Deal or no deal

Giornata calda sul fronte brexit. E’ il primo incontro di Boris Johnson con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, da quando è diventato premier lo scorso luglio. Nell’incontro, secondo fonti governative britanniche, Johnson avrebbe messo in chiaro che “lui rifiuterà, se offerta, ogni proposta di estensione”, dei tempi della Brexit che, come è noto, il premier afferma che avverrà, con o senza l’accordo, entro il 31 ottobre. Negli ultimi giorni il premier britannico aveva espresso ottimismo sulla possibilità che si raggiunga un accordo con la Ue per mutare i termini dell’accordo negoziato da Theresa May, che Johnson ritiene inaccettabile. Ma in realtà a Bruxelles cresce la frustrazione per la mancanza di proposte concrete da parte di Londra. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha detto al primo ministro britannico, Boris Johnson, che l’Unione Europea è pronta a negoziati a “alta velocità” sulla Brexit, ma gli ha ricordato che “non sono state ancora fatte proposte” per sostituire il backstop irlandese nell’accordo di ritiro. I due leader hanno convenuto che è necessario accelerare le discussione e che presto si terranno incontri su base quotidiana. Intanto oggi giurano i 42 sottosegretari del governo Conte bis, di cui dieci viceministri. Ultimo atto che segna la partenza del governo giallorosso.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Massimiliano Smeriglio Partito Democratico e Mara Bizzotto Lega

 Incontro a Bruxelles

Incontro a Bruxelles tra il candidato italiano alla Commissione Europea Paolo Gentiloni e la presidente  Ursula Von der Leyen. Il tema principale del faccia a faccia è stato l’incarico che potrebbe essere assegnato all’Italia, un incarico di peso si dice ma niente è ancora deciso. Solo martedì si conoscerà  la squadra voluta dalla Von der Leyen. Intanto dopo il giuramento di ieri al Quirinale il nuovo governo, in vista del voto di fiducia alle Camere previsto per lunedì e martedì, comincia a ragionare su questioni cruciali come manovra economica e politica migratoria. Lega e Fratelli d’Italia invece si preparano a scendere in piazza lunedì per chiedere che si vada subito al voto. Più cauta la posizione di Forza Italia che si prepara a un’opposizione forte ma per ora solo in parlamento. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti Marco Conti (Il Messaggero) e Massimiliano Panarari (editorialista La Stampa).

La decisione del Parlamento

Oggi speciale La Bussola per l’elezione del presidente della commissione Ue da parte del Parlamento. A Strasburgo è il giorno di Ursula von der Leyen, che strappa il primo applauso in aula all’apertura del suo discorso ricordando Simone Veil, prima presidente donna del Parlamento europeo 40 anni fa. “Quarant’anni dopo finalmente è di nuovo una donna ad essere candidata alla Presidenza della Commissione europea” ha detto Von der Leyen, designata alla presidenza dell’esecutivo europeo. “Lo sono grazie a tutti coloro che hanno rotto le barriere e le convenzioni e che hanno costruito una Europa basata sulla pace, unita, e basata sui valori”.

A confronto opionioni e temi sulla nuova Europa che dovrà affrontare le tante sfide, dal clima, all’economia, all’occupazione, ai migranti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Wanda Marra Il Fatto Quotidiano, Simona Bonafé Partito Democratico,Tiziana Beghin MoVimento 5 Stelle, Marco Bresolin La Stampa e David Carretta Il Foglio/Radio Radicale

Il nodo delle risorse

Si tratta ancora. Il vertice sulle autonomie a Palazzo Chigi si conclude con un rinvio. Si cerca un accordo tra i tanti temi sul tappeto. E anche sulla parte finanziaria alcuni nodi sono ancora da sciogliere, bisogna trovare le risorse.

Intanto oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, è all’Eurogruppo a Bruxelles:

“Stiamo facendo quello che dobbiamo fare per l’economia italiana per stabilizzare il debito pubblico, non è soltanto rispondere a quello che ci chiede l’Europa, lo facciamo fino a quando pensiamo che questo coincida con gli interessi degli italiani”. Così a chi gli chiedeva se non temeva di perdere le elezioni come avvenuto in Grecia a Tsipras dopo aver implementato le misure richieste dall’Europa. “La Grecia è stata un esempio di eccessi negativi all’inizio. La crisi greca è stata amplificata da un intervento sbagliato della Commissione europea. Io ne sono sempre stato convinto. La crisi dei debiti sovrani è cominciata lì ma questo è un giudizio che appartiene alla storia”, ha analizzato il ministro.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Elena Lucchini Lega e Francesco Paolo Sisto Forza Italia

Colloqui a Osaka

Sui conti pubblici interviene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che dice: “evitare procedura sarebbe bel risultato, lo si riconosca”. Sulla questione in un’intervista il premier olandese Mark Rutte sottolinea: “la decisione spetta alla Commissione, ma  finora non ho visto niente che indichi la possibilità  che l’Italia sfugga alla procedura di infrazione”. E ribadisce come sia “cruciale che l’Europa si attenga alle regole. L’Italia semplicemente non li sta facendo, ha una crescita ancora troppo debole e un deficit troppo alto”. Per una questione di “fiducia” – osserva – “l’Italia deve fare di più e la Commissione dovrebbe intervenire”.

