Due mesi dopo

Gli studi radiofonici del Parlamento europeo a Strasburgo dedicati a Antonio Megalizzi e Bartosz Orent Niedzielski, i due giornalisti uccisi l’11 dicembre in un attacco terroristico. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, durante la cerimonia con cui è stata svelata la targa a ricordo dei due giornalisti uccisi, ha detto che “abbiamo deciso di dedicare gli studi radiofonici del Parlamento a questi due giovani giornalisti che per anni sono stati con noi a lavorare qui, a fare interviste a parlare e discutere dell’Europa, a raccontare a altri il Parlamento europeo e l’Europa”.Megalizzi e Orent Niedzielski “erano una parte della nostra famiglia”, ha spiegato Tajani. Secondo il presidente dell’Europarlamento, “anche se non c’è guerra, ci sono uomini e donne che cercano di far vincere l’odio contro la libertà, la democrazia e la pace, che sono i nostri valori. Faremo tutto quello che è in nostro potere, i deputati, e i funzionari e i giornalisti che sono qui, per far vincere sempre i nostri valori, i valori di Antonio e Bartosz”, ha concluso Tajani.

Intanto sul fronte elezioni. trionfa il Centrodestra alle regionali in Abruzzo. Distacco schiacciante di Marco Marsilio rispetto agli avversari: il nuovo governatore ha raccolto il 48% dei consensi, staccando il candidato del Centrosinistra allargato Giovanni Legnini, che si è fermato al 31,3 %. La candidata M5S, Sara Marcozzi, finisce terza con il 20,1% dei voti. Lega primo partito con il 28,7%; Pd all’11,6%. Affluenza in calo al 53,12%. La vittoria di Marco Marsilio rilancia dunque la coalizione di centrodestra e segna un netto calo del Movimento 5 stelle rispetto alle politiche di un anno fa.

Il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, arrivando all’Eurogruppo, sulle previsioni di crescita dell’Italia, spiega: “Per quanto riguarda la crescita economica in Italia abbiamo rivisto al ribasso e sottolineato che la traittoria fiscale scelta dal governo non sta aiutando in termini di fiducia nell’economia dell’Italia e di stabilità finanziaria, aumentando i tassi di interesse, abbassando gli indici di fiducia e portando, come possiamo vedere, a una crescita più lenta”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniele Viotti Partito Democratico, Mara Bizzotto Lega. Giovanni La Via Forza Italia, Marco Affronte Verdi e Andrea Fioravanti Europhonica

Wait and see

 

Il Pil italiano, nel quarto trimestre del 2018, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e aumentato di appena lo 0,1% su anno. E’ la stima preliminare dell’Istat. L’Italia entra così in ‘recessione tecnica’, con due trimestri consecutivi di flessione del Pil. Nel terzo trimestre l’economia italiana si era contratta dello 0,1%. “Non sono preoccupato dai dati del Pil, a noi interessa concentrarci sul rilancio della nostra economia che avverrà  sicuramente nel 2019, perché inizieranno a svilupparsi tutte le nostre misure” dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Immediata anche la replica di Di Maio: “I dati Istat di oggi testimoniano che chi stava al governo prima di noi ci ha mentito, non ci ha portato fuori dalla crisi”. Per il presidente del Parlamento europeo Tajani bisogna “staccare la spina al governo. L’Italia è in recessione. L’Istat conferma le nostre previsioni. Bisogna cambiare subito la politica economica: No al reddito di cittadinanza, sì a meno tasse alle imprese che assumono”. Parole cui risponde secco il vicepremier Matteo Salvini: “Non ci sarà alcuna crisi di governo, quindi non mi pongo il problema”.

Intanto sul fronte Sea Watch sono completate le operazioni di sbarco dei 47 migranti, tra cui 15 minori non accompagnati. Il Capitano e i componenti dell’equipaggio della Sea Watch 3 sono stati sentiti sulle operazioni di salvataggio in mare e sulla rotta seguita. Le testimonianze sono state raccolte dagli agenti della Squadra mobile e dai militari della Guardia di finanza saliti a bordo della nave della Ong, ormeggiata nel porto di Catania. Mentre il Parlamento europeo ha  riconosciuto Juan Guaidò, presidente dell’Assemblea Nazionale di Caracas, come presidente legittimo ad interim del Venezuela. Donato Bendicenti ne ha parlato con Angelo Ciocca Lega, Daniele Viotti Partito Democratico ed Enrico Tibuzzi Ansa

La Linea Salvini

L’accordo sulla Brexit raggiunto con la premier Theresa May è “il migliore e l’unico possibile, non sarà  rinegoziato”. Così il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Parole che fanno seguito a quelle del negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier “Non accetto questo gioco dello scaricabarile del Regno Unito. Si tratta di un gioco che vogliono giocare contro di noi”. Barnier ha contestato la linea scelta da Theresa May perché ‘ha preso le distanze da un accordo che aveva non solo negoziato lei stessa ma aveva anche invitato ad approvare’. Barnier ha aggiunto che la Ue “condivide con il parlamento britannico l’idea che va evitato lo scenario del non accordo”. Sul fronte nave Diciotti il ministro dell’Interno Matteo Salvini rispondendo ai giornalisti che alla Camera gli chiedono delle possibili conseguenze dalla decisione della Giunta per le autorizzazioni sulla vicenda Diciotti e della possibilità  che gli esponenti M5s votino a favore dell’autorizzazione al processo: “Non c’è nessun pericolo per il governo, non rischia assolutamente. Passo le mie giornate lavorando, non elucubrando sui forse”, dice Matteo Salvini .  “Qualche altro ministro era indagato perché ‘grattava’, io perché difendo il mio Paese e ne vado fiero”, aveva scritto su twitter Salvini. Intanto si è  sbloccata la situazione della Sea Watch. La Prefettura di Catania ha attivato al Molo di Mezzogiorno tutti i presidi necessari per l’accoglienza della nave ‘Sea Watch’ rimasta per cinque giorni alla fonda al largo di

Siracusa. La nave della Ong tedesca battente bandiera olandese è in navigazione verso Catania ed è attesa nel porto del capoluogo etneo dove sbarcheranno i 47 migranti. In città resteranno solo i 15 minori non accompagnati, ospiti in diverse strutture della provincia, mentre gli altri saranno subito trasferiti con un autobus nell’hotspot di Messina.

Sulla questione il ministro Salvini ha commentato: “mentre gli altri chiacchierano e denunciano, la nostra linea della fermezza ha portato otto paesi europei (Germania, Lussemburgo, Romania, Francia, Portogallo, Lituania, Malta e Spagna) a farsi carico dell’accoglienza degli ospiti a bordo della Sea Watch. Rimane l’auspicio che l’autorità giudiziaria prenda in considerazione le ripetute irregolarità a carico della ong tedesca”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Massimo Paolucci PSE, Cecilè Kyenge Partito Democratico, Lara Comi Forza Italia e Mara Bizzotto Lega

Brexit affair

 

In attesa del vertice Ue di domenica, Theresa May si prepara già  alla battaglia parlamentare per l’approvazione dell’accordo raggiunto con Bruxelles. La premier ha accusato quanti si oppongono all’accordo, di voler “frustrare” la Brexit.  “Credo che il compito di un deputato sia di chiedersi, se questo accordo realizza ciò che la gente ha votato”, ha affermato la premier, con riferimento ai membri del suo partito e a quelli dell’opposizione che hanno già  anticipato il loro no al testo dell’accordo. La May ha poi annunciato che in vista del voto parlamentare, che si terrà  a metà  dicembre, effettuerà  un tour del Paese per convincere i britannici dei vantaggi derivanti dal suo accordo per la Brexit. Se il Parlamento boccerà  l’accordo sulla Brexit, l’Unione Europea non concederà  “un’intesa migliore” al Regno Unito. La premier britannica Theresa May ritiene che l’accordo con Bruxelles rappresenti la miglior soluzione raggiungibile. Se il Parlamento dovesse dire no, Londra dovrebbe fare i conti “con ulteriore divisione e incertezza” e con il conseguente rischio di “stop alla Brexit”, dice May alla Bbc. “Dal mio punto di vista – ribadisce la premier – non si pone la questione del ‘no Brexit’ perchè il governo deve portare a termine quello per cui la gente ha votato nel referendum del 2016”. “Ritengo che se tornassimo dall’Unione Europea dicendo che alla gente non piace l’accordo, non ce ne darebbero un altro. Per dare il suo consenso all’intesa su Brexit al Vertice europeo di domenica, la Spagna chiede una “dichiarazione” scritta del Regno Unito che Gibilterra non sarà automaticamente inclusa nell’accordo commerciale che dovrebbe regolare le relazioni future con l’Ue. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei spagnolo, Macro Aguiriano, a Bruxelles. Donato Bendicenti ha parlato di tutto questo con  John Lloyd Financial Times e Manuela Travaglini Italian Community Network.

La prova del dna

“La solidarietà è una parte del DNA europeo”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al Parlamento europeo di Strasburgo. “La solidarietà è una condizione fondamentale per qualsiasi organizzazione ben funzionante come la famiglia, il villaggio e anche l’Unione europea”. Quindi l’unione fa la forza e la differenza la fa il gioco di squadra. E’ molto chiara la cancelliera tedesca che parlando del nostro Paese ha sottolineato: “l’Italia è un paese fondatore, l’Italia ha deciso insieme a tutti gli altri le regole che oggi sono alla base della nostra base giuridica, e adesso qualcuno dice che questo non interessa più”. “Ora la Commissione ha un compito importante da svolgere – ha continuato Merkel – è importante che si giunga a una soluzione e la mia speranza è che lo si faccia nel dialogo con le autorità italiane, lo ha detto anche il presidente Conte”, ha concluso Merkel.

