I nodi centrali del Def e della legge finanziaria sono il frutto di un lavoro di squadra. A ribadirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Quindi molti i temi caldi di questa giornata. Sul reddito di cittadinanza è intervenuto il vicepremier Luigi Di Maio ricordando che la norma riguarda le persone oneste e che lavorano, per i furbi ” ci saranno sei anni di carcere”.
Le scelte economiche del governo rimangono al centro dell’attenzione dell’ opposizione. Intanto il governo rassicura che i soldi ci sono. Spostandoci a Vienna, stamane è intervenuto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Ha ribadito che bisogna difendersi con decisione dall’ascesa di “nazionalisti e populisti” nel Vecchio Continente.
Oggi la giornata è segnata anche dalla firma del decreto legge in materia di sicurezza e immigrazione del presidente della Repubblica Mattarella, che ha inviato al premier Giuseppe Conte una lettera in cui ricorda gli obblighi imposti dalla Costituzione. “Avverto l’obbligo di sottolineare che restano “fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare, quanto direttamente disposto dall’art. 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia”, ha scritto il capo dello Stato facendo riferimento al passaggio della Carta che riguarda tra l’altro i rifugiati e i profughi.