L’Italia non ha bisogno di “misure correttive” per rimettere i conti in carreggiata. Lo sottolinea il ministro dell’Economia Giovanni Tria, arrivando a Lussemburgo per la riunione dell’Eurogruppo. “Non ne abbiamo bisogno, perché già sappiamo che arriveremo naturalmente a quel livello”, quello concordato con la Commissione alla fine del 2018. Mentre per il vicepresidente della Commissione Dombrovskis: “È necessaria una correzione notevole della traiettoria del bilancio sia quest’anno che l’anno prossimo. Questo è innanzitutto il primo interesse dell’Italia”. Interviene anche il commissario Pierre Moscovici: “vogliamo evitare una procedura debito, credo che i ministri ci sosterranno in questa fase, aspettiamo fatti, cifre, dati per il 2019 e 2020, le intenzioni non bastano, un sentiero chiaro è necessario, una procedura è ancora evitabile”.
Sul fronte flax tax il ministro Tria smentisce le notizie secondo le quali avrebbe avuto ieri uno scontro con il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini sulla flat tax. “Io in passato ero favorevole alla flat tax. Bisogna vedere le compatibilità , ma non sono mai stato contrario alla flat tax”, spiega. Si può fare in deficit? “Bisogna vedere quando – risponde – in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli: già un deficit è previsto”.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniel Gros CEPS e Andrea Bonanni La Repubblica