L’autocritica di Juncker

L’euro fa vent’anni e al durante la cerimonia il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ammette: “Le politica di austerità dell’Eurozona sono state a volte avventate. Questa è una cosa che mi riguarda personalmente perché sono stato presidente

dell’Eurogruppo nel momento più grave della crisi economica e finanziaria. “Mi rincresce – continua il presidente della Commissione – che abbiamo dato troppa importanza all’influenza del Fondo Monetario Internazionale. Mi è sempre dispiaciuta la mancanza di solidarietà che è apparsa al momento di quella che è chiamata la crisi greca. Non siamo stati abbastanza solidali e abbiamo insultato e coperto di invettive

la Grecia”. Parole a cui non mancano le reazioni, come quella del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio: “Le lacrime di coccodrillo non mi commuovono. Juncker e tutti i suoi accoliti hanno devastato la vita di migliaia di famiglie con tagli folli mentre buttavano 1 miliardo di euro l’anno in sprechi come il doppio Parlamento di Strasburgo. Sono errori che si pagano”.

Da Strasburgo interviene il presidente della Bce Mario Draghi, intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento Europeo “Gli sviluppi recenti dell’economia nell’Eurozona “sono stati più deboli del previsto e le incertezze, in particolare connesse a fattori globali, restano prominenti. Quindi, non c’è spazio per abbassare la guardia; serve ancora un ammontare significativo di stimolo di politica monetaria, per sostenere l’ulteriore rafforzamento delle pressioni e gli sviluppi dell’inflazione nel medio termine”.

Per cui sono necessari stimoli significativi di politica monetaria, spiega Draghi. Intanto il premier Conte è in Niger e chiama in causa L’Europa. “Sulla gestione dei migranti in Europa non c’è stata nessuna svolta”, dice. E aggiunge: “L’Italia vuole un’Europa più forte, responsabile e solidale. l’Europa rischia di franare sotto il peso del problema irrisolto dell’immigrazione. E’ un rischio serissimo”. Oggi è una giornata importante anche per la brexit, infatti questa sera alla Camera dei Comuni si vota sull’accordo di ritiro del Regno Unito dall’Ue. Donato Bendicenti ne ha parlato con Laura Ferrara M5S/EFDD e Brando Benifei Partito Democratico

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