La prima mossa

Dopo il successo alle Primarie il primo passo di Nicola Zingaretti è andare a Torino da Chiamparino. “La Tav è un simbolo nazionale di come ci si deve comportare in un grande paese come l’Italia. Chiediamo che i bandi non si interrompano. Deve andare avanti. Sarebbe criminale anche solo teorizzare di perdere investimenti per il lavoro”, dice il neosegretario del Pd Nicola Zingaretti. “L’Italia sta pagando una maggioranza parlamentare che non è unita da una visione di futuro del paese. Questa fase di immobilismo viene pagata dagli italiani. Si deve aprire una nuova stagione. Il blocco della Tav lo paga tutto il Paese”, ribadisce Zingaretti. Quindi la parola d’ordine è ripartire e lavoro, cui gli fa eco il vicepremier Luigi Di Maio, anche lui a Torino alla presentazione del Fondo Nazionale Innovazione.

“Di partenza mettiamo un miliardo, ma con gli sgravi fiscali puntiamo a raggiungere due miliardi”. Un progetto che dovrebbe partire a maggio Il progetto. “La nascita di questo Fondo a un anno dalle elezioni politiche per me è un grande orgoglio. L’investimento su questo Fondo è strategico per la nostra economia, per la nostra conoscenza e per far restare qui i giovani”, ha aggiunto. “Non mi interessa quanto consenso avrà , ma sarà strategico per i prossimi dieci, quindici anni”. Per Di Maio “investire in innovazione significa lasciare sul territorio molti giovani”. Per le aziende è previsto un voucher “da 40mila euro per le imprese che vorranno assumere un manager dell’innovazione. Bisogna dare l’opportunità alle imprese di avere un regista della digitalizzazione in azienda”, dice il ministro dello Sviluppo economico. Intanto a Bruxelles la Commissione Europea “risponderà e difenderà il suo lavoro contro retoriche false e ingannevoli”. Non usa mezzi termini il portavoce della

Commissione, Margaritis Schinas, riferendosi alla campagna del governo ungherese di Viktor Orban nei confronti dei vertici dell’esecutivo Ue. Secondo Schinas la campagna di Budapest contro Jean-Claude Juncker e Frans Timmermans, “dipinge un quadro di complotti che non esistono”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Andrea Cozzolino Partito democratico, Rosa D’Amato M5S/EFDD e Marco Bresolin La Stampa

Profondo no

Giornata intensa. Al centro la Tav, le proiezioni sulle elezioni europee e i dati Istat sull’economia italiana. Sull’alta velocità è stato fatto un ulteriore supplemento dell’ analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione, che riguarda solo la parte italiana del tunnel di base e la tratta nazionale. Il “risultato è comunque molto negativo: circa 2,5 miliardi nello scenario realistico”. E’ quanto si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La precisazione è stata voluta dal ministro delle Infratrutture Danilo Toninelli, che ha ribadito il suo no alla Tav “senza alcun pregiudizio”. Intanto, il ministro dell’Economia rassicura il suo omologo francese durante il Forum economico franco-Italiano di Versailles: “Credo che il governo stia andando verso quella direzione” ha detto il ministro riferendosi alle parole del ministro Bruno Le Maire, sul proseguimento del cantiere della Tav Torino-Lione. “Ci sono posizioni differenti nel governo ma credo che ci sarà un’evoluzione positiva perchè sono i fatti” che portano in quella direzione. Intanto da Palazzo Chigi si fa sapere che il premier Giuseppe Conte “non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav”.

Sul fronte economia, siamo in frenata. L’economia italiana nel 2018 è cresciuta dello 0,9% in netto rallentamento rispetto al +1,6% del 2017. Lo comunica l’Istat che, in base ai dati più approfonditi, ha rivisto al ribasso la stima preliminare di un aumento del Pil pari all’1%. Il nuovo dato è inferiore alle previsioni del governo di fine dicembre, che indicavano per il 2018 una crescita dell’economia dell’1%. Il debito pubblico italiano, salito al 132,1% del Pil nel 2018, è in percentuale al livello più alto mai raggiunto.