Intanto oggi si è conclusa la conferenza di Palermo “Andiamo via da Palermo – ha detto il premier Conte – ma portiamo con noi il sentimento di fiducia per una prospettiva di stabilizzazione della Libia. Non vogliamo illuderci, ma riteniamo che siano state poste delle basi importanti”. Il premier ha inoltre ricordato: “La Libia è un Paese amico, a cui siamo legati da vincoli antichi di amicizia, di cooperazione economica e legami culturali, ci sentiamo responsabili nell’offrire un contributo” alla stabilizzazione. Di tutto questo Donato Bendicenti ha parlato con Mara Bizzotto Lega, Alessandra Mussolini PPE, Patrizia Toia Partito Democratico e Antonio Panzeri LeU

For Libya With Libya

Al via il summit di Palermo sulla Libia. “Credo che l’Italia abbia la responsabilità e la capacità di svolgere un ruolo utile in questo processo come nell’intera area mediterranea”, dichiara Conte, secondo cui “occorre superare lo stallo in cui versa da tempo il processo politico libico. Ma soprattutto occorre prevenire l’escalation di violenza di cui abbiamo avuto un ampio assaggio nei mesi scorsi. Il popolo libico chiede stabilità e benessere ed è su questa linea, concreta e inclusiva, che ci siamo mossi per preparare la conferenza di Palermo”. Il summit “riunisce intorno ad uno stesso tavolo i principali attori libici e il massimo livello politico di Paesi quali Algeria, Tunisia, Egitto, Ciad, Niger, Grecia e Malta”, sottolinea il premier Conte. L’obiettivo è stabilizzare il Paese nordafricano, strappando la gestione della sicurezza alle milizie, unificare le istituzioni e tracciare una roadmap che preveda le elezioni.

Intanto si lavora alla manovra economica in Italia. La risposta del governo italiano all’Ue è attesa entro domani. Nessun passo indietro sul deficit ma neanche ritocchi alle stime di crescita per il 2019. E’ il ‘muro’ di M5s e Lega sulla manovra. Matteo Salvini e Luigi Di Maio confermano che i capisaldi della legge di bilancio non verranno toccati e allo stesso modo il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, venerdì scorso ha ribadito al Parlamento che i principi fondamentali non verranno toccati. Donato Bendicenti ha parlato di tutto questo con Salvatore Cicu Forza Italia, Piernicola Pedicini M5S/EFDD e David Carretta Il Foglio

Previsioni d’autunno

Le previsioni Ue tagliano il Pil 2018 da 1,3% a 1,1%, e ritoccano quello 2019 da 1,1% a 1,2%. “Dopo una crescita solida nel 2017 l’economia italiana ha rallentato nella prima metà di quest’anno per l’indebolimento dell’export e della produzione industriale. Una ripresa degli export e una maggiore spesa pubblica sosterranno la crescita moderatamente ma l’associato rischio nel deficit, assieme ad interessi più alti e considerevoli rischi al ribasso, mette in pericolo la riduzione dell’alto debito”. La Commissione Ue rivede al rialzo le stime sul deficit italiano: nel 2018 dall’1,7% previsto in primavera sale a 1,9%, per poi schizzare al 2,9% nel 2019 “a causa delle misure programmate” come reddito di cittadinanza, riforma Fornero e investimenti pubblici che “aumenteranno significativamente la spesa”. Nel 2020 sfonda il tetto del 3%, raggiungendo il 3,1%. La Ue precisa che tale cifra non tiene in considerazione la clausola di salvaguardia, cioè l’aumento dell’Iva, data la “sistematica sterilizzazione”. La Commissione Ue prevede “solo un lento miglioramento” per il mercato del lavoro in Italia, e rivede leggermente al ribasso le stime della disoccupazione: dal 10,8% nel 2018 previsto la scorsa primavera si scende al 10,7%, e dal 10,6% del 2019 si cala al 10,4%, per poi arrivare al 10% nel 2020.  Non si fa attendere la risposta del ministro Tria: da Ue analisi parziale e non attenta. E subito dopo è Palazzo Chigi a diramare una nota in cui ribadisce le stime del governo sui conti pubblici, contestando le valutazioni della Commissione Europea. Secondo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte “le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno sottovalutano l’impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali. Andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici, sulla crescita che aumenterà  e sul debito e il deficit che diminuiranno. Non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità  delle nostre previsioni” scrive il premier precisando che  “il deficit diminuirà  con la crescita e questo ci permetterà  di far diminuire il rapporto debito/PIL al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021” . Di tutto questo Donato Bendicenti ha parlato con Alberto D’Argenio La Repubblica, Jacopo Barigazzipolitico.eu ed Enrique Serbeto ABC

