A larghissima maggioranza

“Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta più degli altri. Così i problemi diventano opportunità” così parlava il musicista e direttore d’orchestra Ezio Bosso nel suo discorso al parlamento Europeo nel 2018. La notizia della sua morte ha destato oggi grande commozione.

Intanto a Bruxelles il parlamento Europeo vota a larghissima maggioranza la risoluzione sul Recovery Fund mentre a Palazzo Chigi prosegue il confronto con le regioni riguardo le riaperture di lunedì.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Pasquale Pepe (Lega) e Sergio Battelli (Movimento 5 Stelle).

L’Italia ce la farà

Grande soddisfazione nella maggioranza di governo per il decreto rilancio, arrivato ieri dopo giorni di tensioni. “Aiutiamo a reggere il colpo ma cerchiamo anche di dare delle indicazioni, delle risorse, un sostegno per la ripartenza. Sono sicuro che l’Italia ce la farà ” ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Le opposizioni attaccano e considerano le misure economiche inadeguate. Superato il decreto rilancio è il momento di pensare alle riaperture, così il governo Conte lavora al prossimo decreto legge. Intanto in Francia il primo ministro Philippe vara un sostanzioso piano di rilancio per il turismo, un impegno da 18 miliardi per quella che il premier francese ha definito “priorità nazionale”. Sono 5 invece i miliardi destinati dal decreto rilancio ai settori turismo e cultura, il ministro per i Beni Culturali e il turismo Dario Franceschini, nella sua prima videoconferenza via Zoom, ha sottolineato come le risorse messe a disposizione “dimostrano che c’è la consapevolezza in Italia, emersa purtroppo nel corso di questa emergenza, dell’importanza strategica dei due settori, oltre al valore economico, un valore di caratterizzazione del sistema Paese”. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Michele Bordo (Partito Democratico) e Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia).

Il giorno del decreto

Dopo giorni di rinvii sembra essere giunto al traguardo il decreto rilancio. Gli ultimi nodi nella maggioranza sono stati sciolti ma dalle opposizioni Fratelli d’Italia bolla le regolarizzazioni come follia ideologica. Intanto a Bruxelles plenaria del parlamento europeo, sul tavolo ancora l’emergenza Covid-19 e le misure messe in campo dall’Europa. Il presidente del parlamento europeo David Sassoli fa un appello alla solidarietà per ripartire mentre la presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen sottolinea che ci vorrà del tempo per tornare alla normalità.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Salvatore De Meo (Forza Italia) e Ettore Licheri (Movimento 5 Stelle).

In campo per ripartire

 

La curva in discesa ha portato l’Italia da secondo a quinto paese per numero di contagi da Covid-19.

Così il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ritiene si debba guardare con ottimismo alla Fase 2 e ribadisce il suo no convinto agli speculatori “il prezzo delle mascherine resterà di 50 centesimi più Iva”.

Intanto a Palazzo Chigi proseguono i lavori sul decreto rilancio. Riuscirà la maggioranza a trovare la quadra sui nodi ancora irrisolti? Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Marco Zanni (Lega) e Chiara Braga (Partito Democratico).

Prima del decreto

Continua la trattativa sul decreto rilancio. Da sciogliere ancora i nodi sulla regolarizzazione dei migranti, i fondi per il turismo e il salvabanche. Intanto Parigi e Londra si confrontano con la fase 2. Nella capitale francese da oggi significativo allentamento delle misure di confinamento, mentre dal Regno Unito Johnson passa dallo slogan “State a casa” a “State allerta” e invita la cittadinanza ad affrontare con cautela il momento di convivenza con il virus.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Matteo Colaninno (Italia Viva).

Il momento Schuman

“Questo è il momento Schuman della nostra generazione. Abbiamo ricevuto il testimone dell’integrazione europea. Stiamo vedendo esempi di solidarietà tutto attorno a noi. E ci viene chiesto di agire, come quelli prima di noi, rafforzando l’Europa in risposta alla crisi” così la presidente della Bce Christine Lagarde nel corso del suo intervento alla tradizionale conferenza fiorentina The State of The Union, Lagarde ha ricordato la famosa dichiarazione Schuman che pose le basi per la creazione dell’integrazione nel 1950. In tempi di pandemia uno State of Union inedito che ha visto gli interventi a distanza anche del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e del commissario agli affari economici Paolo Gentiloni, Il primo ha proposto di ribattezzare il piano di ripresa europeo “piano De Gasperi” mentre il secondo ha ribadito l’importanza di ricorrere il prima possibile al Recovery Fund. Intanto a Palazzo Chigi continua il lavoro sul decreto maggio, da oggi ribattezzato decreto rilancio. Donato Bendicenti ne ha parlato con Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI) e Fabrizio Finzi (Ansa).

