La seconda costituente

In occasione delle celebrazioni per i 60 anni di Trattati di Roma speciale de “La Bussola” dedicato a questa giornata. Donato Bendicenti ne ha discusso con i suoi ospiti Sandro Gozi (Sottosegretario Affari Europei), Enzo Moavero Milanesi (Direttore School of Law  LUISS Roma) e Giacomo d’Arrigo (Direttore agenzia nazionale giovani), Gianfranco Pasquino (politologo) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

Senza paura

“Non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire”. Così la premier Theresa May nel suo discorso al parlamento britannico, dopo aver osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell’attacco terroristico di Londra. 3 morti e 40 feriti è il tragico bilancio. Identificato l’attentatore: un 52enne originario del Kent, si chiamava Khalid Masood.
Intanto massima allerta anche nel nostro Paese, dove sabato prossimo si svolgerà la cerimonia celebrativa del 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha chiesto alle forze di polizia di “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori”.
Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Sandra Zampa (PD), Lucio Malan (Forza Italia) e il professor Massimiliano Panarari (editorialista La Stampa).

Terrore a Westminster

Ad un anno esatto dagli attentati di Bruxelles, torna la paura in Europa. Almeno 3 morti e 20 feriti è il bilancio dell’attacco avvenuto a Westminster, nel cuore di Londra, da parte di un killer che a bordo di un Suv ha investito decine di persone sul Westminster bridge per poi schiantarsi contro il cancello del Parlamento, a pochi passi dal Big Ben. Qui, ha ferito un agente, tentando di entrare nel Parlamento, ed è poi stato ucciso dalla polizia. Massima allerta anche nel nostro Paese, dove sabato prossimo si svolgerà la cerimonia celebrativa del 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. E proprio in occasione delle celebrazioni è intervenuto, nell’aula di Montecitorio in seduta comune, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando che “l’Europa appare quasi ripiegata su stessa, serve coraggio”.
Questi i temi al centro della puntata odierna. Ospiti di Donato Bendicenti: Lia Quartapelle (PD), Fabio Rampelli (Fratelli D’Italia) e Beatrice Covassi (capo della rappresentanza della Commissione europea in Italia).

Guidelines for Brexit

“Convocherò un Consiglio europeo per sabato 29 aprile per adottare le linee guida dei negoziati sulla Brexit. La priorità deve essere certezza, chiarezza per tutti: cittadini, imprese e Stati membri”. Così il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk il giorno dopo l’ufficializzazione da parte del governo britannico che il 29 marzo procederà all’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Il giorno dopo il primo dibattito dei candidati alle presidenziali francesi che ha visto l’affermazione di Macron sugli altri, arrivano le dimissioni del ministro dell’Interno Bruno Le Roux indagato per aver assunto le due figlie come assistenti parlamentari quando erano minorenni. Arriva dagli Stati Uniti una nuova misura restrittiva per contrastare il terrorismo. Vietato portare nella cabina di un aereo dispositivi portatili e tablet su tutti gli aerei che viaggiano da 10 aeroporti mediorientali. Questi alcuni degli argomenti affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Marietta Tidei (PD), Sergio Divina (Lega Nord) e Giancarlo Aragona (ISPI).

Le volontà comuni

Si è tenuta a Roma la prima riunione del ‘Gruppo di contatto sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale’ presieduto dal ministro dell’Interno Marco Minniti. Al vertice hanno preso parte anche il premier Paolo Gentiloni e il commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos. “L’Europa deve farsi carico per l’impegno per chi ha diritto all’accoglienza, dei rifugiati, sia per il rimpatrio di coloro che non hanno questo diritto all’accoglienza. Entrambi questi impegni devono essere condivisi”. Così Gentiloni che in mattinata ha incontrato anche il suo omologo libico, Fayez al-Serraj. A pochi giorni dall’anniversario dei trattati di Roma, il governo britannico, attraverso il suo rappresentante permanente a Bruxelles, ha informato i responsabili dell’Unione europea che la Gran Bretagna attiverà l’articolo 50, e quindi l’avvio delle procedure per l’uscita, il prossimo 29 marzo. E sempre a Bruxelles, alla vigilia dell’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia dell’Unione, il ministro Pier Carlo Padoan fa sapere che l’Italia presenterà le riforme per facilitare le attività economiche e per affrontare il problema delle sofferenze nei bilanci delle banche confermando l’impegno italiano a presentare la manovra aggiuntiva entro il 30 aprile.
Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Enrico Zanetti (Scelta Civica), Elena Centemero (Forza Italia) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI).

