la Bussola 7 aprile

“Le prospettive per l’economia mondiale sono circondate da incertezza”. “Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche” e “si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l’Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock”. E’ quanto scrive il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nella prefazione al Rapporto annuale 2015. Questo uno dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Emilio Dalmonte, direttore Rappresentanza in Italia Commissione Ue, Alessandro Plateroti, vicedirettore del Sole 24 Ore e Laura Bartolini, ricercatrice dell’Istituto Universitario Europeo.

Scontro a Napoli

“Possono insultare, minacciare, tirare sassi e lacrimogeni. Noi siamo più forti delle minacce e più decisi dei loro insulti. Abbiamo promesso che il Paese lo sblocchiamo e lavoriamo per questo”. Così il premier Matteo Renzi facendo riferimento alle proteste dei comitati contrari alla cabina di regia su Bagnoli. Il Governo ha deciso di dare avvio ai lavori di bonifica dell’area, chiusa dal 1993. Questa la nostra apertura di oggi. Il caso Regeni e Panama papers gli altri argomenti affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post e Carlo Bonini di Repubblica.

La Direzione


L’inchiesta sul petrolio della procura di Potenza che ha portato alle dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, diventa argomento di scontro durante la direzione del Pd. “Il governo ha sbloccato un’opera bloccata dal 1989. Lo scandalo non è che sia stato approvato l’emendamento ma che per 27 anni si sono perse opportunità”. Così il premier-segretario Matteo Renzi difende l’operato del Governo. “Se avete qualcosa da chiedere chiedetemelo – ha proseguito Renzi – che si vada a sentenza. In Basilicata le inchieste sul petrolio si fanno ogni 4 anni, come le Olimpiadi” e “non si è mai arrivati a sentenza”. Duro l’intervento di Roberto Speranza: “Dalle indagini emergono dubbi che mi fanno paura come uomo delle istituzioni e della mia terra: non è solo la telefonata del ministro Guidi, ma la vicenda che riguarda l’Eni e pozzi che estraggono petrolio da molti anni: oggi viene avanzata l’ipotesi drammatica che dirigenti abbiano cambiato codici per trasformare liquidi inquinanti in liquidi non pericolosi”. Donato Bendicenti ne parla con lo storico ed editorialista di Repubblica, Guido Crainz.

L’accordo con la Turchia

Il parlamento greco ha approvato la legge che riforma il processo di richiesta di asilo e regolamenta il ritorno dei migranti nei cosiddetti Paesi sicuri, fra cui la Turchia. Già da lunedì prossimo 500 irregolari verranno rinviati in Turchia in base all’accordo siglato con l’Ue. Donato Bendicenti ne parla con l’editorialista del Corriere della Sera, Antonio Ferrari.

Dopo le dimissioni

“Il ministro Guidi non ha commesso un reato o un illecito ha fatto una telefonata che lei stessa ha giudicato inopportuna. Ed era inopportuna. Con grande serietà il ministro Guidi si è dimessa, dimostrazione che in Italia qualcosa è cambiato e che per ragioni di opportunità si può fare un passo indietro”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando da Washington, dove si trova per partecipare al vertice sulla sicurezza nucleare. Il Premier ha poi annunciato che prenderà per qualche giorno l’interim del ministero dello Sviluppo economico. In Italia, intanto le forze di opposizione pronte a presentare una mozione di sfiducia al Governo. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Matteo Colaninno (Pd) e Lucio Malan (Forza Italia).

Fattore Libia


“Assistiamo a un aumento dei flussi dei migranti nel Mediterraneo centrale rispetto ai numeri dello scorso anno. Questo affrettarsi degli scafisti probabilmente è dovuto all’arrivo del nuovo governo libico”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante un question time alla Camera dei Deputati. “Noi dobbiamo – ha proseguito – stringere al più presto un accordo serio con il nuovo governo libico che si sta insediando a Tripoli per bloccare sul nascere il recente aumento dei flussi migratori”. Lo stretto legame tra i flussi migratori nel Canale di Sicilia e la stabilizzazione della Libia è il tema affrontato da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: il sociologo dell’Università di Padova, Renzo Guolo e Patricia Thomas, corrispondente dell’Associated Press Television.

La bella stagione

Con la bella stagione hanno ripreso a ritmo incessante gli sbarchi lungo le coste meridionali del nostro paese. Quasi 3mila migranti sono stati soccorsi dall’Italia nel canale di Sicilia soltanto oggi, 3.700 negli ultimi cinque giorni. Intanto a L’Aja, in Olanda, prima udienza davanti al Tribunale arbitrale internazionale sulla richiesta dell’Italia di far rientrare in patria il marò Salvatore Girone, trattenuto in India da 4 anni con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani insieme al collega Massimiliano Latorre. Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata di oggi della Bussola. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Maurizio Gasparri (Forza Italia), Andrea Mazziotti (Scelta civica) e l’economista Giuseppe Di Taranto.

Il blocco del pianto

“Ho pianto pochissimo, ho una sorta di blocco. Ho sempre pianto, ascoltando una canzone romantica alla radio, ai funerali. Mi sono commossa davanti ad un bambino che fa un bel disegno. Ora ho come un blocco totale, forse finirà quando sapremo finalmente che cosa è davvero successo”. Lo ha detto in conferenza stampa al Senato Paola Regeni, mamma di Giulio, il ricercatore italiano torturato e ucciso al Cairo. Donato Bendicenti parla del caso Regeni con Ugo Tramballi del Sole 24 Ore e il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani, che ha organizzato la conferenza stampa.

Le radici dell’odio

Mentre continuano i momenti di tensione nella città di Bruxelles con una nuova operazione antiterrorismo nel quartiere di Schaerbeek, ci si chiede quali siano le cause profonde che muovono i terroristi, insomma come e perchè nascono le radici dell’odio? Donato Bendicenti ne parla con l’attore e scrittore Moni Ovadia.