Dopo la vittoria del liberale Rutte alle elezioni politiche olandesi, l’Europa tira un sospiro di sollievo. Infatti Geert Wilders, il candidato di estrema destra, esponente di idee anti-islam e profondamente euroscettico, non ha sfondato. Entrerà sì in parlamento, ma non come primo partito. Grande risultato a sorpresa lo ha ottenuto il partito dei verdi, il cui leader è il giovane Jesse Klaver. Il voto olandese rappresentava un primo scoglio da superare per un’ Europa in piena crisi d’identità che prova a ridare slancio al suo progetto. Il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha parlato di “risultati che saranno ispirazione per molti” e ha sottolineato che “si tratta di un voto per l’Europa e contro gli estremisti”. Il prossimo test per l’Ue saranno le elezioni francesi di aprile, A correre per la presidenza Marine Le Pen (Front National), Emmanuel Macron, candidato indipendente, Francois Fillon (Partito Repubblicano) e Benoit Hammon (candidato socialista). Quest’ultimo le cui quotazioni sono calate a detta degli ultimi sondaggi, ha presentato oggi il suo programma, Poi a settembre sarà il turno della Germania, con la contesa tra Angela Merkel, che oggi ha incontrato Emmanuel Macron, e Martin Schulz.
Sul fronte politico italiano invece si segnala l’attacco del Movimento 5 Stelle a Pd e Forza Italia, accusati di ‘voto di scambio’, in seguito alla votazione in Senato che ha respinto la decadenza di Augusto Minzolini da senatore, Intanto il presidente del Consiglio Gentiloni in visita al centro per l’impiego di Avellino, annuncia: “La fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, strumento messo a disposizione dal Jobs Act per i disoccupati alla ricerca di nuovo impiego, parte con le prime trentamila lettere”. Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Lia Quartapelle (Pd), Marta Grande (Movimento Cinque Stelle) e Giampiero Gramaglia (Istituto Affari Internazionali).