La direzione di marcia

Con la conferenza dei presidenti dei parlamenti nazionali degli Stati membri e del Parlamento europeo si apre la settimana di celebrazioni per il sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma. “Vogliamo andare avanti insieme, con una Europa a 27, ma non vogliamo che la velocità e la direzione di marcia sia stabilita dai paesi più riluttanti a questo percorso”. Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo in Senato, durante la Conferenza. Il futuro dell’Europa il tema al centro della puntata. Ospiti di Donato Bendicenti: Riccardo Nencini (segretario PSI) e Massimo Corsaro (Direzione Italia).

Olanda, Europa

Dopo la vittoria del liberale Rutte alle elezioni politiche olandesi, l’Europa tira un sospiro di sollievo. Infatti Geert Wilders, il candidato di estrema destra, esponente di idee anti-islam e profondamente euroscettico, non ha sfondato. Entrerà sì in parlamento, ma non come primo partito. Grande risultato a sorpresa lo ha ottenuto il partito dei verdi, il cui leader è il giovane Jesse Klaver. Il voto olandese rappresentava un primo scoglio da superare per un’ Europa in piena crisi d’identità che prova a ridare slancio al suo progetto. Il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha parlato di “risultati che saranno ispirazione per molti” e ha sottolineato che “si tratta di un voto per l’Europa e contro gli estremisti”. Il prossimo test per l’Ue saranno le elezioni francesi di aprile, A correre per la presidenza Marine Le Pen (Front National), Emmanuel Macron, candidato indipendente, Francois Fillon (Partito Repubblicano) e Benoit Hammon (candidato socialista). Quest’ultimo le cui quotazioni sono calate a detta degli ultimi sondaggi, ha presentato oggi il suo programma, Poi a settembre sarà il turno della Germania, con la contesa tra Angela Merkel, che oggi ha incontrato Emmanuel Macron, e Martin Schulz.
Sul fronte politico italiano invece si segnala l’attacco del Movimento 5 Stelle a Pd e Forza Italia, accusati di ‘voto di scambio’, in seguito alla votazione in Senato che ha respinto la decadenza di Augusto Minzolini da senatore, Intanto il presidente del Consiglio Gentiloni in visita al centro per l’impiego di Avellino, annuncia: “La fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, strumento messo a disposizione dal Jobs Act per i disoccupati alla ricerca di nuovo impiego, parte con le prime trentamila lettere”. Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Lia Quartapelle (Pd), Marta Grande (Movimento Cinque Stelle) e Giampiero Gramaglia (Istituto Affari Internazionali).

Chi si ferma è perduto

“Non ci sono le condizioni per salti istituzionali enormi, ma dobbiamo rimetterci in marcia ora perché un’Europa ferma è un’Europa destinata a tornare indietro”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni intervenendo nella sessione plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo. “Questo non porterà mai a un’Europa di serie A e di serie B – ha proseguito Gentiloni – a un’Europa dei grandi e dei piccoli paesi, a un’Europa dell’Est e dell’Ovest. Ma ognuno ha il proprio livello di ambizione”. Intanto, urne aperte in Olanda per un voto cruciale non solo per il Paese ma che è anche un test per l’Europa, prima delle presidenziali di primavera in Francia e legislative in Germania di settembre. E proprio in Francia la procura di Parigi ha avviato un’indagine preliminare per favoritismo sul candidato centrista Emmanuel Macron nel giorno in cui sono state formalizzate le accuse per il conservatore Francois Fillon, indagato per il caso ‘Penelopegate’. Sul fronte interno, il ddl di riforma del processo penale, presentato con voto di fiducia dal Governo in Senato, ha incassato il primo sì, con 156 voti favorevoli, 121 i contrari e 1 astenuto. E sempre in Senato si è votata la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dello Sport, Luca Lotti, presentata dal Movimento 5 Stelle sulla vicenda Consip. Questi gli argomenti dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: David Sassoli (PD) e Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle).

