Un accordo complicato

La questione nomine e il confronto con l’Italia sulla possibile procedura di infrazione sono i temi principali sul tavolo del Consiglio europeo in programma oggi e domani a Bruxelles. In entrambi i casi, però, difficile che si arrivi a un accordo tra i 28 paesi in questa occasione. Il premier italiano Giuseppe Conte ieri ha inviato la lettera ai paesi membri e arrivato a Bruxelles ha ribadito l’intenzione del governo di tagliare la spesa, dicendosi ottimista sulla condizione dei conti pubblici.

“Vogliamo competere con le sfide globali, ma all’interno dell’Europa le regole devono essere uguali per tutti, competere a parità  di armi”. Se ci sono Paesi che  “accumulano risparmio, anziché riversare questa ricchezza a beneficio di tutti e di se stessi, è un altro contributo a un quadro che non ci facilita” ha detto, riguardo all’elevato avanzo commerciale della Germania.

La Commissione europea terrà  in considerazione la lettera che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha inviato ieri a Bruxelles, ma ribadisce che le regole esistenti “sono in favore della crescita” e “devono essere rispettate”. Lo dice il commissario Ue, Pierre Moscovici, a margine del pre-vertice dei socialisti. “Terremo in considerazione la lettera di Conte di ieri – ha detto Moscovici – la procedura per deficit eccessivo può essere sostenuta e noi lavoriamo in un modo costruttivo, per evitarlo.

Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, secondo fonti Ue, è più prudente che ottimista” su un accordo al Consiglio Ue sulle nomine.  Per il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’accordo sulle nomine per le principali cariche nelle istituzioni Ue “è lontano, mi pare sia difficile” raggiungere un risultato “oggi”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Bresolin La Stampa e Marco Conti Il Messaggero

Alle Camere

Va evitata la procedura d’infrazione. Questo l’obiettivo del governo. “Questa sera con Tria abbiamo in animo di portare una bozza di aggiustamento, in modo da certificare un monitoraggio dei conti pubblici e poter avere un ulteriore documento ufficiale deliberato dal Consiglio dei Ministri da poter portare” a Bruxelles, in modo da “dimostrare che sono le nostre previsioni e stime ad avere il sopravvento su altre stime che non corrispondono ai reali flussi di cassa”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella sua informativa al Senato. Anche M5s e Lega auspicano “uno spirito di piena collaborazione e dialogo con le istituzioni Ue, assicurando che venga preservata la sostenibilità delle finanze pubbliche in un quadro di non aumento e di progressiva riduzione della pressione fiscale, nel segno della sostenibilità sociale e senza manovre recessive, al fine di scongiurare l’effettivo avvio di una procedura d’infrazione per debito eccessivo”. Intanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del Consiglio europeo, ha ricevuto oggi al Quirinale, per una colazione di lavoro i membri del governo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Paolo Borchia Lega, Roberto Gualtieri Partito Democratico e Carlo Fidanza Fratelli d’Italia

Sui minibot 

Giornata caratterizzata da uno scambio di battute a distanza tra il ministro dell’economia Giovanni Tria e il vicepremier Matteo Salvini sui bot. Il ministro a Londra di fronte ad una platea di investitori e operatori finanziari ha detto che i miniBot sono una misura “illegale e non necessaria”. A stretto giro, arriva la replica di Salvini, intervenuto oggi all’assemblea di Confartigianato. “I miniBot non stanno solo nel Contratto di governo ma sono stati anche votati dalla Camera: sono uno strumento per pagare i debiti della Pubblica amministrazione. Se qualcuno ha un mezzo più intelligente bene, altrimenti dico che si va avanti”.  E sui conti Salvini dice: “Il fatto è che il diritto di tagliare le tasse a imprese e lavoratori italiani è un dovere non è un diritto quindi lo faremo in ogni caso”.  “Il salario minimo? La priorità è la flat tax. Il salario lo danno le imprese e se non tagliamo loro le tasse come fanno a dare i salari?” “Vuol fare il ministro? Deve ridurre le tasse”, dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, parlando di Tria. E aggiunge:  “Mi pagano lo stipendio per dare lavoro agli italiani, non per dire signor sì, signor padrone in un ufficio a Bruxelles.

