Chi si ferma è perduto

“Non ci sono le condizioni per salti istituzionali enormi, ma dobbiamo rimetterci in marcia ora perché un’Europa ferma è un’Europa destinata a tornare indietro”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni intervenendo nella sessione plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo. “Questo non porterà mai a un’Europa di serie A e di serie B – ha proseguito Gentiloni – a un’Europa dei grandi e dei piccoli paesi, a un’Europa dell’Est e dell’Ovest. Ma ognuno ha il proprio livello di ambizione”. Intanto, urne aperte in Olanda per un voto cruciale non solo per il Paese ma che è anche un test per l’Europa, prima delle presidenziali di primavera in Francia e legislative in Germania di settembre. E proprio in Francia la procura di Parigi ha avviato un’indagine preliminare per favoritismo sul candidato centrista Emmanuel Macron nel giorno in cui sono state formalizzate le accuse per il conservatore Francois Fillon, indagato per il caso ‘Penelopegate’. Sul fronte interno, il ddl di riforma del processo penale, presentato con voto di fiducia dal Governo in Senato, ha incassato il primo sì, con 156 voti favorevoli, 121 i contrari e 1 astenuto. E sempre in Senato si è votata la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dello Sport, Luca Lotti, presentata dal Movimento 5 Stelle sulla vicenda Consip. Questi gli argomenti dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: David Sassoli (PD) e Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle).

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