Il terzo candidato

“Ho deciso di candidarmi perché credo che ci voglia responsabilità, perché credo che il Pd debba cambiare profondamente per essere utile all’Italia e agli italiani. Perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare solo prepotenza”. Così Andrea Orlando ha sciolto ogni riserva e ha lanciato la sua candidatura alla segreteria del Partito democratico. Il ministro della giustizia diventa dunque ufficialmente il terzo candidato e si propone come sfidante dell’ormai ex segretario Pd Matteo Renzi e dell’attuale presidente della regione Puglia Michele Emiliano, Mentre continuano le grandi manovre degli scissionisti Pd che si stanno muovendo per creare nuovi gruppi parlamentari, fa discutere la scelta della commissione Congresso che ha indicato il 9 aprile come miglior data per le primarie. Per molti una data troppo vicina e sintomatica di un atteggiamento prepotente da parte della maggioranza. Intanto Grillo in visita a Roma ribadisce che il Movimento 5 Stelle è pronto al voto immediato e confida nel raggiungimento dell’obiettivo 40%. In attesa di capire quando e come si andrà a elezioni, l’Italia è chiamata a dare al più presto delle risposte sul fronte economico. Oggi il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan a margine di un incontro a Parigi ha voluto rassicurare la Commissione dicendo che governo sta lavorando per accelerare le riforme sia nell’introduzione di nuove misure che nell’implementazione di quelle già adottate. A proposito di riforme, oggi è stato completato l’iter della riforma della Pubblica Amministrazione, e al termine del consiglio dei ministri il premier Paolo Gentiloni ha voluto lanciare un messaggio sul continuo impegno del governo aldilà delle discussioni in atto.
Questi gli argomenti trattati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Lucio Malan (Forza Italia), Cesare Damiano (Partito democratico) e Stefano Folli (La Repubblica).

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *