Lavori in corso

Alla vigilia del Consiglio Europeo previsto per domani alle 15, un gruppo di deputati tedeschi dei gruppi SPD e verdi ha manifestato la sua solidarietà nei confronti dell’Italia proprio davanti all’ambasciata italiana. “Angela Merkel ha esitato e si è sollevata l’impressione sbagliata, ma adesso ha imboccato la strada giusta” così Martin Schulz, ex presidente del Parlamento Europeo.

Intanto per allentare le tensioni tra nord e sud Europa prima del summit , lunedì scorso il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha organizzato una videoconferenza con Giuseppe Conte, Pedro Sanchez, Emmanuel Macron, Mark Rutte e Angela Merkel.

Secondo fonti Ue, la discussione è stata costruttiva e già il fatto che tutti abbiano partecipato ha rappresentato un segnale di disgelo.

Continuano a Palazzo Chigi gli incontri per fare il punto sulla fase 2: prima videoconferenza con le parti sociali e poi con le regioni. Rinviato il consiglio dei Ministri che si sarebbe dovuto tenere stasera sullo scostamento di bilancio. Donato Bendicenti ne ha parlato con Massimiliano Salini (Forza Italia) e Francesco D’Uva (Movimento 5 Stelle).

Una direzione ragionevole

Non potrò accettare un compromesso al ribasso. Qui non siamo di fronte ad un negoziato a somma zero. Non ci saranno alcuni vincitori ed alcuni perdenti. Sono intimamente convinto, parlando di Europa, che o vinceremo tutti o perderemo tutti. Il prossimo incontro europeo a livello di leader dei 27 Stati Membri dell’Unione europea non ritengo sarà risolutivo a questo fine, ma farò di tutto perché’ esprima già il prossimo Consiglio europeo un indirizzo politico chiaro nell’unica direzione ragionevole”. così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della sua informativa al Senato in vista del Consiglio Europeo di giovedì 23 aprile. Conte ha ribadito la sua linea di contrarietà a strumenti come il MES intorno al quale “si è alimentato, nelle ultime settimane, un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie”. L’informativa alle Camere di Conte al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Alberto Bagnai (Lega) e Andrea Romano (Partito Democratico).

Prove di futuro

 

In attesa del Consiglio Europeo di giovedì, a Palazzo Chigi si continua a definire la cosiddetta fase 2.  Con il numero di contagi in calo si pensa alla ripartenza e ad organizzare la convivenza con il Covid 19. Riuscirà l’Europa a dimostrarsi coesa e unita? Le risposte economiche fornite da Bruxelles saranno sufficienti a fronteggiare la crisi? Donato Bendicenti ne ha parlato con Luca Jahier (CESE) e Gianfranco Pasquino (politologo).

La forza della solidarietà

“Uno sforzo di solidarietà” questo chiede il presidente del Parlamento David Sassoli. L’intervento di Sassoli arriva al termine di una lunga giornata di votazioni riguardanti le misure da attuarsi per fronteggiare l’emergenza Covid 19. Il parlamento ha votato per i recovery bond e aperto al MES, escludendo la possibilità dei Coronabond. Partito democratico e Movimento 5 Stelle in Europa votano in maniera differente sul MES, i primi favorevoli e i secondi contrari; mentre su un emendamento riguardante gli eurobond votano no sia Lega che Forza Italia. Intanto prosegue il lavoro della task force guidata da Colao sulla Fase 2. Donato Bendicenti ne ha parlato con Nathalie Tocci (direttrice IAI) e Alessandro Campi (politologo).

So, sorry

Un’uscita dall’emergenza ordinata e coordinata e delle risposte rapide ai cittadini europei. Questa la richiesta del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che oggi in plenaria a Bruxelles ha affermato di essere in linea con l’appello lanciato ieri dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. La von der Leyen nel presentare la road map aveva ribadito la necessità di un approccio graduale e stamattina in plenaria ha rivolto le sue scuse all’Italia. Scuse per non aver adeguatamente supportato il nostro Paese all’inizio dell’emergenza Covid-19. Intanto a Palazzo Chigi governo sempre a lavoro su Fase 2 e decreto aprile.

Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Riccardo Molinari (Lega) e Matteo Mauri (Partito Democratico).

Un approccio graduale

Europa e Italia guardano alla ripartenza. A Bruxelles la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen invita gli   stati membri ad un approccio graduale e al coordinamento nelle azioni di uscita dal lockdown. La Von Der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel concordano nel ritenere il bilancio settennale come valido strumento per uscire dalla crisi. In particolare Michel fa riferimento al digitale e al green deal come pilastro della ripresa economica e sottolinea l’importanza del ridisegnare il mercato comune. Intanto in Italia si pensa alla Fase 2 e al decreto Aprile, ma non mancano le tensioni nella maggioranza sull’eventuale uso del MES. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Alessandra Todde (Movimento 5 Stelle) e Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia).

Il prezzo della pandemia

 

“Le perdite complessive del Pil mondiale per la pandemia del coronavirus ammontano a quasi 9.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2021, più delle economie del Giappone e della Germania insieme”  a dirlo il capo economista del Fondo Monetario Internazionale Gita Gopinath. La Gopinath ha poi sottolineato come le difficoltà coinvolgano allo stesso modo paesi avanzati e paesi in via di sviluppo. Intanto mentre a Bruxelles si ragiona sugli strumenti da utilizzare per fronteggiare la drammatica crisi in atto, a Palazzo Chigi continuano le interlocuzioni al fine di organizzare la fase 2. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Jacopo Barigazzi (politico.eu) e Fabio Martini (editorialista de La Stampa).

Un appuntamento con la storia

Un appuntamento con la storia al quale non ci si può sottrarre. Nel giorno in cui si replica l’Eurogruppo, dopo il nulla di fatto di martedì, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte richiama nuovamente Bruxelles alla solidarietà in un’intervista rilasciata alla BBC. Le distanze però rimangono, con Olanda e Germania che si oppongono con nettezza alla prospettiva Coronabond. La cancelliera tedesca nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato di essere pronta a fare la sua parte e ha sottolineato come Mes, Bei e SURE siano strumenti sufficienti ad affrontare l’emergenza Covid 19. Intanto al Senato via libera al decreto Cura Italia, bocciato dalle opposizioni. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Debora Serracchiani (Partito Democratico) e Lucio Malan (Forza Italia).

Domani è un altro giorno

Rimandato a domani l’Eurogruppo chiamato a definire gli strumenti economici necessari per affrontare l’emergenza Covid 19. Dopo una notte di confronto serrato non si è arrivati all’accordo, anche se il presidente Centeno si è detto fiducioso in un’intesa più vicina. Intanto a Palazzo Chigi si continua a definire la cosiddetta Fase 2 con uno sguardo sempre rivolto a Bruxelles. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’ intervista a Vatican News e Osservatore Romano ha dichiarato : “L’Ue deve essere all’altezza del suo ruolo per affrontare la sfida che ha di fronte e per farlo è chiamata a compiere un cambio di passo dal punto di vista politico e sociale. Per chi ha veramente a cuore l’Ue, per chi crede in un’ Europa unita, forte e solidale, all’altezza della sua storia, è il momento di compiere passi risoluti, promuovendo tutti i mezzi per la ricostruzione, Se vogliamo preservare la nostra casa comune, è il momento di ragionare come una squadra”. Riuscirà l’Unione Europea a ragionare da squadra? Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Tiziana Beghin (Movimento 5 Stelle) e Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia).

Una lotta globale

In attesa che l’Eurogruppo definisca le misure economiche più adatte a contrastare l’emergenza Coronavirus, a Palazzo Chigi si pensa alla fase 2 all’indomani del decreto sulla liquidità alle imprese. Polemiche le opposizioni che sostengono di non essere state prese in considerazione dal governo. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Stefano Candiani (Lega) e Enrico Borghi (Partito democratico).