La regola del debito “non è stata rispettata” nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020, e quindi è giustificata” una procedura per debito eccessivo: lo scrive la Commissione Ue nel rapporto sul debito italiano. Per Bruxelles il deficit proiettato oltre il 3% nel 2020 è un fattore aggravante. Quindi per Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, è giustificata la procedura d’infrazione per debito eccessivo. La Commissione europea è “pronta a esaminare i nuovi dati” che il governo italiano invierà a Bruxelles e che potranno far cambiare idea all’esecutivo Ue sulla procedura per debito nei confronti dell’Italia. Lo dice il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ribadendo di voler lasciare “la porta aperta” al dialogo con Roma. Immediata la risposta del presidente del consiglio Giuseppe Conte che ribadisce l’impegno del governo per evitare la procedura d’infrazione. Intanto il vicepremier Matteo Salvini sulla possibile procedura di infrazione dell’Unione europea: “Vogliamo educatamente chiedere all’Europa di usare per gli italiani i soldi degli italiani sotto forma di riduzione delle tasse. Il voto degli italiani e dei cittadini europei chiede un cambio di marcia in Europa”. Intanto la Germania prova a mediare tra l’Italia e la Commissione europea sul delicato dossier dei conti pubblici. Mentre lunedì alla Camera ci sarà una informativa del ministro dell’economia, Giovanni Tria sulla lettera della Commissione europea sulla proposta di procedura di infrazione per l’Italia.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Andrea Cozzolino Partito Democratico, Massimiliano Salini Forza Italia, Raffaele Fitto Fratelli D’Italia e Paolo Borchia Lega