Oggi direzione del Pd. Bisogna ricostruire “un clima di fiducia”, serve uno “spirito unitario” e bisogna evitare la tentazione di una “forte contrapposizione interna” ha esordito Zingaretti. In Italia c’è “un pericolo”, quello rappresentato dalla destra populista e sovranista e “anche per questo sento la responsabilità  di proporre un intervento per ricostruire tra noi un clima di fiducia, per lavorare pur nelle differenze, nelle articolazioni, ma con uno spirito unitario”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Paolo De Castro Partito Democratico e Laura Ferrara Movimento 5 Stelle

Il cuore del messaggio

Basta con il primato della finanza, perché non offre chance di crescita all’Europa. Così il presidente del Consiglio Giuseppe parlando con i giornalisti a Parigi a proposito della procedura di infrazione dell’Ue verso l’Italia. Sulla lettera all’Ue “c’è tanta ansia e agitazione” ma “che arrivi un giorno prima o dopo non è questo il punto”, ha detto Conte, che ha aggiunto: “Sarà un messaggio politico”. Sulla lettera interviene anche il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che nel corso di una conferenza stampa a Washington ha detto: “Siamo d’accordo con il presidente Conte di vederci prima di spedire la lettera a Bruxelles. Penso che i contenuti siano ormai condivisi e condivisibili: il voto degli italiani di due settimane fa ci dice che bisogna tagliare le tasse”. “I margini per la flat tax ci devono essere: non è una scelta. Poi si può decidere come rimodularla negli anni, ma un taglio delle tasse, non per tutti ma per tanti, ci deve essere dalla prossima manovra”, ha detto Salvini.

Intanto il centrodestra avanza ancora in Sardegna e dopo otto anni riconquista Cagliari. Il centrodestra strappa anche il governo di Alghero al centrosinistra, che invece conquista Sinnai, altro Comune dell’area metropolitana di Cagliari. Il Carroccio conquista il suo primo sindaco in Sardegna: è Tittino Cau di Illorai, in provincia di Sassari.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Lucio Malan e Fabio Boniardi Lega

Il ritmo del dialogo

“La lettera è quasi pronta, la stiamo rivedendo”, l’importante “sono i contenuti”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo da Malta- dove partecipa al summit dei Paesi del sud d’Europa- a una domanda sulla lettera che intende inviare all’Unione europea. Mentre il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo intervento all’incontro annuale con il mercato ha sottolineato: “I sospetti sulla possibile insolvenza del debito pubblico italiano sono “oggettivamente infondati”. Sui conti italiani interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: “L’aumento dei salari e degli stipendi ci sarà se i lavoratori pagano meno tasse. E quindi la manovra economica ci sarà se prevede un corposo taglio delle tasse, il governo ci sarà se scommette su un corposo taglio delle tasse”. Ed ha aggiunto: “Se qualcuno dicesse facciamo la manovra e non tocchiamo le tasse, non la fanno con me la manovra economica”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Loredana De Petris pres.Gruppo Misto/LeU e Andrea De Bertoldi Fratelli d’Italia

Il punto fermo

L’Italia non ha bisogno di “misure correttive” per rimettere i conti in carreggiata. Lo sottolinea il ministro dell’Economia Giovanni Tria, arrivando a Lussemburgo per la riunione dell’Eurogruppo. “Non ne abbiamo bisogno, perché già sappiamo che arriveremo naturalmente a quel livello”, quello concordato con la Commissione alla fine del 2018. Mentre per il vicepresidente della Commissione Dombrovskis: “È necessaria una correzione notevole della traiettoria del bilancio sia quest’anno che l’anno prossimo. Questo è innanzitutto il primo interesse dell’Italia”. Interviene anche il commissario Pierre Moscovici: “vogliamo evitare una procedura debito, credo che i ministri ci sosterranno in questa fase, aspettiamo fatti, cifre, dati per il 2019 e 2020, le intenzioni non bastano, un sentiero chiaro è necessario, una procedura è ancora evitabile”.

Sul fronte flax tax il ministro Tria smentisce le notizie secondo le quali avrebbe avuto ieri uno scontro con il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini sulla flat tax. “Io in passato ero favorevole alla flat tax. Bisogna vedere le compatibilità , ma non sono mai stato contrario alla flat tax”, spiega. Si può fare in deficit? “Bisogna vedere quando – risponde – in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli: già un deficit è previsto”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Daniel Gros CEPS e Andrea Bonanni La Repubblica

Porte aperte

“Siamo sempre disponibili a confrontarci con Bruxelles, non è interesse dell’Italia subire una procedura d’infrazione, non è una prova di muscolare”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite del Forum Ansa, rispondendo a chi gli ricorda come, oggi, da Bruxelles sia arrivata un’apertura al dialogo con l’Italia sulla manovra. “Ridurremo il debito con entrate non stimate. Sicuramente riusciamo a ridurre il debito in una maniera che forse neppure ci aspettavamo, riusciamo a mantenere le promesse, abbiamo entrate più cospicue rispetto a quelle che avevamo prudenzialmente stimato” ha spiegato Conte. Inoltre è pronta la lettera di risposta all’Unione europea.  “Ormai ho preparato una bozza di lettera che rivolgerò alle istituzioni europee”. Sulla procedura d’infrazione interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: “La vecchia e delegittimata Commissione Ue non può imporre sanzioni all’Italia o imporre scelte a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto” cioè “tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie”.  E’ un “sacrosanto diritto di un governo”, ha concluso Salvini, che “senza voler disubbidire a tutti i costi” vuole dialogare con l’Europa “da pari a pari e con pari dignità “. “Stanno aumentando, a tassazione invariata le entrate, sia Irpef che Iva nel primo trimestre. Vuol dire che il Paese lavora, produce, cresce. L’ultima cosa da fare è tassare. Escludo qualsiasi aumento di qualsiasi tassa, dall’Iva all’Imu alla tassa sui conti correnti alla patrimoniale”, ha affermato Salvini. L’Europa tira dritto nei confronti dell’Italia sulla procedura d’infrazione. “Si valuteranno eventuali nuovi elementi se saranno presentati ma non si perde tempo: le regole di bilancio vanno rispettate”. Parola del commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, che in conferenza stampa a Bruxelles ha precisato: “Ho detto la scorsa settimana che le mie porte restano aperte, l’ho detto in italiano, inglese, francese, perché siamo a questo punto: il debito italiano è aumentato del 33% e probabilmente secondo noi passerà  a 132% l’anno prossimo del Pil italiano, è uno dei più alti del mondo”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Giovanni Grevi European Policy Center, Francesca Donato Lega, Brando Benifei Partito Democratico

