”La flessibilità intelligente”

“Un anno fa avevo detto che la situazione nell’Unione europea lasciava a desiderare, non c’era abbastanza Europa e non c’era abbastanza unione nella Ue. A un anno di distanza questa constatazione in Europa resta. La Ue non è in gran forma. Sono cambiate tante cose. Possiamo parlare di crisi esistenziale” queste le parole pronunciate dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alla plenaria di Strasburgo. Tante le tematiche affrontate nel suo discorso sullo stato dell’Unione: dalla lotta al terrorismo agli investimenti sui giovani, poi ancora flessibilità e questione siriana. Le parole di Juncker hanno convinto popolari e socialisti, mentre critiche sono arrivate dal gruppo dei conservatori e dagli euroscettici per i quali alla luce di quanto accaduto nel Regno Unito con Brexit l’Europa dovrebbe essere completamente reinventata. Duro l’intervento di Marine Le Pen, leader del Front National, che ha definito il discorso di Juncker come “cupo e insipido, senza ispirazione, un elogio funebre per l’Unione europea”. La “ricetta” proposta dal leader europeo e le reazioni che ha scatenato sono al centro della discussione affrontata da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Patrizia Toia (Partito democratico) e Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle).

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