La convergenza graduale

“In questa fase di crisi senza precedenti non si prevede l’avvio di procedure di infrazione” così il vice presidente del Parlamento Europeo Valdis Dombrovskis. Dalla Commissione toni più morbidi e concilianti rispetto al passato, considerata la situazione eccezionale che gli Stati Membri dell’Ue stanno affrontando. Confida in una convergenza sul recovery fund anche il commissario per gli affari economici Paolo Gentiloni che vorrebbe scongiurare “la grande frammentazione”. Scambio di vedute sul Recovery Fund tra il presidente del Consiglio Conte la presidente della commissione Ursula von Der Leyen. Dovrà essere ambizioso e all’altezza della sfida Covid 19 ha sottolineato Conte.

Intanto al Senato, grazie ai voti di Italia Viva, non passano le mozioni di sfiducia contro il ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Centrodestra all’attacco, “C’era l’occasione per dare un segnale chiaro: ma ancora una volta il radicalismo grillino ha avuto la meglio. Non saranno certo tavoli o tavolini sulla giustizia a compensare il pesantissimo significato politico del voto di una coalizione che si è stretta, compatta, a difesa del Guardasigilli. Hanno vinto i giustizialisti”. ha dichiarato Enrico Costa, deputato di Forza Italia e responsabile Giustizia del movimento azzurro. Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Campomenosi ( Lega) e Tiziana Beghin (Movimento 5 Stelle).

Reazioni globale

“Ammettiamolo: non eravamo completamente preparati per una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande capacità di recupero, ma ora siamo chiamati a imparare le nostre lezioni e sicuramente abbiamo lezioni da imparare. Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia della comunità internazionale” così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo alla 73ma assemblea annuale dell’Oms in corso a Ginevra.

Intanto continuano i lavori alla Commissione Europea sulla messa a punto del recovery fund, Le cifre in ballo sono sostanziose e serve l’unanimità dei 27 stati membri. Maggioranza soddisfatta ma non mancano le tensioni sulla questione Bonafede. Domani al Senato si attende il voto di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia ma i dubbi di Italia Viva creano allarme. Il Movimento 5 Stelle fa quadrato intorno al guardasigilli e il Partito Democratico ribadisce “la sfiducia nei confronti di Bonafede equivale a votare la sfiducia al governo”. Riuscirà il governo a superare questo ennesimo stress test? A Bruxelles si troverà l’unità degli stati membri sul Recovery Fund? Donato Bendicenti ne ha parlato con Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia) e Simona Bonafè (Partito Democratico).

Opening day

“Oggi il primo passo, domani torneremo a correre” così il presidente del Consiglio Conte in una lettera apparsa oggi su “Leggo”. Il primo ministro guarda con ottimismo alla nuova fase di riaperture ma invita a tenere alta la guardia e usare massima cautela. Intanto il presidente francese Macron e la cancelliera Merkel presentano un piano per la ripresa economica dell’Europa . “Serve uno sforzo colossale. Francia e Germania sono pronte a farlo” ha detto Angela Merkel, aggiungendo che occorre porre rimedio ai problemi che l’Ue ha dimostrato di avere anche in questa crisi causata dal Covid-19. E sul turismo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, al termine di una riunione con altri suoi omologhi europei, ribadisce il no a corridoi creati sulla base di accordi bilaterali. “Non è accettabile ed è contro lo spirito europeo” ha aggiunto.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Andrea Bonanni (La Repubblica) e Alessandro Campi (politologo).

A larghissima maggioranza

“Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta più degli altri. Così i problemi diventano opportunità” così parlava il musicista e direttore d’orchestra Ezio Bosso nel suo discorso al parlamento Europeo nel 2018. La notizia della sua morte ha destato oggi grande commozione.

Intanto a Bruxelles il parlamento Europeo vota a larghissima maggioranza la risoluzione sul Recovery Fund mentre a Palazzo Chigi prosegue il confronto con le regioni riguardo le riaperture di lunedì.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Pasquale Pepe (Lega) e Sergio Battelli (Movimento 5 Stelle).