La bussola, puntata dell’11 giugno 2019

Attenzione ai conti pubblici. L’obiettivo è evitare la procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea. Interviene il ministro dell’economia Giovanni Tria: “L’Italia avrà  un atteggiamento costruttivo al Consiglio economico e finanziario, ribadiremo agli alleati europei le nostre ragioni. Il governo ha preso atto dell’esito della valutazione della commissione e conferma l’impegno a rispettare i vincoli di bilancio”, ha detto il ministro. Oggi in un’intervista a Politico.eu il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha sottolineato: “L’Italia sbaglia direzione, rischia di restare intrappolata per anni nella procedura per debito”. E Juncker ha aggiunto: “L’Italia ha i problemi dell’Italia, diversi dai problemi degli altri paesi, ma simili sotto certi aspetti”. Il presidente della Commissione ha poi aggiunto: “Ma nessuno in Italia lo sa perché il governo italiano dà  l’impressione che la Commissione sia contro il Sud Europa e questo è sbagliato”.  Grazie alla flessibilità  introdotta dalla Commissione Juncker l’Italia “ha potuto spendere 30 miliardi in più di quanto previsto dal Patto di Stabilità  e Crescita” ha spiegato lo stesso presidente della Commissione. “L’Italia ha beneficiato del 1,8% di Pil di flessibilità “, ha continuato Juncker.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Mara Bizzotto Lega e Massimiliano Smeriglio Partito Democratico

La precondizione

Il centrodestra vince le comunali 2019 nei capoluoghi di provincia: ottiene 12 sindaci e ne aveva solo 7. Il centrosinistra vince in 13 comuni ma ne aveva 19. Il Movimento 5 Stelle rimane a quota due. Le liste civiche di centrosinistra vincono ad Avellino. Il centrosinistra strappa al centrodestra il sindaco di Rovigo e al Movimento 5 Stelle quello di Livorno. Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra i sindaci di Campobasso e Caltanissetta, ma perde i comuni di Livorno e Avellino. Le liste civiche di centrosinistra strappano al Movimento 5 Stelle la vittoria ad Avellino.  Va ricordato che il centrodestra ha anche strappato al centrosinistra nel 2019 le regioni Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Sardegna.

Sul fronte dei conti interviene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Attenzione a sfidare la Commissione europea sulla procedura di infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta davvero, farà male all’Italia”, dice. “Non è tanto e solo questione di multa. Ci assoggetterà a controlli e verifiche per anni. Con il risultato di compromettere la nostra sovranità in campo economico. Senza considerare che potrebbero essere messi a rischio i risparmi degli italiani”, ribadisce.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Massimiliano Panarari comunicazione politica LUISS Roma, Enrico Borghi Partito Democratico, Luca Toccalini Lega,Alessandro Campi Il Messaggero, Mauro Calise politologo, Francesco Paolo Sisto Forza Italia

Il lungo addio

Oggi Theresa May ufficializza le dimissioni da capo del Partito conservatore britannico, facendo scattare la corsa alla sua successione. Una gara già affollata, a cui potrebbero unirsi altri aspiranti leader Tory (e di conseguenza premier). Fra i Brexiteer più irriducibili, Boris Johnson vuole portare il Regno Unito fuori dall’Ue: con o senza un accordo.

Sul fronte italiano sulla nomina del commissario europeo Di Maio dichiara di non aver “ancora avuto modo di parlarne con il premier e l’altro vicepremier” se debba essere un esponente della Lega, ma l’Italia deve ambire a “un commissario che si occupi delle imprese, che difenda le nostre imprese che per il 99% sono sotto i 15 dipendenti”. E sottolinea che “l’importante è che sia una persona all’altezza della carica”.

Con Matteo Salvini “ci siamo detti chiaramente che se si va avanti si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare”. Il premier Giuseppe Conte, ha precisato poi Di Maio, “sapeva che ci saremmo visti ma era all’estero con le imprese e non poteva partecipare” ma era necessario “incontrarci per fare ripartire tutto, le tante promesse” da mantenere, “dal salario minimo all’abbassamento delle tasse, dobbiamo metterci al lavoro prima possibile. Sul fronte del conti, crescita sempre più debole per l’economia italiana. La Banca d’Italia, nelle nuove proiezioni economiche, stima una ripresa a ritmi moderati nella seconda parte dell’anno con un pil.

Le opposizioni sono sempre più critiche: “I dati che stanno arrivando dopo un anno di questo governo sono drammatici. non si può andare avanti così”, dice Nicola Zingaretti.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Nathalie Tocci direttore IAI e Alessandro Campi Il Messaggero