 

 

Turismo in sicurezza

 

“Stiamo chiedendo all’Europa di adottare regole di sicurezza comuni che consentano la riapertura del turismo europeo. In base alle stesse regole un cittadino può spostarsi senza rischio per sé e per gli altri. È importante che siano regole europee e non accordi bilaterali”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in una informativa urgente alla Camera sulle iniziative per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il turismo risulta uno dei settori più colpiti dalle conseguenze del Coronavirus, la stessa ONU parla di una delle crisi peggiori dal 1950. Intanto a Chigi siglato protocollo tra governo e CEI riguardante la ripresa delle messe a partire dal 18 maggio. Quella della ripresa anticipata è una questione che riguarda diversi comparti produttivi ancora fermi, alcune regioni fanno pressing e i commercianti protestano. Conte prova a smorzare le tensioni all’interno della maggioranza e incontra delegazione di Italia Viva, sul tavolo riaperture e migranti da regolarizzare. E su Bonafede il centrodestra annuncia mozione di sfiducia. Donato Bendicenti ne ha parlato con Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle) e Antonio Tajani (Forza Italia).

Una recessione storica

“Dopo una fortissima recessione nel 2020, prevediamo che la ripresa dell’Italia richieda più tempo che

negli altri Stati membri dell’Ue”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in videoconferenza stampa a Bruxelles, presentando le previsioni economiche di primavera, che pronosticano per il nostro Paese un crollo verticale del Pil. Una crisi senza precedenti che richiederà grandi iniezioni di liquidità. A Palazzo Chigi continua la definizione del decreto maggio con il presidente del Consiglio Conte che si è confrontato con sindacati e industriali. Intanto è polemica sulla regolarizzazione dei migranti con il ministro delle politiche agricole di Italia Viva Teresa Bellanova che minaccia le sue dimissioni. “Non è una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al governo. Non sono qui per fare tappezzeria”. La proposta della ministra è quella di regolarizzare i migranti che lavorano in nero per poter dare loro il reddito di emergenza, contrario parte del Movimento 5 Stelle. Donato Bendicenti ne ha parlato con le sue ospiti: Isabella Rauti (Fratelli d’Italia) e Alessia Rotta (Partito Democratico).

La sentenza

“La sentenza della Consulta tedesca non avrà conseguenze sul pandemic purchase program e sul precedente QE” questo il commento del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri rispetto alla decisione presa della corte costituzionale tedesca. La Corte ha dichiarato legale il programma della BCE, ma ha posto alcune questioni molto rilevanti sull’attuazione del piano di acquisti. Dalla Commissione Europea Gentiloni ribadisce l’assoluta indipendenza della Banca Centrale Europea. Intanto a Palazzo Chigi si lavora al decreto Maggio, decreto economico da 55 miliardi a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese. Donato Bendicenti ne ha parlato con le sue ospiti: Anna Cinzia Bonfrisco (Lega) e Lia Quartapelle (Partito Democratico).

La fase 2

È cominciata la fase 2. Da oggi 4 milioni di italiani sono ritornati alla loro attività lavorativa e dopo due mesi di lockdown le misure restrittive sono state allentate. Prudenza e senso di responsabilità le parole d’ordine della ripartenza.

Intanto Unione Europea protagonista di una raccolta fondi “World against Covid-19” il cui obiettivo è quello di reperire risorse per 7,5 miliardi di euro necessari allo sviluppo di un vaccino contro il Coronavirus. La Commissione fa sapere Ursula Von Der Leyen stanzierà 1 miliardo di euro, mentre il governo italiano metterà a disposizione 140 milioni di euro. E intervenendo alla maratona il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadisce “di fronte ad una minaccia globale senza precedenti la comunità internazionale ha un’unica, effettiva, opzione per sconfiggere il virus: la cooperazione”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Alberto D’Argenio (La Repubblica) e Massimiliano Panarari (editorialista La Stampa),