“Il 25 marzo si riuniscono a Roma i capi di stato e di governo dell’Ue per commemorare i 60 anni  del trattato che ha dato inizio alla costruzione europea. E’ l’occasione per l’avvio di un nuovo inizio, nel quale possano riconoscersi non soltanto le istituzioni e i governi degli stati membri ma prima di tutto i cittadini” così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita oggi nella città di Madrid. Un auspicio quello del Presidente che parte dalla difficile situazione attualmente attraversata dall’Unione Europea, chiamata a confrontarsi con elementi disgreganti come Trump, Putin e Brexit e ad affrontare problemi drammatici come quello dei migranti. E a tal proposito è arrivato oggi in consiglio dei ministri un decreto legge con disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonchè misure per il contrasto dell’immigrazione illegale. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha voluto rimarcare il grande contributo dato dall’Italia all’Unione Europea perchè il tema immigrazione entrasse nell’agenda europea. Intanto sul fronte politico interno continua la querelle sulla legge elettorale e il ricorso al voto in seguito al pronunciarsi della Consulta sull’Italicum. Donato Bendicenti ne ha parlato con Gerardo Pelosi (Il Sole 24 ore), Nuccio Altieri (Conservatori e riformisti) e Andrea Mazziotti (Civici e innovatori).

Un approccio costruttivo

“Sappiamo che non sarà un negoziato semplice. Sappiamo che dovremo affrontarlo in modo amichevole e costruttivo. Non abbiamo nessun interesse a un negoziato distruttivo tra Ue e Regno unito”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando di Brexit, al termine dell’incontro con il primo ministro inglese Theresa May. La Brexit così come il risultato delle elezioni negli Stati Uniti per il premier rappresentano anche un’opportunità per l’Europa. “Essere una sveglia, una vera sveglia”. In Campidoglio resta in bilico la posizione dell’assessore all’urbanistica, Paolo Berdini, dopo le sue parole sulla sindaca. Virginia Raggi ha respinto le sue dimissioni ma con riserva. Intanto le polemiche sull’amministrazione 5 stelle non si placano. Oggi a far discutere è un’intervista dell’ex-assessora all’Ambiente, Paola Muraro: “Onestamente non mi stupisco, sono cose che Berdini ha sempre detto, anche in giunta davanti a tutti”. Sono 14 le proposte di legge di riforma della legge elettorale incardinate in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Il dibattito inizierà solo dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Lia Quartapelle (PD), Alberto Zolezzi (Movimento 5 Stelle) e il politologo Gianfranco Pasquino.

Respinte con riserva

Chiarimento avvenuto tra la sindaca Virginia Raggi e Paolo Berdini. “Respinte con riserva” le dimissioni dell’assessore all’urbanistica che nel presentarle aveva rinnovato la stima alla Raggi. Si è conclusa in serata una vicenda iniziata questa mattina con la pubblicazione, da parte della Stampa, di un’intervista a Berdini in cui definiva la sindaca ‘del tutto inadeguata per il ruolo che ricopre’, parole smentite dall’assessore.
A pochi giorni dalla direzione, tensioni nel PD su prospettive del partito, legge elettorale e data del voto. E proprio su questi temi 40 senatori di maggioranza e minoranza scrivono un documento per ribadire pieno sostegno Gentiloni e chiedere un rilancio del partito. Un nuovo accordo per limitare i flussi migratori e il traffico di esseri umani e la stabilizzazione della Libia sono stati i temi al centro dei colloqui al Quirinale tra il presidente Mattarella e quello della Tunisia Essèbsi, in visita ufficiale nel nostro Paese.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Marietta Tidei (PD), Paolo Tosato (Lega Nord) e il costituzionalista Sabino Cassese.

Un anniversario difficile

Sono passati 25 anni dalla firma del Trattato di Maastricht, che fissa le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l’ingresso dei vari Stati aderenti nell’Unione Europea. Un anniversario difficile se si pensa alla crisi esistenziale che l’Europa affronta e ai numerosi problemi che è chiamata a risolvere. Divisa tra i sostenitori della flessibilità e quelli dell’austerità, l’Ue deve affrontare questioni decisive in materia economica. Dopo la strenua difesa dell’euro fatta ieri da Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, a preoccupare i mercati è nuovamente lo spread, salito oggi di 200 punti. L’aumento dei tassi di interesse sui titoli di Stato, con contestuale allargamento dello spread rispetto ai Bund tedeschi, “ci ricorda in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa” ha commentato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha aggiunto ”per il governo la riduzione del debito resta un obiettivo centrale”.
Sul fronte politico interno invece è sempre la legge elettorale a tenere banco. Giovedì avrà inizio il dibattito parlamentare, mentre forse già venerdì o uno dei primi giorni della settimana successiva, dovrebbero essere pubblicate le motivazioni della sentenza della Consulta sull’Italicum. Queste le tematiche al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Maurizio Gasparri (Forza Italia),Emanuele Fiano (Partito democratico) e Mauro Calise (politologo).

Irrevocabile

Il presidente della Banca Centrale Europea difende l’Euro e difende Maastricht.  Oggi infatti Mario Draghi  intervenendo al Comitato Affari economici e monetari del Parlamento Europeo ha voluto ricordare le tappe che hanno portato all’integrazione europea, tra queste la creazione dell’euro ” ha rappresentato un notevole rafforzamento dell’impegno politico che ci ha tenuto insieme per 60 anni”. Integrazione europea messa in forte discussione da  Marine Le Pen che ha lanciato ieri la scalata all’Eliseo, nel primo comizio elettorale in vista delle presidenziali del 23 aprile e del 7 maggio. La leader del Front National ha ribadito la sua intenzione di uscire dall’Unione e della Nato, dichiarando che l’ “L’Ue è  un fallimento” e promettendo in caso di elezione l’avvio di un negoziato di sei mesi con Bruxelles per recuperare quattro sovranità: monetaria – col ritorno a una “valuta nazionale” – legislativa, territoriale e di bilancio. E in questa Francia chiamata a scegliere il nuovo presidente, è  un altro candidato a far parlare di sè, il vincitore delle primarie della destra Francois Fillon. Dopo le accuse derivate dall’assunzione della moglie Penelope in qualità di assistente parlamentare, Fillon si è scusato ma ha escluso la possibilità di un ritiro. Intanto negli Stati Uniti Apple, Facebook, Google, Twitter, Microsoft e poi ancora Netflix, Uber, Spotify e Kickstarter: 97 grandi marchi dell’high tech – con l’eccezione di Amazon che ha comunque osteggiato il presidente – hanno presentato una memoria contro il bando della Casa Bianca riguardante  il blocco dell’immigrazione per i cittadini di sette Paesi musulmani. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Giampaolo Galli (Partito Democratico), Luca Frusone (Movimento 5 Stelle) ed Ettore Greco (direttore Istituto Affari Internazionali).

L’investimento dell’Unione

“L’Italia lavorerà e investirà ma è molto importante che lavori e investa anche l’UE”. Così il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Malta, alla fine della prima sessione del Summit informale Ue, sintetizzando quanto deciso in mattinata sulla gestione dei migranti della rotta del Mediterraneo Orientale che interessa principalmente il nostro paese. “Ho chiarito ai colleghi del Consiglio europeo – ha sottolineato Gentiloni – la straordinaria importanza dell’accordo di ieri. Per la prima volta il governo, le autorità di Tripoli si assumono la responsabilità di instaurare una collaborazione concreta con l’Italia e l’Ue sul tema migratorio, affrontandolo direttamente”.

In Italia, intanto, non si placano le polemiche su Virginia Raggi. Dopo l’interrogatorio sulle nomine in Campidoglio, durato più di otto ore, tiene banco la notizia di due polizze che Salvatore Romeo, da lei promosso a Capo di Gabinetto, avrebbe intestato alla sindaca di Roma. “Non ne sapevo nulla né potevo saperlo visto che si tratta di polizze di investimento che non presuppongono la firma del beneficiario” ha spiegato Virginia Raggi ribadendo che non si dimetterà e che ha la piena fiducia del Movimento 5 Stelle.

Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Sandra Zampa (PD), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law LUISS).

La rotta

In attesa del vertice informale di domani a La Valletta (Malta) che vedrà riunirsi i 28 capi di stato e di governo dell’Unione Europea, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha annunciato di voler chiudere le rotte irregolari dell’immigrazione. Il riferimento è in particolare alla rotta dalla Libia all’Italia e le dichiarazioni di Tusk sono seguite all’incontro con il premier libico Fayez Sarraj, che in serata sarà a Roma e incontrerà il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
La crisi dei migranti è una tra le principali questioni che sarà affrontata nel vertice maltese e l’Italia risulta uno dei paesi più coinvolti. Ma l’immigrazione non è l’ unico problema che il governo italiano è chiamato ad affrontare. Sul tavolo c’è anche la ricostruzione post sisma e a tal proposito Paolo Gentiloni oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha illustrato i «tre grandi capitoli» del decreto terremoto, aggiungendo: “abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto. Abbiamo già anticipato nella lettera inviata ieri a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse, almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario. Intanto però non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Decidiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità “. E sulla lettera inviata a Bruxelles che aveva chiesto una manovra aggiuntiva, E’ tornato anche il ministro dell’Economia Padoan che ha ribadito la necessità di evitare un’infrazione, attuando degli aggiustamenti che non vadano a pregiudicare la crescita. Correzioni da adottare dunque, ma nessuna ulteriore manovra. Il vertice maltese e i continui scambi Roma-Bruxelles sulla legge di bilancio sono al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Daniele Viotti (Partito Democratico) Massimiliano Salini (Forza Italia), Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Daniel Gros (direttore Ceps).

Dei diritti e dei valori

“Non siamo d’accordo con l’ordine esecutivo firmato da Trump, come molti americani non sono d’accordo”. Così l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’UE Federica Mogherini nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo. La Mogherini si è detta lieta che i cittadini europei “non saranno colpiti dal divieto di ingresso, anche se hanno la doppia nazionalità in uno dei sette paesi” colpiti dall’ordine esecutivo di Trump ma comunque “preoccupata dalle tendenze che emergono nella società americana”.

Entro domani è attesa a Bruxelles la risposta del Governo italiano alla lettera con cui la Commissione Ue ci chiede di ridurre il deficit troppo alto di un valore pari al 2% del Pil per evitare di incorrere in una procedura d’infrazione.

Sul fronte interno intanto trovato accordo tra PD, Lega e 5 Stelle per portare la legge elettorale in Aula il 27 febbraio. Questo consentirebbe, dopo una rapida approvazione, di tornare alle urne in primavera. Dura la presa di posizione del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: “Nei Paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale”.

Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Paolo De Castro (PD), Marco Zullo (Movimento 5 Stelle) e Lorenzo Cesa (UDC).

L’Europa risponde

Dopo le tanto contestate azioni del presidente americano Donald Trump sull’immigrazione, arriva la risposta di un altro Donald, Donald Tusk. Il presidente del consiglio europeo ha scritto una lettera ai 28 capi di stato e di governo dell’Ue convocando il vertice europeo che si terrà a Malta venerdì dedicato alla crisi dei migranti e non ha mancato di fare un riferimento alla questione Trump con queste parole “in particolare il cambiamento a Washington mette l’Unione europea in una situazione difficile: con la nuova amministrazione sembrano messi in causa gli ultimi 70 anni di politica estera americana”.

Le relazioni Ue-Usa saranno sicuramente all’ordine del giorno nel vertice maltese, così come lo sarà la Brexit. Proprio oggi il parlamento britannico ha avviato il dibattito sulla proposta di legge del governo che contiene l’autorizzazione per l’inizio delle procedure formali per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.  Un iter che si preannuncia difficile anche in considerazione della mancata maggioranza del gruppo conservatore alla Camera dei Lord. Ma al centro del summit a La Valletta ci sarà  l’immigrazione, e a tal proposito Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la migrazione in visita a Roma, rivolgendosi alle commissioni riunite affari costituzionali, esteri e politiche dell’Ue di Camera e Senato ha ribadito il sostegno dell’Europa a un Paese come l’Italia particolarmente coinvolto in questa emergenza che sembra non arrestarsi.

Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Isabella De Monte (Partito democratico), Curzio Maltese (Sinistra unitaria europea), Laura Agea (Movimento 5 Stelle) Lorenzo Robustelli (eunews).

 

Against the walls

“Abbiamo una storia per cui si festeggia, quando i muri crollano e i ponti vengono costruiti. Crediamo nella collaborazione e continueremo ad operare in questo spirito e nel rispetto con tutti i paesi della regione, tutti. E’ il nostro modo di essere”. Così l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini commentando l’ordine esecutivo con cui il presidente Donald Trump ha deciso di vietare l’ingresso negli Stati Uniti dei cittadini di 7 Paesi a maggioranza musulmana. Numerose le proteste contro il decreto anti-immigrati non solo negli Stati Uniti. In Gran Bretagna sono oltre un milione le firme raccolte per chiedere di cancellare la visita di Stato di Trump che dovrebbe tenersi in primavera. L’Europa almeno in quest’occasione dimostra di essere unita e concorde nel biasimare la politica del nuovo presidente Usa. Ma la questione migranti rischia comunque di influire nelle campagne elettorali che coinvolgono due delle nazioni più importanti dell’Ue, Francia e Germania, La prima ha visto ieri il prevalere del candidato Benoit Hamon che ha sconfitto l’ex premier Manuel Valls nelle primarie del partito socialista, ma nella corsa per le presidenziali francesi di aprile è la leader del Front National Marine Le Pen ad essere sempre in testa nei sondaggi. La seconda invece assisterà allo scontro nelle elezioni di settembre tra Martin Schulz, ex presidente del Parlamento Europeo, oggi nominato ufficialmente dal Spd presidente del partito e candidato alla cancelleria e Angela Merkel che con la Cdu si propone per il quarto mandato. In entrambi i casi l’esito del voto avrà notevoli ripercussioni nell’equilibrio dell’Unione. E la questione voto continua ad inasprire il dibattito politico italiano, con un Pd sempre in fibrillazione e a rischio scissioni e spaccature interne. Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Michele Sorice (Comunicazione politica Luiss) e Ferdinando Nelli Feroci (Istituto Affari Internazionali).