cozzolino Partito Democratico ed Edoardo Novelli comunicazione politica Roma Tre