Un gennaio caldo, anzi rovente, è quello che attende governo e maggioranza dopo la ‘tregua’ delle festività natalizie. Sul fronte migranti il senatore Matteo Salvini ha conservato copia delle interlocuzioni scritte avvenute a proposito della Gregoretti. Si tratta di numerosi contatti anche tra ministero dell’Interno, Presidenza del Consiglio, ministero degli Affari Esteri e organismi comunitari. È quanto fanno sapere fonti della Lega. I renziani diventano decisivi sul voto che potrebbe mandare Matteo Salvini a processo per il sequestro delle 131 persone ospitate nel luglio scorso a bordo della motonave Gregoretti.
Sul fronte brexit, il primo ministro britannico, Boris Johnson, forte della nuova maggioranza di 80 seggi alla Camera, ha iniziato oggi l’iter per far ratificare entro gennaio il Withdrawal Agreement Bill, la legge di attuazione dell’accordo di Brexit rinegoziato parzialmente con Bruxelles, a ottobre scorso. La Brexit sarà il 31 gennaio, data dopo la quale si apre il “periodo di transizione”, in cui nonostante l’uscita dalla Ue il Regno Unito rimarrà nel mercato unico e nell’unione doganale fino alla fine del 2020, per avere tempo di raggiungere un accordo commerciale con Bruxelles. Il Withdrawal Agreement Bill riguarda anche temi come i diritti dei cittadini europei nel Regno Unito e dei britannici nell’Ue, il ‘conto’ che Londra deve pagare per onorare i suoi impegni con l’Unione, e la soluzione trovata per mantenere aperta la frontiera nell’isola dell’Irlanda.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Alessandro Campi (Il Messaggero) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente Istituto Affari Internazionali).