Il punto di caduta

“Penso che abbiamo tempi abbastanza limitati, per approvare questa legge elettorale. Lo dico anche al Presidente Mattarella, ci dia una mano ad arrivare a un punto di caduta perché se ogni volta che apriamo, il partito di maggioranza spariglia, mettendo un’altra legge sul tavolo, non ne usciamo più”. Così Luigi Di Maio si rivolge pubblicamente al presidente della Repubblica in merito al dibattito sulla legge elettorale dopo che ieri in serata, il relatore in commissione Affari costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti ha presentato il testo base nato dalla consultazione con i vari gruppi parlamentari. Si tratta dell’Italicum corretto dalla Consulta ed esteso anche al Senato in cui si mantengono i capilista bloccati e la soglia di sbarramento al 3%, estesa anche al Senato su base regionale. Contrario il Pd di Matteo Renzi che ieri aveva presentato una proposta di un sistema tedesco corretto: 50% di collegi uninominali e 50% di proporzionale. Favorevoli soltanto i verdiniani e la Lega Nord. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’obbligo di vaccinazione per tutti i bambini che debbono frequentare il nido e la scuola materna, interviene oggi, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni che, durante il Cdm, ha chiesto ai ministri competenti di lavorare al decreto da presentare già la prossima settimana. “Se vuoi ampliare la fascia delle persone che si vaccinano, per contrastare delle malattie, la gratuità del vaccino è più importante dell’obbligatorietà”. Così era intervenuto sulla vicenda il deputato 5 stelle, Alessandro Di Battista. “Non mi interessa fare polemiche con chi non ha studiato le leggi”. E la dura risposta del segretario Pd, Matteo Renzi. “Evidentemente non ha letto la legge di bilancio” ha aggiunto il segretario dem ricordando che le coperture sono già previste. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Titti Di Salvo (Pd), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia-AN) e il politologo Alessandro Campi.