La capitana della Sea Watch Carola Rackete è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione dell’articolo 1099 del codice della navigazione contestato al comandante che non obbedisca all’ordine di una nave da guerra nazionale. Dalla procura sottolineano che è un atto dovuto dopo l’informativa della Guardia di finanza trasmessa agli uffici giudiziari di Agrigento. La nave è ancora davanti a Lampedusa, con a bordo 40 migranti. Prima di mezzanotte erano state evacuate due persone, un uomo e un ragazzo visitati al poliambulatorio. Intanto la Farnesina ha reso noto che

Germania, Francia, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo accoglieranno i migranti della Sea Watch3.

Donato Bendicenti ne ha parlato Giuseppe Di Taranto economista LUISS e Massimiliano Panarari editorialista La Stampa

In sinergia

Affronteremo in questi giorni tutti i temi globali”. Lo ha detto il premier Conte ad Osaka per il G20. “Sarà occasione per parlare anche della procedura di infrazione. Vogliamo portare il risultato a casa, c’è anche Tria e lavoreremo con sinergia. L’assestamento di bilancio si farà  lunedì, è bene chiudere il negoziato e poi definire tutto sul piano interno”, ha spiegato. “La trattativa con Ue è complicata ma sono fiducioso”. Sul caso Sea Watch il presidente Conte ha detto: “E’ competenza della magistratura, è palese violazione delle regole internazionali”. Sui conti pubblici da Osaka interviene il ministro dell’economia Giovanni Tria: “Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea, ci sono le basi”. Inoltre, ha spiegato il ministro “l’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto”. ”Siamo fiduciosi, con Moscovici ci parliamo continuamente e la trattativa con l’Europa non è più difficile che in passato” ha aggiunto Tria. Intanto sulla Sea Watch sono saliti parlamentari e giornalisti. Interviene il ministro dell’Interno Matteo Salvini “Con il governo olandese non finisce qui”, dice. “Sull’Olanda apriamo una questione perché’ ci da’ ragione. Ha una sua nave e dice che se ne frega e sapremo comportarci di conseguenza”, ha aggiunto Salvini.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Federico Mollicone Fratelli d’Italia e Primo Di Nicola MoVimento 5 Stelle

#Olimpiadi 2026

L’Italia ce l’ha fatta. I membri del Cio hanno eletto Milano-Cortina città che ospiterà i Giochi Invernali del 2026. Battuta la concorrenza della Svezia, candidata con Stoccolma-Aare. “Siamo orgogliosi di questo grande risultato! Ha vinto l’Italia: un intero Paese che ha lavorato unito e compatto con l’ambizione di realizzare e offrire al mondo un evento sportivo “memorabile”” scrive il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su twitter.

“Sono rimasto molto colpito dal fatto che la Lega abbia cambiato posizione sui minibot: io non sono affezionato ai minibot ma” è necessario che “lo Stato paghi i crediti delle imprese: che si chiamino minibot o in altro modo l’importante è che si paghino, molto importante perché ne va della credibilità dello Stato”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in visita a Taranto. “Non giocare a nascondino con i soldi della flat tax” “Non è il caso di giocare a nascondino con 15 miliardi per fare la flat tax, non devono dirlo a Di Maio ma a tutti gli italiani”. Così il vicepremier Luigi Di Maio, da Taranto, ha commentato le dichiarazioni del viceministro all’Economia Massimo Garavaglia che non vuole dire dove si prenderanno i soldi per la flat tax “sennò Di Maio me le ruba”. “Spero – ha aggiunto Di Maio – che siano 15 miliardi freschi, di risorse che non tolgono nulla agli italiani”.

Donato ne ha parlato con Emanuele Fiano Partito Democratico e Angela Colmellere Lega

Un accordo complicato

La questione nomine e il confronto con l’Italia sulla possibile procedura di infrazione sono i temi principali sul tavolo del Consiglio europeo in programma oggi e domani a Bruxelles. In entrambi i casi, però, difficile che si arrivi a un accordo tra i 28 paesi in questa occasione. Il premier italiano Giuseppe Conte ieri ha inviato la lettera ai paesi membri e arrivato a Bruxelles ha ribadito l’intenzione del governo di tagliare la spesa, dicendosi ottimista sulla condizione dei conti pubblici.

