So, sorry

Un’uscita dall’emergenza ordinata e coordinata e delle risposte rapide ai cittadini europei. Questa la richiesta del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che oggi in plenaria a Bruxelles ha affermato di essere in linea con l’appello lanciato ieri dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. La von der Leyen nel presentare la road map aveva ribadito la necessità di un approccio graduale e stamattina in plenaria ha rivolto le sue scuse all’Italia. Scuse per non aver adeguatamente supportato il nostro Paese all’inizio dell’emergenza Covid-19. Intanto a Palazzo Chigi governo sempre a lavoro su Fase 2 e decreto aprile.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Riccardo Molinari (Lega) e Matteo Mauri (Partito Democratico).

Un approccio graduale

Europa e Italia guardano alla ripartenza. A Bruxelles la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen invita gli   stati membri ad un approccio graduale e al coordinamento nelle azioni di uscita dal lockdown. La Von Der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel concordano nel ritenere il bilancio settennale come valido strumento per uscire dalla crisi. In particolare Michel fa riferimento al digitale e al green deal come pilastro della ripresa economica e sottolinea l’importanza del ridisegnare il mercato comune. Intanto in Italia si pensa alla Fase 2 e al decreto Aprile, ma non mancano le tensioni nella maggioranza sull’eventuale uso del MES. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Alessandra Todde (Movimento 5 Stelle) e Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia).

Il prezzo della pandemia

 

“Le perdite complessive del Pil mondiale per la pandemia del coronavirus ammontano a quasi 9.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2021, più delle economie del Giappone e della Germania insieme”  a dirlo il capo economista del Fondo Monetario Internazionale Gita Gopinath. La Gopinath ha poi sottolineato come le difficoltà coinvolgano allo stesso modo paesi avanzati e paesi in via di sviluppo. Intanto mentre a Bruxelles si ragiona sugli strumenti da utilizzare per fronteggiare la drammatica crisi in atto, a Palazzo Chigi continuano le interlocuzioni al fine di organizzare la fase 2. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Jacopo Barigazzi (politico.eu) e Fabio Martini (editorialista de La Stampa).

Un appuntamento con la storia

Un appuntamento con la storia al quale non ci si può sottrarre. Nel giorno in cui si replica l’Eurogruppo, dopo il nulla di fatto di martedì, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte richiama nuovamente Bruxelles alla solidarietà in un’intervista rilasciata alla BBC. Le distanze però rimangono, con Olanda e Germania che si oppongono con nettezza alla prospettiva Coronabond. La cancelliera tedesca nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato di essere pronta a fare la sua parte e ha sottolineato come Mes, Bei e SURE siano strumenti sufficienti ad affrontare l’emergenza Covid 19. Intanto al Senato via libera al decreto Cura Italia, bocciato dalle opposizioni. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Debora Serracchiani (Partito Democratico) e Lucio Malan (Forza Italia).

Domani è un altro giorno

Rimandato a domani l’Eurogruppo chiamato a definire gli strumenti economici necessari per affrontare l’emergenza Covid 19. Dopo una notte di confronto serrato non si è arrivati all’accordo, anche se il presidente Centeno si è detto fiducioso in un’intesa più vicina. Intanto a Palazzo Chigi si continua a definire la cosiddetta Fase 2 con uno sguardo sempre rivolto a Bruxelles. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’ intervista a Vatican News e Osservatore Romano ha dichiarato : “L’Ue deve essere all’altezza del suo ruolo per affrontare la sfida che ha di fronte e per farlo è chiamata a compiere un cambio di passo dal punto di vista politico e sociale. Per chi ha veramente a cuore l’Ue, per chi crede in un’ Europa unita, forte e solidale, all’altezza della sua storia, è il momento di compiere passi risoluti, promuovendo tutti i mezzi per la ricostruzione, Se vogliamo preservare la nostra casa comune, è il momento di ragionare come una squadra”. Riuscirà l’Unione Europea a ragionare da squadra? Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Tiziana Beghin (Movimento 5 Stelle) e Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia).

Una lotta globale

In attesa che l’Eurogruppo definisca le misure economiche più adatte a contrastare l’emergenza Coronavirus, a Palazzo Chigi si pensa alla fase 2 all’indomani del decreto sulla liquidità alle imprese. Polemiche le opposizioni che sostengono di non essere state prese in considerazione dal governo. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Stefano Candiani (Lega) e Enrico Borghi (Partito democratico).

Alla vigilia dell’Eurogruppo di domani, il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni torna a parlare delle misure da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid 19.  Lo fa in un un’intervista pubblica trasmessa via web da Bruegel, think tank europeo con sede a Bruxelles, nel corso della quale ha dichiarato la necessità di superare egoismi nazionali e utilizzare strumenti comuni. Gentiloni ha fatto riferimento anche al MES, che dovrà essere rivisto rispetto al passato ma che rappresenta in ogni caso un mezzo utile. Intanto a Palazzo Chigi consiglio dei ministri riunito per varare il decreto liquidità alle imprese, in mattinata già approvato il decreto scuola. Nel provvedimento anche il capitolo sull’estensione del golden power, quello sulla giustizia e il rinvio delle amministrative al prossimo autunno. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti Giovanni Orsina (direttore SOG Luiss) e Giampiero Massolo (presidente Ispi).

Sure

“Sure” questo il nome scelto dalla Commissione Europea per il piano di supporto dell’occupazione nell’Eurozona. La presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen nel presentarlo oggi a Bruxelles ha rilanciato anche il progetto di un piano Marshall europeo. “Il bilancio Ue dovrebbe esserlo” ha aggiunto la von der Leyen. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni invita a fare presto e lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista rilasciata ad una tv spagnola chiede all’Europa una risposta tempestiva. Intanto a Chigi proseguono le interlocuzioni tra maggioranza e opposizioni per fare il punto sul decreto Cura Italia e le misure economiche che aiutino con iniezioni di liquidità il mondo dell’impresa. Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Campomenosi (Lega) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana)

A guardia alta

Misure restrittive prorogate fino al 13 aprile, ma non cedere a facili ottimismi e tenere alta la guardia. È il messaggio del ministro della Salute Roberto Speranza nella sua informativa alle Camere. Intanto continuano le interlocuzioni tra Roma e Bruxelles. Telefonata tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen sullo schema Ue a sostegno del lavoro a durata breve che l’esecutivo Ue presenterà in dettaglio domani. E sul supporto richiesto all’Unione Europea è intervenuto anche il ministro dell’Economia  he nel corso del question time alla Camera ha dichiarato “Riteniamo che, come avviene per esempio negli Usa, sia necessario un considerevole stimolo di bilancio comune, e per questo abbiamo chiesto di attivare subito tutti gli strumenti di bilancio e uno strumento di debito comune emesso sui mercati alle stesse condizioni per tutti i paesi europei per consentire di tutti di affrontare la crisi allo stesso modo. Il governo è al lavoro a chiese un impegno perché vengano presentate un ventaglio di misure adeguate”.  Donato Bendicenti ne ha discusso con i suoi ospiti: Antonio Tajani (Forza Italia) e Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle).