Il Mose


Il MOSE ha passato il test. Alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli l’innalzamento delle paratoie ha funzionato e il mare e la laguna di Venezia sono stati temporaneamente separati. “Ora ci aspettiamo che il lavoro venga completato entro l’inverno” ha ribadito Giuseppe Conte. Intanto proseguono le tensioni sul dossier Autostrade, le opposizioni contestano l’indecisione del governo ma Conte fa sapere che in caso di proposta non convincente si procederà con la revoca. In vista del Consiglio Europeo della prossima settimana, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha presentato il suo piano di rilancio per l’Unione Europea. In serata previsto l’incontro tra Conte e il premier olandese Mark Rutte, sul tavolo l’accordo sul recovery con uno stato, l’Olanda, che ha da sempre manifestato le sue perplessità. Oggi il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e il Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora hanno partecipato alla prima Relazione al Parlamento sulle attività svolte nel 2019 dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, illustrate dal direttore generale Domenico De Maio. Ripartire dai giovani e dalla scuola il messaggio emerso. Donato Bendicenti ne ha parlato con Edoardo Novelli (comunicazione politica Roma Tre) e Fabio Martini (La Stampa)

L’intesa necessaria

Angela Merkel ha presentato il programma del semestre europeo a presidenza tedesco al parlamento Europeo di Bruxelles riunito in plenaria. Sul recovery plan bisogna fare in fretta – ha detto la cancelliera- l’intesa è necessaria e va raggiunta entro l’estate. Bisogna dimostrare ai sovranisti che l’Europa è un valore aggiunto- ha poi ribadito la Merkel. Il fattore tempo nel raggiungimento di un accordo sul recovery non è un dettaglio e il presidente Giuseppe Conte ha sottolineato l’urgenza di chiudere il negoziato. Lo ha fatto da Madrid seconda tappa del giro europeo in vista del consiglio Europeo del 17 e 18 luglio, dove ha incontrato il primo ministro Pedro Sanchez. Tensioni nella maggioranza sul caso Autostrade Ponte di Genova, mentre il centrodestra apre alla possibilità di un incontro con Conte. Recovery Fund, dinamiche politiche interne e Green Deal al centro del dibattito tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Mara Bizzotto (Lega) e Piernicola Pedicini (Movimento 5 Stelle),

Il mandato del Parlamento

 

In vista del consiglio UE del 17/18 luglio continuano i negoziati tra Roma e le istituzioni di Bruxelles. Nel corso di un question time alla Camera il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola ha confermato che “il presidente del Consiglio renderà comunicazioni al Parlamento e ne raccoglierà l’indirizzo tramite il voto delle due Camere in base alle forme previste dalla legge 234”. Nel pomeriggio confronto a distanza tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e quello del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Intanto missione libica per il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio che, di ritorno in Italia dopo un incontro a Tripoli con il capo del Consiglio presidenziale libico, Fayez Al-Serraj, ha dichiarato di aver ricevuto la proposta di modifica del memorandum sui migranti. “Da una prima lettura – ha continuato -pare vada nella giusta direzione”. Consiglio Ue, Libia ma anche Brexit al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti; Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle), Nicola Procaccini (Fratelli D’Italia) e Marco Bresolin (La Stampa).

La festa della Repubblica

Una festa della Repubblica senza tradizionale parata ai Fori Imperiali. Dopo la deposizione di una corona all’Altare della Patria e il passaggio delle frecce tricolori, il presidente della Repubblica raggiunge Codogno, uno dei centri simbolo della lotta al Coronavirus. Il paesino del lodigiano dove tutto è cominciato accoglie con commozione ed entusiasmo il capo dello Stato. Dopo un saluto al municipio, l’omaggio di Mattarella alle vittime del Covid nel cimitero di Codogno, Il presidente ha richiamato all’impegno e all’unità, basi della ripartenza, e la maggioranza di governo ha accolto con favore le sue parole. Ma è polemica per la manifestazione del centrodestra unito in Piazza del Popolo. Assembramenti, mancato rispetto del distanziamento e in alcuni casi mancanza di mascherina, un gesto irresponsabile e irrispettoso nei confronti dei tanti morti attacca la maggioranza. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani però rivendicano la necessità di dare voce agli italiani e chiedono al governo che sia loro riconosciuta più importanza nelle decisioni da prendere in questa fase di ripartenza del Paese.

La festa della Repubblica al tempo del Covid-19 al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Andrea De Maria (Partito Democratico) e Paolo Borchia (Lega).

Opening day

“Oggi il primo passo, domani torneremo a correre” così il presidente del Consiglio Conte in una lettera apparsa oggi su “Leggo”. Il primo ministro guarda con ottimismo alla nuova fase di riaperture ma invita a tenere alta la guardia e usare massima cautela. Intanto il presidente francese Macron e la cancelliera Merkel presentano un piano per la ripresa economica dell’Europa . “Serve uno sforzo colossale. Francia e Germania sono pronte a farlo” ha detto Angela Merkel, aggiungendo che occorre porre rimedio ai problemi che l’Ue ha dimostrato di avere anche in questa crisi causata dal Covid-19. E sul turismo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, al termine di una riunione con altri suoi omologhi europei, ribadisce il no a corridoi creati sulla base di accordi bilaterali. “Non è accettabile ed è contro lo spirito europeo” ha aggiunto.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Andrea Bonanni (La Repubblica) e Alessandro Campi (politologo).

Il giorno del decreto

Dopo giorni di rinvii sembra essere giunto al traguardo il decreto rilancio. Gli ultimi nodi nella maggioranza sono stati sciolti ma dalle opposizioni Fratelli d’Italia bolla le regolarizzazioni come follia ideologica. Intanto a Bruxelles plenaria del parlamento europeo, sul tavolo ancora l’emergenza Covid-19 e le misure messe in campo dall’Europa. Il presidente del parlamento europeo David Sassoli fa un appello alla solidarietà per ripartire mentre la presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen sottolinea che ci vorrà del tempo per tornare alla normalità.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Salvatore De Meo (Forza Italia) e Ettore Licheri (Movimento 5 Stelle).

Aspettando primavera

“Si celebra oggi in tutta Italia la giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera. Il clima di difficoltà, di incertezza e di sofferenza che stiamo vivendo rende ancora più stringente la necessità di unità sostanziale di tutti i cittadini attorno ai valori costituzionali e ai simboli repubblicani“ così in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gli fa eco il presidente del Consiglio Conte che su Facebook scrive: “Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro Tricolore. Intoniamo fieri il nostro Inno nazionale. Uniti, responsabili, coraggiosi”. Nel pomeriggio videoconferenza di Conte con i vertici europei per fare il punto della situazione. Intanto mentre la Farnesina si prepara a far rientrare gli italiani all’estero che al ritorno verranno messi in quarantena, altre nazioni europee come la Francia si richiamano al modello Italia nell’affrontare l’emergenza sanitaria con misure più stringenti. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti Ettore Rosato (Italia Viva) e Antonio Tajani (Forza Italia).

Il lodo Conte bis

Sulla prescrizione c’è un accordo a tre Pd, Cinque Stelle e Leu, ma resta il no netto di Italia Viva. “Il dialogo, il confronto, l’ascolto sono sempre state parole chiave nello svolgimento del mio ruolo da Presidente del Consiglio. Ma arriva il momento delle decisioni. Gli italiani si aspettano risposte, non litigi e rinvii, anche sul tema della prescrizione sul quale mi sono speso per trovare un punto di mediazione sempre più avanzato. Confido che tutte le forze di maggioranza riescano a condividere la medesima ragionevole posizione”. Così il premier Giuseppe Conte. Sulla prescrizione l’ennesimo pasticcio di un governo che rinvia su tutto, il duro giudizio delle opposizioni.

Serve una nuova segreteria unitaria e un nuovo gruppo dirigente unito e insieme”. Lo ha detto il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti alla direzione del partito. “Alla prossima assemblea proporrò il nuovo presidente che sarà una donna”, ha aggiunto.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul bilancio europeo ha detto: “L’Italia nutre forti aspettative perché sia ambizioso”. Certo, osserva, “le regole impongono unanimità e un compromesso è inevitabile”, ma la nostra posizione è “ferma: l’Italia non è disponibile ad un compromesso a qualunque prezzi, non è disponibile ad un compromesso al ribasso”. Mentre il presidente del parlamento europeo David Sassoli ha sottolineato che l’Europa non può essere ambiziosa senza un budget adeguato.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Ferdinando Nelli Feroci presidente IAI e Massimiliano Panarari comunicazione politica LUISS

Una voce sola

L’Unione Europea chiede la cessazione immediata delle ostilità in Libia per evitare il rischio di partizione del paese. Lo affermano l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, e i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito in una dichiarazione congiunta al termine del mini-vertice di oggi a Bruxelles sulla Libia. “L’Unione Europea è della ferma convinzione che non c’è soluzione militare alla crisi libica. Dobbiamo parlare con tutte le parti coinvolte, dobbiamo parlare con Serraj, capo del governo di accordo nazionale, e dobbiamo parlare con Khalifa Haftar”, ha detto Josep Borrell. “La riunione di oggi si doveva tenere in Libia, ma l’importante è che si sia fatta. Le iniziative da domani dell’Unione europea vedranno un cambio di passo”. Lo ha detto il titolare della Farnesina Luigi Di Maio al termine del vertice a Bruxelles.

Folla oceanica per l’arrivo della bara e il corteo funebre che precede la sepoltura di Qassem Soleimani a Kerman, in Iran, città natale del generale ucciso da un raid Usa a Baghdad. Una marea umana, così come quella che ha partecipato alla cerimonia funebre a Teheran e nella città santa di Qom.

Pedro Sanchez è stato eletto presidente del governo con 167 voti a favore, 165 contrari e 18 astensioni. Il leader del Psoe ha così raggiunto il suo obiettivo nel secondo voto, dopo che domenica non ha raggiunto la maggioranza assoluta necessaria al primo turno.Il candidato socialista ha ottenuto la presidenza grazie al sostegno del suo partito e Podemos.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Patrizia Toia (Partito Democratico), Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

L’unica opzione

“Chi pensava che un’opzione militare potesse favorire la stabilità  della Libia viene smentito” così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine di un colloquio con Al Thani, ministro degli esteri del Qatar. Il presidente Conte ritiene che l’unica opzione sia quella della soluzione diplomatica e ribadisce che la linea perseguita dal governo sarà  quella che esclude un eventuale intervento militare. Continuano le schermaglie tra i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il primo ribadisce la linea dei porti chiusi, mentre il secondo gli ricorda il rispetto del diritto internazionale rispetto a coloro che fuggono dalla guerra. Tensioni  quelle nella maggioranza di governo che si inseriscono in un clima di campagna elettorale per le elezioni europee di maggio. Elezioni europee, crisi libica e crescita sono al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Brando Benifei (Partito Democratico) e Laura Ferrara (M5S/EFDD).