Si avvicinano le elezioni europee e oggi sono stati resi note le nuove proiezioni del Parlamento europeo basate sui sondaggi nazionali, che confermano le precedenti proiezioni del 18 febbraio. I Popolari ed i Socialisti perdono la maggioranza assoluta all’Eurocamera che avevano ottenuto nel 2014. In Italia Lega primo partito, seguita da M5Stelle.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Federico Mollicone Fratelli d’Italia e Sergio Battelli MoVimento 5 Stelle

Il percorso delle autonomie

In agenda il tema delle autonomie, un cammino che va “fatto nel migliore dei modi”, dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine della riunione con i governatori. “C’è armonia nel governo perché abbiamo le idee chiare: è nel contratto di governo. Siamo molto operativi, non intendiamo assolutamente rinviare le cose e ci stiamo adoperando per compiere questo percorso nel più breve tempo possibile. Dovendo interloquire col Parlamento, non so se prima o dopo le europee”. Sul tavolo anche il tema dei cantieri. “Siamo qui per realizzare gli investimenti”. Anche il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto sul questo tema. “Mi impegno a dimezzare i tempi di burocrazia, legittimazione, tar, corte dei conti, la via, l’anac e tanti altri, perché’ i privati possano essere messi in condizione di fare bene il lavoro. Bisogna fare più veloci per sbloccare gli appalti, riaprire i cantieri non soltanto in mare ma anche quelli in terra”. Salvini è intervenuto anche sulla Tav “Ci stiamo lavorando”, ha detto.

E’ partita nel PPE, su iniziativa dei paesi nordici una campagna per richiedere l’espulsione del partito fidesz di Viktor Orban.

Sulla brexit è intervuto il capo-negoziatore dell’Unione Europa, Michel Barnier. “La Gran Bretagna dovrebbe raggiungere una decisione sull’accordo della Brexit, piuttosto che cercare una proroga”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Stefano Mugnai Forza Italia e Dario Galli Lega

Country Reports

Preoccupazione per il debito alto a causa dei piani economici deboli del Governo. Così il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis presentando i Country Reports. “La Commissione resta vigile e monitorerà da vicino la situazione italiana”. Parole cui fanno eco quelle del commissario agli affari economici Pierre Moscovici. “La situazione italiana è preoccupante, e il nostro messaggio è noto e forte: deve migliorare le sue finanze pubbliche, l’efficienza della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, e rafforzare il sistema finanziario. L’urgenza è ancora più sentita dato l’indebolimento dell’economia italiana che, ricordo, cresce dello 0,2%”, sintetizza Moscovici. Il premier Giuseppe Conte replica alle nuove critiche europee: ‘”Le scelte di politica economica e sociale possono essere varie. Noi siamo convinti della nostra ricetta e riteniamo di dover evitare l’errore di politiche recessive quando il ciclo economico non è favorevole”. “Il rapporto dell’Ue contiene stime di crescita che sottovalutano l’impatto delle misure economiche che abbiamo varato e avranno effetti nei mesi a venire”. E chiarisce Conte: “i fondamentali dell’Italia sono saldi”. Interviene anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che specifica: “di Reddito e quota 100 non si è assolutamente parlato nell’Ecofin di febbraio. Secondo le regole europee nessuno può entrare nel merito delle scelte di politica economica dei singoli Paesi”. Da Bruxelles, al momento, non arriva nessuna richiesta diretta all’Italia per una manovra-bis: la Commissione rivedrà l a situazione in primavera dopo che il governo avrà inviato il nuovo Def. Ma l’Italia resta un osservato molto speciale. Oggi Angela Merkel in un incontro all’Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron si è detta favorevole d’accordo nel concedere più tempo alla Gran Bretagna per effettuare la Brexit. “Se Londra ha bisogno di più tempo, noi naturalmente non glielo negheremo”. E’ stata la premier britannica Theresa a proporre ieri per la prima volta un rinvio della Brexit fissata attualmente al 29 marzo. Però il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, hanno confermato che “la Brexit non si rinegozia”. Anche il capo negoziatore dell’Ue per Brexit, Michel Barnier, apre a un eventuale rinvio del divorzio di Bruxelles ma chiede ai britannici di “spiegare a cosa servirà lo slittamento”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Eleonora Evi M5S/EFDD, Salvatore Cicu Forza Italia ed Enrico Tibuzzi Ansa

