La linea Centeno

Il capo dell’eurogruppo Centeno gela l’Italia sul fondo salva stati. “Non vediamo ragione per cambiare testo del Mes. Il dibattito è in corso, oggi faremo un altro passo importante, l’accordo politico è stato già raggiunto”, ha sottolineato Mario Centeno, annunciando che la firma del nuovo Trattato avverrà “ad inizio del prossimo anno. È importante che il dibattito politico avvenga in tutti gli Stati membri. Ma non vedo margine per modificare l’accordo o per un rinvio più lungo”. “Non vedo né un rischio di veto” al Consiglio Ue né un rischio di spaccatura nella maggioranza”, “ci sono procedure tempi e modi ai quali ci atterremo. Ci siamo aggiornati con il ministro Gualtieri, ci sarà un passaggio parlamentare e procederemo con una interlocuzione lineare con i

partner. Vedremo i tempi e modi per procedere. C’è una logica di pacchetto e a quella ci atteniamo”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, commentando le parole del presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, secondo cui non c’è ragione di riaprire l’accordo sul Mes.

Nella maggioranza restano le distanze su fondo salva stati ma è sulla prescrizione che si apre il nuovo fronte interno. Di Maio conferma che la riforma sarà legge da gennaio ma il Pd pretende garanzie sulla durata dei processi. Contro il Mes e contro la riforma della prescrizione le opposizioni sono molto dure.

“La Nato rimane la base per la nostra difesa collettiva e il forum essenziale per le consultazioni e le decisioni di sicurezza tra gli alleati”, così i leader della Nato nella dichiarazione congiunta al vertice di Londra.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Nicola Procaccini Fratelli d’Italia e Sabrina Pignedoli Movimento 5 Stelle