Lo scontro di Davos

Al World Economic Forum di Davos tiene banco la sfida a distanza tra il Donald Trump e l’attivista Greta Thunberg. Il lungo intervento si è incentrato sull’economia americana. Trump ha annunciato la partecipazione degli Stati Uniti all’iniziativa del World Economic Forum che prevede di piantare mille miliardi di alberi ma poi ha attaccato gli ambientalisti di disfattismo. “Dobbiamo respingere i profeti perenni della sventura. Questo non è il momento del pessimismo. Questo è il momento dell’ottimismo”, dice il presidente americano. A Davos la giovane ambientalista svedese Greta Thunberg ha rivendicato il lavoro fatto per rendere clima e ambiente priorità in agenda, ma va fatto molto di più, dice dal suo primo panel insieme ad altri giovani attivisti ”Friday for future”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Firenze parlando con i giornalisti ha commentato

la decisione del generale Haftar di chiudere pozzi di petrolio in Libia bloccando le esportazioni. “Dobbiamo evitare iniziative di questo genere, quindi dobbiamo fermare non solo azioni militari ma anche azioni come queste che possano mettere a repentaglio il recupero di risorse energetiche. Sono azioni che possono alterare il clima non meno delle opzioni militari, e io confido che anche su questo si possa ritrovare una piena convergenza tra tutti i paesi”. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia da Doha, dove è in visita ufficiale, il suo appello alle parti libiche perché’ rispettino la tregua annunciata da Berlino.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniela Rondinelli Movimento 5 Stelle, Lorenzo Robustelli eunews e Carlo Fidanza Fratelli d’Italia

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