Divorzio all’inglese

È arrivato il momento di riunire il paese, dobbiamo onorare la volontà del popolo britannico e dobbiamo creare un futuro più roseo per il nostro paese” così la prima ministra inglese Theresa May davanti al Parlamento inglese. Dopo il via libera dato ieri dalla Camera dei Lords, la premier ha dichiarato che entro la fine del mese si recherà nuovamente in Parlamento per notificare l’attivazione dell’ articolo 50 del Trattato di Lisbona così che possa finalmente avviarsi il processo di uscita dall’Unione Europea. Mentre Brexit cerca lentamente la strada della concretizzazione, continua la crisi diplomatica tra Turchia e Olanda, Il presidente turco non smorza i toni, accusando gli olandesi di avere un “carattere marcio” e di essere responsabili del massacro di Srebenica del 1995. Replica subito il premier olandese Mark Rutte che definisce i commenti di Erdogan “una disgustosa distorsione della storia” e si prepara alle elezioni di domani che lo vedranno contrapporsi all’esponente di estrema destra Geert Wilders. Ma l’Olanda non è l’unico paese a confrontarsi con la paura che possa prevalere una scelta populista, anche la Francia chiamata alle urne il mese prossimo ha lo stesso problema e non è l’unico. Il candidato dei repubblicani Fillon risulta da oggi formalmente indagato per il “Penelopegate”, ovvero per l’appropriazione indebita di fondi pubblici, abuso di beni sociali, complicità e occultamento di questi reati, e violazione degli obblighi di comunicazione all’alta autorità in materia di trasparenza nella vita pubblica. Rimane da capire quale sarà ora la scelta di uno dei tre principali contendenti nella corsa per le presidenziali francesi ormai imminenti. Intanto in Italia il Consiglio dei Ministri ha calendarizzato i referendum popolari riguardanti l’abolizione dei voucher e gli appalti pubblici. La data indicata è quella del 28 maggio, data che ha fatto partire subito il dibattito sull’eventualità dell’election day con le amministrative di primavera in 1000 comuni. A favore si sono pronunciati il segretario della Cgil Susanna Camusso, il Movimento 5 Stelle e il candidato alla segreteria del Pd Michele Emiliano. Queste le tematiche affrontate da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Paolo De Castro (Partito democratico).

Inviti alla calma

Con un invito alla calma e al rispetto reciproco, il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, entra nello scontro diplomatico tra Turchia e Olanda. L’escalation di tensione tra i due paesi non accenna a diminuire dopo che il governo olandese ha impedito a due ministri turchi di presenziare a un’iniziativa politica per il referendum d’aprile in Turchia che punta ad allargare i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan. Per tutta risposta il presidente turco ha definito nazista e fascista un paese che si comporta in questo modo. “L’Ue chiede alla Turchia di astenersi da commenti eccessivi e da azioni che possano esacerbare la situazione, che può essere risolta solo mantenendo un buon canale di comunicazione aperto”. Così il portavoce del presidente della Commissione Juncker.
La Scozia avanzerà la richiesta formale per un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito in risposta alla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione europea. Ad annunciarlo la premier scozzese Nicola Sturgeon. “Il governo scozzese dovrebbe concentrarsi sul governare bene e sui servizi pubblici per il popolo scozzese. La politica non è un gioco”. E’ la dura risposta della premier britannica Theresa May.
Dopo un anno di lavori in Commissione e molti anni di attesa, approda in Aula a Montecitorio la proposta di legge unificata sul testamento biologico. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti, gli eurodeputati: Roberto Gualtieri (Pd) e Raffaele Fitto (Direzione Italia).