A Bruxelles è ancora lontano l’accordo sul Bilancio europeo 2021-2027. Gli Stati del nord Europa chiedono di contenere le spese, mentre l’altro fronte – fra cui l’Italia – vuole un bilancio più ambizioso. E poi c’è la divisione fra i più europeisti e i fautori di minore integrazione. “Non credo che risolveremo tutta la discussione sul bilancio in questo fine settimana. Sono pronta a stare qui tutto il weekend, ma non credo che raggiungeremo un accordo”, dice la premier danese Mette Frederiksen, a margine della seconda giornata del Consiglio Europeo straordinario sull’ Mff, il bilancio pluriennale dell’Ue per il 2021-27. La Danimarca fa parte del gruppo dei ‘frugali’, insieme a Svezia, Olanda e Austria, un blocco di Paesi che spinge per un Mff all’1% del reddito nazionale lordo (la prima proposta di Charles Michel è all’1,074%, la Commissione spinge per l’1,11%, il Parlamento Europeo chiede l’1,3%). C’è difficoltà a trovare un accordo sul bilancio dei prossimi anni” non comprendo l’atteggiamento di certi paesi sul bilancio europeo”, dice il presidente del parlamento europeo Sassoli all’inaugurazione del master in giornalismo dell’università LUISS di Roma .
Sul fronte interno Palazzo Chigi conferma l’incontro con Renzi la prossima settimana. Il leader di Italia Viva sottolinea: “Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili. Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti”.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Giuseppe Di Taranto economista e Maurizio Caprara editorialista Corriere della Sera