L’Italia ce la farà

Grande soddisfazione nella maggioranza di governo per il decreto rilancio, arrivato ieri dopo giorni di tensioni. “Aiutiamo a reggere il colpo ma cerchiamo anche di dare delle indicazioni, delle risorse, un sostegno per la ripartenza. Sono sicuro che l’Italia ce la farà ” ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Le opposizioni attaccano e considerano le misure economiche inadeguate. Superato il decreto rilancio è il momento di pensare alle riaperture, così il governo Conte lavora al prossimo decreto legge. Intanto in Francia il primo ministro Philippe vara un sostanzioso piano di rilancio per il turismo, un impegno da 18 miliardi per quella che il premier francese ha definito “priorità nazionale”. Sono 5 invece i miliardi destinati dal decreto rilancio ai settori turismo e cultura, il ministro per i Beni Culturali e il turismo Dario Franceschini, nella sua prima videoconferenza via Zoom, ha sottolineato come le risorse messe a disposizione “dimostrano che c’è la consapevolezza in Italia, emersa purtroppo nel corso di questa emergenza, dell’importanza strategica dei due settori, oltre al valore economico, un valore di caratterizzazione del sistema Paese”. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Michele Bordo (Partito Democratico) e Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia).

Il giorno del decreto

Dopo giorni di rinvii sembra essere giunto al traguardo il decreto rilancio. Gli ultimi nodi nella maggioranza sono stati sciolti ma dalle opposizioni Fratelli d’Italia bolla le regolarizzazioni come follia ideologica. Intanto a Bruxelles plenaria del parlamento europeo, sul tavolo ancora l’emergenza Covid-19 e le misure messe in campo dall’Europa. Il presidente del parlamento europeo David Sassoli fa un appello alla solidarietà per ripartire mentre la presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen sottolinea che ci vorrà del tempo per tornare alla normalità.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Salvatore De Meo (Forza Italia) e Ettore Licheri (Movimento 5 Stelle).

In campo per ripartire

 

La curva in discesa ha portato l’Italia da secondo a quinto paese per numero di contagi da Covid-19.

Così il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ritiene si debba guardare con ottimismo alla Fase 2 e ribadisce il suo no convinto agli speculatori “il prezzo delle mascherine resterà di 50 centesimi più Iva”.

Intanto a Palazzo Chigi proseguono i lavori sul decreto rilancio. Riuscirà la maggioranza a trovare la quadra sui nodi ancora irrisolti? Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Marco Zanni (Lega) e Chiara Braga (Partito Democratico).

Prima del decreto

Continua la trattativa sul decreto rilancio. Da sciogliere ancora i nodi sulla regolarizzazione dei migranti, i fondi per il turismo e il salvabanche. Intanto Parigi e Londra si confrontano con la fase 2. Nella capitale francese da oggi significativo allentamento delle misure di confinamento, mentre dal Regno Unito Johnson passa dallo slogan “State a casa” a “State allerta” e invita la cittadinanza ad affrontare con cautela il momento di convivenza con il virus.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Matteo Colaninno (Italia Viva).

Il momento Schuman

“Questo è il momento Schuman della nostra generazione. Abbiamo ricevuto il testimone dell’integrazione europea. Stiamo vedendo esempi di solidarietà tutto attorno a noi. E ci viene chiesto di agire, come quelli prima di noi, rafforzando l’Europa in risposta alla crisi” così la presidente della Bce Christine Lagarde nel corso del suo intervento alla tradizionale conferenza fiorentina The State of The Union, Lagarde ha ricordato la famosa dichiarazione Schuman che pose le basi per la creazione dell’integrazione nel 1950. In tempi di pandemia uno State of Union inedito che ha visto gli interventi a distanza anche del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e del commissario agli affari economici Paolo Gentiloni, Il primo ha proposto di ribattezzare il piano di ripresa europeo “piano De Gasperi” mentre il secondo ha ribadito l’importanza di ricorrere il prima possibile al Recovery Fund. Intanto a Palazzo Chigi continua il lavoro sul decreto maggio, da oggi ribattezzato decreto rilancio. Donato Bendicenti ne ha parlato con Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI) e Fabrizio Finzi (Ansa).

 

 

Turismo in sicurezza

 

“Stiamo chiedendo all’Europa di adottare regole di sicurezza comuni che consentano la riapertura del turismo europeo. In base alle stesse regole un cittadino può spostarsi senza rischio per sé e per gli altri. È importante che siano regole europee e non accordi bilaterali”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in una informativa urgente alla Camera sulle iniziative per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il turismo risulta uno dei settori più colpiti dalle conseguenze del Coronavirus, la stessa ONU parla di una delle crisi peggiori dal 1950. Intanto a Chigi siglato protocollo tra governo e CEI riguardante la ripresa delle messe a partire dal 18 maggio. Quella della ripresa anticipata è una questione che riguarda diversi comparti produttivi ancora fermi, alcune regioni fanno pressing e i commercianti protestano. Conte prova a smorzare le tensioni all’interno della maggioranza e incontra delegazione di Italia Viva, sul tavolo riaperture e migranti da regolarizzare. E su Bonafede il centrodestra annuncia mozione di sfiducia. Donato Bendicenti ne ha parlato con Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle) e Antonio Tajani (Forza Italia).