La riorganizzazione

La sconfitta del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Sardegna non avrà ripercussioni sul governo. Così il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera. “Oggi apriamo la discussione all’interno del M5S e con i cittadini italiani per la riorganizzazione del Movimento”, dice il capo politico 5 Stelle. Quindi, dice, le regionali non si possano paragonare alle politiche. Ora per il movimento, dice Di Maio, inizia l’età adulta e sull’esecutivo rassicura: “Il governo va avanti per cinque anni”.

Sul fronte brexit il leader labour Corbyn rilancia su referendum bis e contesta la linea di Theresa May e conferma la sua svolta sull’opzione di un referendum bis evocando “un voto pubblico confermativo sulla brexit che il governo porterà a casa. “Ho perso il conto del numero delle volte che il primo ministro ha rinviato” un voto in Parlamento, accusa, invitando la camera a votare domani per il “credibile” piano laburista alternativo di un brexit più soft. Secca la replica della premier: un secondo referendum “sarebbe un tradimento della volontà popolare” espressa nel 2016 e annuncia che permetterà al parlamento di rinviare la brexit, seppure per un periodo limitato, ma ha anche ribadito la sua contrarietà a revocare l’articolo 50. Rivolgendosi ai comuni, la Premier ha promesso un voto il 12 marzo sull’intesa con Bruxelles a cui lei ancora punta; in caso di bocciatura, il giorno seguente chiederà ai deputati se vogliono lasciare Ue senza accordo. In caso di ulteriore bocciatura, il 14 marzo i parlamentari saranno chiamati a votare se vogliono una piccola e limitata estensione dell’articolo 50 che ha attivato la brexit per il 29 marzo.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Zanni Lega, Lara Comi Forza Italia, Massimo Paolucci LeU e Isabella De Monte Partito Democratico

La vittoria di Solinas

Il centrodestra vince le Regionali in Sardegna. Christian Solinas sarà, dunque, governatore. Ad ammettere la sconfitta è il candidato del centrosinistra, Massimo Zedda, che sottolinea, comunque, il buon risultato del Pd nella competizione, primo partito e sopra il Movimento cinque stelle nelle preferenze. Matteo Salvini commenta così il risultato elettorale. “Un’altra vittoria sul Pd: siamo 6-0”. Anche Silvio Berlusconi è intervenuto sul voto: “il tonfo dei cinque stelle dopo quello in Abruzzo, dimostra che gli italiani stanno rinsavendo, stanno riaprendo gli occhi e che il futuro è del centrodestra unito”. Per il Cavaliere adesso bisogna guardare alla Basilicata. Sulle possibili ripercussioni del voto interviene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Non ci saranno conseguenze per il governo. In ogni caso, non enfatizzerei il ruolo delle elezioni regionali che sono importanti per la Sardegna e che daranno spunti per il dibattito politico nazionale”.
Intanto sul fronte inglese la premier britannica Theresa May ha dichiarato di rimanere “concentrata” sulla data della Brexit fissata per il 29 marzo nonostante le pressioni da parte dei Tory per rinviare il divorzio dall’Ue. La premier ha dichiarato di aver percepito una “vera determinazione” da parte dei leader Ue negli ultimi giorni. Il partito Laburista, principale partito d’opposizione britannico, sosterrà  un emendamento per l’organizzazione di un secondo referendum sulla Brexit se il piano del partito per il divorzio dall’Ue non verrà  approvato, ha annunciato il leader Jeremy Corbyn. “Siamo impegnati a portare avanti o sostenere un emendamento in favore di un voto pubblico per evitare una versione dannosa della Brexit imposta dai Tory al Paese”, ha detto Corbyn.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Piernicola Pedicini M5S/EFDD, Paolo De Castro Partito Democratico e David Carretta Il Foglio
 

Test Sardegna

Domenica 24 febbraio in Sardegna si voterà per eleggere il presidente della Regione e il XVI Consiglio regionale. I sardi potranno scegliere tra 7 candidati e 24 liste. Un banco di prova per il governo. Mentre il ministro dell’Economia Giovanni Tria, all’inaugurazione dell’anno accademico all’università Tor Vergata, nel suo discorso parla delle regole europee “approvate in fretta quasi un decennio fa possono funzionare durante periodi di crescita ma non rispondono all’esigenza di far fronte al veloce rallentamento” in corso. Le regole vanno riviste perché “non consentono di tenere conto della mutevolezza delle condizioni economiche, in tal modo impediscono aggiustamenti discrezionali delle politiche finendo con l’agire in direzione prociclica se non strutturalmente deflattiva”.
Di Europa ha parlato anche Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, in un discorso all’Università di Bologna, dove ha ricevuto una laurea honoris causa in Giurisprudenza Porsi “Al di fuori dell’Ue può sì condurre a maggior indipendenza nelle politiche economiche, ma non necessariamente a una maggiore sovranità . Lo stesso argomento vale per l’appartenenza alla moneta unica”. “L’Unione europea è la costruzione istituzionale che in molte aree ha permesso agli Stati membri di essere sovrani. E’ una sovranità condivisa, preferibile a una inesistente. E’ una sovranità che piace agli Europei”, ha affermato il presidente della Bce. Mentre sul fronte Tav interviene il vicepremier Matteo Salvini “Non c’è alcun blocco della Tav, c’è solo una revisione del progetto con l’obiettivo di portare a termine il progetto”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Edoardo Novelli comunicazione politica Università Roma Tre e Alessandro Campi storico

L’inversione di rotta

Botta e riposta tra il vicepremieri Matteo Salvini e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che interviene sui conti italiani. Per Juncker non spetta a Salvini dire che non è necessaria una manovra bis. Replica del vicepremier che sottolinea “Juncker dal 27 maggio non sarà più niente”. Juncker interviene anche sul fronte brexit e sottolinea come una brexit senza accordo non è esclusa e avrebbe “conseguenze terribili” per il Regno Unito e l’Unione Europea. “I miei sforzi sono orientati a fare in modo che il peggio possa essere evitato. Ma non sono molto ottimista quando si tratta di questa questione”, dice Juncker. “Si sta facendo di tutto per avere questa Brexit in modo organizzato, civilizzato e pensato, ma non ci siamo ancora perché’ nel parlamento britannico c’è sempre una maggioranza contro qualcosa, mai una maggioranza a favore di qualcosa”, conclude Juncker.

Sui conti italiani interviene anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Non intendiamo varare una manovra correttiva. Non intendiamo porre mano a una manovra correttiva, la legge di bilancio prevede un monitoraggio dei conti pubblici e misure di accantonamento fino a due miliardi di euro che potranno essere o non essere utilizzate a seconda dell’andamento della situazione”. Intanto domenica ci sono le elezioni in Sardegna che vedono insieme Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. “Al livello nazionale non cambia niente: sarà una bella notizia per i sardi, ma il governo va avanti fino in fondo”, dice Matteo Salvini. Donato Bendicenti ne ha parlato con Charles Tannock Conservatori e riformisti, Michael Stabenow FAZ e Andrea Bonanni la Repubblica

