Una rotta da invertire


Bisogna invertire la governance in Europa. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all’assemblea di Confindustria evidenziando come le politiche di austerità abbiano avuto effetti devastanti sul piano sociale. “Siamo ferocemente determinati a superare il livello di crescita del Pil dello 0,2% indicato prudentemente nel Def”, ha continuato Conte, che ha aggiunto: “Stiamo ponendo un argine al declino. La crescita non è un fine ma uno strumento per migliorare la vita di ognuno”.

Sul fronte del governo Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed esponente della Lega, ha sottolineato: “La mia riflessione a voce alta è che se un governo è del cambiamento, deve fare il cambiamento, deve evitare di vivere in stallo, fare le cose, non non farle. Una riflessione alla luce di settimane in cui mi sembra evidente che il governo abbia fatto fatica a produrre. Non accuso nessuno, nemmeno il presidente del Consiglio. Dico solo che così non si può andare avanti, si può andare avanti se dopo la campagna elettorale si ricomincia a lavorare”.

A Cosenza in un comizio il vicepremier Luigi Di Maio ha detto: “C’è qualcuno che sta aspettando i risultati delle Europee per tornare al Governo. Lo sentite Giorgetti che dice che così non si può andare avanti? C’è una parte di Lega nostalgica di tornare con Berlusconi”. Ed ha aggiunto: “Quella gente deve stare fuori dal governo”. Interviene l’opposizione e il segretario del Pd Nicola Zingaretti sottolinea: “Il fatto che Salvini e Di Maio dicano che vogliono andare avanti per quattro anni insieme, secondo me, è una minaccia per l’Italia più che un annuncio e conferma che abbiamo assistito a un vergognoso bluff, a una presa in giro. Hanno fatto finta ma in realtà è così”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Caterina Cerroni Partito Democratico e Isabella Tovaglieri Lega

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