Midterm elections

Seggi aperti negli Stati Uniti per le elezioni di metà mandato in cui gli americani sono chiamati a rinnovare gran parte del Congresso. Dalla east alla west coast si registrano ovunque lunghe file che fanno presagire un’altissima affluenza. Intanto andando alle questioni italiane la Commissione europea sta “valutando” la possibilità di aprire una procedura per deficit eccessivo contro l’Italia se il governo non modificherà la manovra entro il 13 novembre. Intanto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria annuncia che la manovra non cambierà. L’Italia prende tempo in attesa della fatidica data del 13 novembre. Entro quella scadenza, spiega il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, Bruxelles si aspetta da Roma una manovra “rivista” con una “forte e precisa risposta” di adesione di Roma al Patto di stabilità . Il nodo resta il deficit al 2,4% del Pil, che potrebbe persino aumentare se le ottimistiche previsioni di crescita del governo non si verificassero. “E’ vero, abbiamo qualche disaccordo”, ammette il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, “ma questo non significa che non si possa avere un dialogo costruttivo tra Commissione Ue e Italia”. La Commissione Ue non sarebbe disposta ad accettare un disavanzo superiore all’1,6% del Pil. Altrimenti, avverte Moscovici a margine dell’Ecofin, l’Italia rischia di andare incontro a sanzioni. “Non sarò mai in favore delle sanzioni” perché sono “un fallimento per il Paese e per le regole”, spiega Moscovici, precisando di volere il “dialogo”. Intanto i ministri delle Finanze sembrano compatti contro la decisione di Roma di tirare dritta. Intanto sul dl sicurezza è stata la fiducia in Senato.

Di tutto questo Donato Bendicenti ha parlato con Paolo De Castro Partito Democratico Marco Zanni Lega e Marco Bresolin La Stampa

SENTIERI

Giornata densa e serrata riguardo la manovra economica. Il ministro dell’economia Tria conversando con i giornalisti a margine dei lavori del Meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale ha ribadito: “Il dialogo che abbiamo avviato con la Commissione Europea è un dialogo costruttivo, ci saranno dei rapporti, delle discussioni e tutto questo rientra nel quadro complessivo delle regole europee. Anche quando un paese diverge da alcuni sentieri si aprono delle discussioni e delle procedure che rispondono a un quadro europeo. Tutto si svolge totalmente nel quadro legale europeo. I trattati indicano il 3% e questo viene rispettato”.

Intanto il presidente della commissione Juncker torna a parlare della manovra italiana e dice che questa non rispetta le regole e questo potrebbe mettere in pericolo la solidarietà europea. Anche Draghi, presidente della Bce. lancia un appello ai paesi con elevato debito pubblico. Mentre per il Fondo Monetario Internazionale la manovra va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del fondo. In questo scenario si inserisce il voto bavarese di domenica che avrà  delle ricadute immediate a Berlino sulla tenuta della Grande Coalizione guidata da Angela Merkel e misurera’ la temperatura della forza della Cancelliera. Un voto con cui inizia la lunga partita europea che si concludera’ con le elezioni di maggio 2019.  Donato Bendicenti ne ha parlato con Francesco Laforgia Liberi e Uguali, Gianluca Cantalamessa Lega, Alessandro Campi storico.

Il gioco delle colpe

Invito a porre fine al gioco delle colpe sull’immigrazione. Non possiamo più essere divisi fra coloro che vogliono risolvere il problema e chi vuole usarlo per un guadagno politico” con queste parole il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk ha aperto il vertice informale Ue a Salisburgo. Una due giorni che vedrà sul tavolo la questione migratoria e la Brexit. Stasera è prevista una cena tra i capi di Stato nella quale si proverà a dirimere le due questioni così fondamentali per la tenuta dell’Unione. Intanto prosegue il dibattito sulla manovra economica italiana, Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio oggi in missione in Cina ha dichiarato “Non possiamo aspettare due-tre anni per rispettare le promesse fatte agli elettori. Si deve attingere a un po’ di deficit per poi far rientrare il debito l’anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine senza voler fare alcuna manovra distruttiva dell’economia». Mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini da Roma si è detto tranquillo sul raggiungimento degli obiettivi previsti nel contratto di governo. Da Salisburgo Donato Bendicenti ha affrontato queste tematiche con i suoi ospiti Andrea Bonanni (La Repubblica) e Fabio Martini (La Stampa).