“Vogliamo competere con le sfide globali, ma all’interno dell’Europa le regole devono essere uguali per tutti, competere a parità  di armi”. Se ci sono Paesi che  “accumulano risparmio, anziché riversare questa ricchezza a beneficio di tutti e di se stessi, è un altro contributo a un quadro che non ci facilita” ha detto, riguardo all’elevato avanzo commerciale della Germania.

La Commissione europea terrà  in considerazione la lettera che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha inviato ieri a Bruxelles, ma ribadisce che le regole esistenti “sono in favore della crescita” e “devono essere rispettate”. Lo dice il commissario Ue, Pierre Moscovici, a margine del pre-vertice dei socialisti. “Terremo in considerazione la lettera di Conte di ieri – ha detto Moscovici – la procedura per deficit eccessivo può essere sostenuta e noi lavoriamo in un modo costruttivo, per evitarlo.

Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, secondo fonti Ue, è più prudente che ottimista” su un accordo al Consiglio Ue sulle nomine.  Per il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’accordo sulle nomine per le principali cariche nelle istituzioni Ue “è lontano, mi pare sia difficile” raggiungere un risultato “oggi”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Bresolin La Stampa e Marco Conti Il Messaggero

Il lungo addio

Oggi Theresa May ufficializza le dimissioni da capo del Partito conservatore britannico, facendo scattare la corsa alla sua successione. Una gara già affollata, a cui potrebbero unirsi altri aspiranti leader Tory (e di conseguenza premier). Fra i Brexiteer più irriducibili, Boris Johnson vuole portare il Regno Unito fuori dall’Ue: con o senza un accordo.

Sul fronte italiano sulla nomina del commissario europeo Di Maio dichiara di non aver “ancora avuto modo di parlarne con il premier e l’altro vicepremier” se debba essere un esponente della Lega, ma l’Italia deve ambire a “un commissario che si occupi delle imprese, che difenda le nostre imprese che per il 99% sono sotto i 15 dipendenti”. E sottolinea che “l’importante è che sia una persona all’altezza della carica”.

Con Matteo Salvini “ci siamo detti chiaramente che se si va avanti si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare”. Il premier Giuseppe Conte, ha precisato poi Di Maio, “sapeva che ci saremmo visti ma era all’estero con le imprese e non poteva partecipare” ma era necessario “incontrarci per fare ripartire tutto, le tante promesse” da mantenere, “dal salario minimo all’abbassamento delle tasse, dobbiamo metterci al lavoro prima possibile. Sul fronte del conti, crescita sempre più debole per l’economia italiana. La Banca d’Italia, nelle nuove proiezioni economiche, stima una ripresa a ritmi moderati nella seconda parte dell’anno con un pil.

Le opposizioni sono sempre più critiche: “I dati che stanno arrivando dopo un anno di questo governo sono drammatici. non si può andare avanti così”, dice Nicola Zingaretti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Nathalie Tocci direttore IAI e Alessandro Campi Il Messaggero

The – resa

Il primo ministro britannico Theresa May  ha annunciato che si dimetterà  il prossimo 7 giugno da leader del partito conservatore Tory e poi anche da premier. May ha espresso “rammarico” per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà  essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle. Il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker ha seguito la dichiarazione della premier britannica “non con gioia personale”.  Bruxelles resta disponibile al dialogo col prossimo premier, ma “la posizione non cambia” e l’accordo di recesso non può essere rinegoziato. Oggi incontro del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte,  in vista del vertice informale dei leader europei che martedì 28, a Bruxelles, darà avvio al processo di nomine dei vertici istituzionali dell’Ue. In tale processo di nomine – ha sottolineato il presidente Conte – l’Italia intende svolgere in pieno il ruolo primario che le spetta, come paese fondatore dell’Unione europea, terzo paese dell’euro-zona, secondo paese manifatturiero d’Europa”.

Terrore di nuovo in Francia, dove alle 17.30, al centro di Lione, un  pacco bomba è esploso causando il ferimento di 10 persone, tra cui una bambina di 8 anni. Il pacco era “riempito di chiodi, viti e bulloni ed era posato per strada”. Un uomo in bicicletta è sospettato di averlo depositato ed è attivamente ricercato dalla polizia, riferisce BFM-TV.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Maia De La Baume politico.eu, Andrea Bonanni la Repubblica ed Enrico Tibuzzi  Ansa