Per la Francia e per l’Europa

Con circa 20,75 milioni di voti Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica francese. La sua rivale, sconfitta al ballottaggio, Marine Le Pen pensa già ad un cambio di nome per suo partito. L’idea è trasformare il Front National al fine di ampliare la base elettorale. Sospiro di sollievo per l’Unione europea. “Una vittoria per l’Europa” è il commento del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “Emmanuel Macron è portatore di speranza per milioni di francesi e per molte persone in Germania e in tutta Europa”. E’ il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel. E la Germania della Merkel sarà il primo paese che il neo-eletto presidente Macron visiterà. In Italia, intanto, la legge elettorale al centro del dibattito politico. Il Movimento 5 Stelle apre al dialogo con il Pd. “In questo momento vogliamo scrivere le regole del gioco insieme al partito di maggioranza, il Pd”. Così il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. “Partiamo dalla base che è la legge elettorale che ha partorito la Corte Costituzionale – ha spiegato Di Maio – chiamiamolo Legalicum”. Il Movimento è aperto a eventuali modifiche che il Pd vuole introdurre, l’unico punto su cui i 5 stelle non transigono è il premio alla lista e non alla coalizione. Questi gli argomenti che Donato Bendicenti affronta con i suoi ospiti: Alfredo D’Attorre (articolo1 – MDP) e Nuccio Altieri (Direzione Italia).

L’onore dell’Europa

In occasione della conferenza internazionale ‘The State of the Union’, Firenze si trasforma nella capitale dell’Europa. Tre giorni di dibattiti con i principali rappresentanti delle istituzioni europee incentrati sul rilancio dell’Unione e il contrasto dei populismo. Brexit, immigrazione, terrorismo e difesa comune sono solo alcuni dei temi affrontati. Donato Bendicenti ne ha parlato con Enzo Moavero Milanesi consigliere del premier per la promozione della dislocazione a Milano della sede dell’Ema.

Ogni giorno

Nel giorno in cui il Csm acquisisce tutti gli atti relativi all’indagine sulle Ong, del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni rinnova la sua gratitudine a tutti coloro che ogni giorno salvano vite in mare. “L’Italia – ha sottolineato Gentiloni – è riuscita finora a rispondere ai flussi migratori in modo civile e organizzato. Ringrazio di questo i volontari, la Guardia costiera e le forze della nostra Marina che ogni giorno salvano vite umane e quando si salvano delle vite umane un paese come il nostro non può che esserne fiero”. Da Bruxelles, intanto, arriva la notizia che l’Italia, da un esame preliminare, ha rispettato gli impegni presi con la Commissione in merito alla manovra correttiva dello 0.2% di Pil. Ad affermarlo il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. Commissione che oggi cerca di ridimensionare lo scontro dei giorni scorsi con il Governo inglese, sulla Brexit. “Non siamo ingenui – ha affermato il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas – sappiamo che quando ci sono le elezioni, e queste saranno soprattutto sulla Brexit, la gente si entusiasma. Non vogliamo ‘brexitizzare’ il nostro lavoro. Siamo molto occupati con le nostre politiche”. E a proposito di elezioni, ultimo sforzo per i due candidati alla presidenza francese: Emmanuel Macron e Marine Le Pen che questa sera terranno i loro ultimi comizi prima del voto. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Daniele Viotti (Partito democratico), Marco Zanni (gruppo ENF) e il giornalista Enrique Serbeto (ABC).

A tough lady

È scontro tra Bruxelles e Londra sui costi della Brexit. Il ministro per la Brexit, David Davis, ha avvertito che il Regno Unito pagherà solo quello che gli compete e non quello che l’Ue chiede. L’Unione non ha mai chiesto un “assegno in bianco” è la risposta che arriva da Bruxelles per voce del negoziatore della Commissione, Michel Barnier che ricorda che la Gran Bretagna ha preso degli accordi che vanno onorati. “Alcuni a Bruxelles non vogliono il successo dei negoziati, non vogliono che il Regno Unito abbia successo” è l’accusa della premier Theresa May rivolge ai “burocrati” europei dopo la visita alla regina Elisabetta II per annunciare lo scioglimento del Parlamento, in prospettiva delle legislative dell’8 giugno. Mancano invece solo quattro giorni dal voto per il ballottaggio in Francia, dove c’è attesa per il duello tv fra Emmanuele Macron e Marine Le Pen, i due candidati che si contendono l’Eliseo. Sul fronte interno, conferma le accuse nei confronti dell’Ong il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, audito in Commissione Difesa del Senato, precisando che le informazioni in suo possesso arrivano da Frontex e dalla Guardia costiera e non dai Servizi segreti. Per il procuratore tra il personale delle Ong vi sarebbero figure “non proprio collimabili con quelle dei filantropi” e che sarebbe “molto utile individuare le fonti di finanziamento delle Ong di più recente nascita”. Questi i temi affrontati nella puntata odierna della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Nicola Caputo (Pd), Piernicola Pedicini (Movimento 5 Stelle), Elisabetta Gardini (Forza Italia) e Lorenzo Robustelli (direttore di Eunews).

Ai ferri corti

Nonostante la premier britannica Theresa May liquidi come “pettegolezzi di Bruxelles” le indiscrezioni pubblicate dalla stampa tedesca la settimana scorsa, sull’incontro con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, non si placa la polemica tra Londra e Bruxelles. Domani la May incontrerà la Regina per confermare lo scioglimento del Parlamento in vista delle elezioni generali previste per l’8 giugno. Il governo della May ha deciso di tornare al voto con l’intenzione di avere un mandato popolare forte per la gestione della Brexit. Da Bruxelles, la Commissione, per voce del suo portavoce Margaritis Schinas, ribadisce che la trattativa avverrà per fasi come previsto nelle linee guida decise nel summit di sabato scorso. In Italia, dopo le primarie del Pd, l’attenzione dell’opinione pubblica torna sulla vicenda Alitalia. Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi sono stati nominati commissari dal Governo per gestire l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Ultimi giorni della campagna elettorale in Francia tra i due contendenti all’Eliseo: Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Intanto, da una consultazione on-line dei militanti del movimento di Jean-Luc Melenchon sembra che la maggioranza ha deciso che si asterrà o voterà scheda bianca al ballottaggio.

Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Antonio Panzeri (Articolo 1 – MDP), Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle), Lorenzo Cesa (UDC) e Enrico Tibuzzi (ANSA).

Il secondo mandato

All’indomani delle primarie PD che hanno visto l’affermazione netta di Matteo Renzi su Andrea Orlando e Michele Emiliano, è tempo di valutazioni sulle prospettive del Partito democratico. Donato Bendicenti ha analizzato l’esito delle votazioni con i suoi ospiti: Sofia Ventura (politologa), Massimiliano Panarari (comunicazione politica LUISS) e Federico Geremicca (La Stampa).

La linea dell’unità

Oggi a Bruxelles Consiglio Europeo straordinario  sulla Brexit. I 27 capi di Stato e di governo hanno approvato le linee guida riguardanti l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Quali prospettive future andranno ora a definirsi per l’Unione chiamata a contrastare l’onda nazionalista, la crisi economica e quella sempre più strutturale dei migranti? Donato Bendicenti ne ha discusso con Jacopo Barigazzi (politico.eu), Fabio Martini (La Stampa) e Gerardo Pelosi (Il Sole 24 ore).

La miccia bagnata

“Molti temevano che la Brexit fosse la miccia per l’implosione dell’Ue, ma si sono sbagliati. Le cose non sono andate così. Sono arrivati dei messaggi chiari da dati economici e politici che non negano le difficoltà e la crisi del progetto europeo, ma che dimostrano come le forze che vogliono rispondere uscendo dall’Ue siano minoranze, e questo è incoraggiante” così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nell’informativa in Aula alla Camera in vista del Consiglio straordinario dell’Ue in programma sabato. L’intervento del primo ministro italiano arriva all’indomani dell’incontro  al numero dieci di Downing Street tra la premier britannica Theresa May, il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il responsabile dei negoziati per l’Unione Europea Michel Barnier. La riunione è stata definita dai partecipanti come costruttiva e utile ed è stata ribadita l’intenzione di Londra di ottenere un partenariato stretto con l’Europa. E sempre in vista del vertice straordinario del 29 aprile sulla Brexit  oggi a Lussemburgo il Consiglio affari generali nel formato a 27  ha dato via libera alle “linee guida” che sabato saranno varate formalmente. A sottolineare lo spirito di unità  dell’Ue è stato il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans “per voi sarebbe bello se ci fossero divisioni, ma purtroppo per voi non abbiamo problemi. i 27 sono uniti…”Intanto in Italia continua la polemica sul ruolo delle Ong nei soccorsi ai migranti in mare tra la Libia e l’Italia. A riaprirla le dichiarazioni del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che in un’intervista ad Agorà  su Raitre ha parlato di “alcune ong che potrebbero essere finanziate da trafficanti di esseri umani”. Risponde indirettamente il ministro dell’Interno Marco Minniti  che nel corso del question time sull’argomento ha detto “Le questioni sollevate in queste interrogazioni non possono essere sottovalutate, ma bisogna evitare giudizi affrettati e attenersi a una rigorosa valutazione degli atti”. Dopo le informative in Aula sul Consiglio Ue riguardante la Brexit., la giornata di Paolo Gentiloni è proseguita con l’incontro a Palazzo Chigi con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “L’Italia manterrà  gli impegni assunti al vertice Nato in Galles del 2014 e svolge il suo ruolo nell’Alleanza “a testa alta” ha ribadito il presidente del Consiglio. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Isabella De Monte (Partito democratico), Lorenzo Fontana (Lega Nord), Rosa D’Amato (MoVimento 5 Stelle), Adriana Cerretelli  (Il Sole 24 ore).

 

Sul mercato

“Sulla questione Alitalia bisogna dire la verità, l’ho già detta prima, lo dico anche adesso: non ci sono le condizioni per una nazionalizzazione di Alitalia”. Così il premier Paolo Gentiloni al termine della visita effettuata in un pastificio nel beneventano. “Tuttavia – ha aggiunto – il governo si sente impegnato a difendere lavoratori, utenti, contribuenti e cittadini per non disperdere risorse e asset della compagnia”. Per garantire la salvezza di Alitalia per i prossimi sei mesi il ministro dello sviluppo economico Calenda parla di un prestito ponte dello Stato da 300-400 milioni. I sindacati temono la liquidazione e lo spezzatino della compagnia area e chiedono di riaprire la trattativa per salvaguardare i posti di lavoro. A Bruxelles, il premier ungherese Viktor Orban è intervenuto in un dibattito all’Europarlamento sulla situazione dei diritti fondamentali in Ungheria. Al centro della contestazione c’è la legge sull’istruzione superiore in Ungheria che porterebbe alla chiusura dell’Università di George Soros, e una consultazione pubblica per “fermare Bruxelles”. Per questo la Commissione ha deciso di inviare una lettera di messa in mora a Budapest, primo passo della procedura di infrazione. In previsione del Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue, previsto per sabato 29 aprile, cena di lavoro a Downing Street. Ospiti della premier Theresa May, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e il negoziatore dell’Unione per la Brexit, Michel Barnier.

Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Alessia Mosca (Pd), Lara Comi (Forza Italia), Laura Agea (Movimento 5 Stelle) e Alberto D’Argenio (La Repubblica).