I conti di Tria

”Risulta prematuro parlare di manovra bis”, dice il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenendo al question time alla Camera, in merito all’ipotesi di una manovra correttiva. Inoltre il ministro Tria ha reso noto che “il documento di economia e finanza verrà presentato secondo i termini di legge”, vale a dire entro il 10 aprile. “Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche: l’aggiornamento porterà a una valutazione e alla verifica dei saldi che saranno oggetto del confronto con l’Unione europea”, aggiunge il ministro Tria. “Sono state accantonate e rese indisponibili” risorse “per due miliardi di euro. Qualora dal monitoraggio dell’andamento dei conti pubblici si mostrasse coerente con gli obiettivi programmatici, al netto di maggiori entrate e dismissioni, gli accantonamenti con delibera del consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’economia, possono essere resi disponibili. Questi margini di riserva appaiono più che sufficienti”, conclude Tria.

Preoccupazione la esprime il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire per recessione economica in Italia. Secondo il ministro è una minaccia per la Francia. “Non bisogna sottovalutare l’impatto della recessione in Italia. Parliamo tanto di Brexit ma non abbastanza della recessione in Italia, che avrà un impatto significativo sulla crescita nell’Eurozona e potrà pesare sulla Francia perché è uno dei nostri principali partner commerciali”, ha detto Le Maire in una intervista a Bloomberg. Sul fronte brexit il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker non vede una svolta dall’incontro con il primo ministro britannico Theresa May oggi a Bruxelles. Sulle elezioni europee interviene il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi “Sarà candidato alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni, tranne nel Centro Italia dove sarà candidato Antonio Tajani”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Isabella Adinolfi M5S/EFDD, Brando Benifei Partito Democratico e Jacopo Barigazzi politico.eu

La Giunta respinge

La Giunta per le Immunità del Senato dice no alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di poter processare il ministro dell’Interno Matteo Salvini con l’accusa di “sequestro di persona aggravato” per non aver fatto sbarcare per 5 giorni 177 migranti dalla nave Diciotti della Guardia costiera. I voti a favore della proposta del presidente della Giunta Maurizio Gasparri di dire no all’autorizzazione sono stati 16, 6 i contrari. Protesta del Pd. Il senatore del M5s Mario Michele Giarrusso ha fatto il gesto delle “manette”, incrociando i polsi, verso i senatori dem che lo contestavano fuori dell’Aula della Giunta per le Immunità a Sant’Ivo alla Sapienza. “La Giunta ha approvato la mia proposta di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, con 16 voti a favore”, dice il presidente della giunta per le immunità del Senato, Maurizio Gasparri, al termine della votazione sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sul caso Diciotti. Commenta così Matteo Salvini “per me prima viene la difesa dei confini e la sicurezza della mia gente quindi lavoravo tranquillo ieri e lavoro tranquillo oggi. I senatori hanno fatto e faranno le loro scelte. Avrei accettato qualunque risposta”. Sulla protesta dei pastori sardi interviene il Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che è volato a Bruxelles. “Abbiamo avuto l’ok dell’Europa al nostro piano e questo renderà più disteso l’incontro di giovedì tra le parti”, “sia per la gestione dell’emergenza che per riorganizzare la filiera”. Sul tema interviene anche il presidente del Parlamento Ue, Tajani: “Ringrazio il Commissario Hogan per avere dato la possibilità di inviare in tempi rapidi una delegazione di funzionari della Commissione per spiegare alle autorità regionali sarde e ai pastori sardi come poter partecipare nel modo migliore al bando per l’utilizzo di 191milioni di euro, che sono a disposizione di tutti gli europei, per promuovere il pecorino”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Zanni Lega, Andrea Cozzolino Partito Democratico, Remo Sernagiotto Fratelli d’Italia e Antonio Panzeri LeU