#electionday

L’Election Day è arrivato. Seggi aperti negli Stati Uniti per l’elezione del 45esimo presidente. I cittadini dovranno scegliere il prossimo inquilino della Casa Bianca tra la democratica Hillary Clinton o il repubblicano Donald Trump. A Bruxelles, intanto, al termine dell’Ecofin, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan fa sapere che sulle previsioni economiche UE “la mia sensazione è che ci potranno essere delle lievi differenze – rispetto a quelle presentate dall’Italia – ma non si tratterà di scostamenti significativi”.
Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Isabella De Monte (PD), Lorenzo Cesa (UDC), Laura Ferrara (Movimento 5 Stelle) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

Sindaci d’Italia

“Ho la sensazione che qualcuno ci stia abbandonando, e se fosse cosi’ sarebbe grave perche’ noi non vogliamo essere solo un borgo da cartolina” così Sergio Pirozzi nell’intervento di stamattina alla Camera. Parole critiche e aspre quelle del sindaco di Amatrice che oggi  ha preso parte con altri  600 primi cittadini italiani all’incontro con la presidente Laura Boldrini. E mentre i sindaci delle zone devastate dal terremoto nel Centro Italia chiedono di non essere lasciati soli, il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker parlando a una conferenza promossa dai sindacati europei  avverte: “i costi “aggiuntivi” per migranti e terremoto valgono lo 0,1% del Pil, ma Roma aveva promesso un deficit dell’1,7% nel 2017 mentre ora ne propone uno del 2,4%.” Contrattacca subito il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ribadisce “La sicurezza dei figli vale piu’ della burocrazia di Bruxelles”. Insomma non sembra allentarsi la tensione tra Roma e Bruxelles, la stessa tensione che caratterizza la campagna per il referendum costituzionale del 4 dicembre. E dall’altra parte dell’Oceano battute finali per la campagna delle presidenziali americane, domani arriverà  il verdetto degli elettori che sceglieranno chi tra Donald Trump e Hillary Clinton sarà  il nuovo inquilino della Casa Bianca. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Giampiero Gramaglia (IAI), Luca Frusone (Movimento 5 stelle) e Ermete Realacci (Partito Democratico).

La settima Leopolda

 

“E adesso il futuro” questo lo slogan della settima edizione della Leopolda, la kermesse renziana che si svolge ogni anno a Firenze dal 2010.  “Sarà  la Leopolda della gente normale” ha annunciato il presidente del Consiglio. La ricostruzione post-terremoto il tema al centro della prima giornata. Per l’occasione, la Bussola va in onda dall’ex-stazione ferroviaria di Firenze. Ospiti di Donato Bendicenti: Fabio Martini (La Stampa) e Alessandro De Angelis (Huffington Post).

La visita del Presidente

Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di rientro dalla visita in Israele, ha visitato le zone colpite dal terremoto. Il Presidente ha fatto tappa a Camerino nel maceratese, successivamente si è spostato in Umbria, prima a Norcia e poi a Magione. Rivolto agli sfollati ha detto che tutto verrà ricostruito, provando a rassicurare popolazioni ed enti locali.
Sul fronte politico si infiamma la discussione sul referendum costituzionale, dopo l’ipotesi di un rinvio ventilata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, Ipotesi seccamente smentita da Palazzo Chigi e avversata dal fronte per il NO. Intanto Oltreoceano battute finali per la campagna elettorale delle presidenziali americane. Lo scontro tra i due candidati si fa sempre più acceso e rimane ancora incertezza sul risultato finale delle elezioni che si terranno l’8 novembre. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Ettore Greco (direttore IAI), Stefano Lucidi (MoVimento 5 stelle) e Michele Bordo (Partito Democratico).

“Il tempo per farcela”

Oggi a sorpresa Matteo Renzi ha visitato Preci, nel Perugino, una delle zone fortemente colpite dal sisma di fine ottobre. Il presidente del consiglio ha ribadito l’intenzione di ricostruire tutto dalle case alle chiese, sostenendo popolazioni e attività produttive dei luoghi devastati dal terremoto. Renzi non ha mancato di far riferimento anche all’Europa: “San Benedetto a Norcia non e’ piu’ solo il patrono ma il simbolo d’Europa. L’Europa va ricostruita esattamente come va ricostruita quella chiesa”. E dall’Europa si attende per il 16 novembre il giudizio ufficiale sulla manovra economica italiana che continua ad alimentare il dibattito politico. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Matteo Colaninno (Partito Democratico), Gerardo Pelosi (Il Sole 24 ore) e Andrea Mandelli (Forza Italia).

Le misure necessarie



Dopo l’ennesima forte scossa che sabato mattina ha devastato il Centro Italia, da Norcia ad Arquata del Tronto, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha convocato un consiglio dei ministri straordinario per discutere delle misure necessarie da adottare per la ricostruzione e il supporto alle popolazioni colpite. Al Cdm hanno preso parte anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e i quattro governatori delle regioni maggiormente interessante (Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo). Mentre Renzi rimarca l’intenzione di ricostruire tutto, da Bruxelles arrivano voci di insoddisfazione per la risposta italiana alla lettera della Commissione riguardante la legge di bilancio. Quali esiti avrà il continuo confronto tra Roma e Bruxelles? Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti Walter Verini (Partito Democratico), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e Gianni Trovati ( Il Sole 24 ore).

Il disegno delle regole

La legge di bilancio italiana ancora al centro del confronto fra Roma e Bruxelles. Oggi il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan intervenendo a Bratislava al Tatra Forum insieme al ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, a quello francese Michel Sapin e al commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, ha ribadito come sia importante il rispetto delle regole, che talvolta però sono scritte male e andrebbero migliorate. Nel pomeriggio poi il faccia a faccia con Moscovici che ha definito l’incontro con il ministro italiano costruttivo. Intanto prosegue il botta e risposta a distanza tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e quello ungherese Viktor Orban. Quest’ultimo ha dichiarato: “La politica interna italiana è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”, Non si è fatta attendere la replica di Renzi su Radio Radicale “Il presidente Orban ha una visione dell’Italia non puntuale. O l’Europa, e questo vale anche per l’Ungheria, prende atto dei documenti che la stessa Europa ha firmato e si fa carico migranti, o c’è una bella novità : l’Italia metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli pari oneri e onori. Il tempo in cui l’Italia faceva il salvadanaio è finito”. Le polemiche sul Def si fanno dunque sempre più aspre e ora si attende il 16 novembre per il giudizio definitivo della Commissione. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Giuseppe Di Taranto (storia dell’economia LUISS Roma), Anna Rossomando (Partito democratico) e Nuccio Altieri (Conservatori e riformisti).