Il modello Milano

Mattinata convulsa a New York dove un’auto è piombata sulla folla a Times Square. Almeno 20 feriti e 1 morto è il bilancio provvisorio dell’incidente automobilistico. Il guidatore è stato arrestato, per la Polizia probabilmente era ubriaco. In Italia, nasce oggi “il modello Milano” un sistema d’accoglienza per gestire i flussi migratori sul territorio. A siglare l’accordo il ministro dell’Interno Marco Minniti, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e 76 primi cittadini dell’area metropolitana alla presenza del prefetto Luciana Lamorgese. Un modello “per l’Italia e per l’Europa” che “può servire a superare i centri d’accoglienza” è il commento del Ministro Minniti. E in tema di migranti è stata approvata dall’Europarlamento di Strasburgo, una risoluzione in cui si chiede agli Stati membri di accelerare sui ricollocamenti dei richiedenti asilo di Grecia e Italia. Nella stessa risoluzioni gli eurodeputati chiedono alla Commissione di avviare le procedure di infrazione verso quei paesi che non rispettano i loro obblighi in materia. Intanto il presidente dell’ANAC Raffaele Cantone, ascoltato in commissione Migranti, ha confermato come quanto accaduto per il Cara di Isola di Capo Rizzuto non sia un caso isolato: “è documentata la presenza di organizzazioni criminali ed è un qualcosa per sua natura destinato a ripetersi”. Sul fronte interno è scontro in commissione Affari Costituzionali della Camera sui tempi di esame della legge elettorale. Il Pd di Matteo Renzi vorrebbe il testo in Aula per il 29 maggio, mantenendo quindi la data stabilita prima che il testo base fosse completamente modificato. Contrari il Movimento 5 Stelle, MDP e Forza Italia. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Stefania Covello (Pd) e Marta Grande (Movimento 5 Stelle).

In the hands of lawyers

Il negoziato “è ora nelle mani dei nostri capaci avvocati divorzisti”. Con queste parole il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, davanti l’Europarlamento, ha voluto sottolineare come le trattative sulla Brexit, non saranno la sua priorità politica. Dello stesso parere anche il presidente del Consiglio, Donald Tusk per cui “l’agenda positiva per l’Unione europea a 27 deve essere la nostra priorità, non la Brexit”. Oltre ai negoziati con il Regno Unito, l’altro tema caldo, per l’Unione, affrontato in plenaria è stato la crisi migratoria. Ospite a Strasburgo il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Il segretario dell’ONU ha ricordato come la crisi dei migranti “sarebbe stata gestibile fin dall’inizio se il problema fosse stato affrontato con piena solidarietà dei suoi paesi membri” elogiando “lo straordinario lavoro” fatto dal nostro paese che ha permesso di salvare migliaia di vite umane. “Un lavoro – ha aggiunto – che non è stato valorizzato abbastanza”. Alla vigilia del G7 di Taormina, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni vola in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin e rilanciare il dialogo Ue-Russia. Sulle sanzioni applicate dall’Unione alla Russia, sul mancato rispetto degli accordi di Minsk, Gentiloni ha ribadito come lo sforzo che l’Italia ha sempre fatto e continuerà a fare è “quello di sottolineare che non può esserci un automatismo del rinnovo delle sanzioni”. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Renata Briano (Pd), Tiziana Beghin (Movimento 5 Stelle), Massimiliano Salini (Forza Italia) e Curzio Maltese (Sinistra unitaria europea).

Obiettivo relocation


Il collegio dei commissari europei a Strasburgo ha oggi approvato il dodicesimo rapporto su ricollocamenti e reinsediamenti, Un rapporto che ha messo in evidenza le differenze di atteggiamento dei diversi stati membri rispetto alla questione della relocation migranti.
“Mentre alcuni stati hanno dato il loro contributo, altri non hanno provveduto alla ricollocazione di una singola persona” ha sottolineato il commissario europeo alle Migrazioni e Affari Interni Dimitris Avramopoulos che ha ribadito l’eventualità per chi non rispetta le regole di incorrere in sanzioni. E la gestione della crisi dei migranti è al centro in questi giorni del dibattito politico italiano. L’accertato coinvolgimento della ‘Ndragheta nella gestione del Cara (centro di accoglienza) di Crotone, ha riportato l’attenzione sul business dei migranti e il MoVimento 5 Stelle ha chiesto le dimissioni di Angelino Alfano, allora ministro degli Interni. Ma quello dei migranti, non è l’unico tema sul piatto, alla vigilia del voto sulla legge elettorale, il Partito democratico continua a chiedere una revisione, se non addirittura il ritiro, del testo base presentato la settimana scorsa dal relatore, Mazziotti. Di contro gli alleati di Alternativa popolare hanno fatto sapere che voteranno a favore. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Roberto Gualtieri (Partito democratico) e Raffaele Fitto (Direzione Italia).

Au même temps

Edouard Philippe, il sindaco conservatore di Le Havre è il nuovo primo ministro francese che il presidente Emmanuel Macron ha nominato prima di volare a Berlino per incontrare la cancelliera Angela Merkel. Durante il passaggio di poteri con l’uscente Bernard Cazenueve, Philippe ha rivendicato il suo essere “uomo di destra” sottolineando come però sia “l’interesse generale a dover guidare l’impegno di chi viene eletto”. Intanto a Bruxelles, riunione dei ministri degli Esteri Ue dedicata alle relazioni con l’Africa per cercare di governare il fenomeno migratorio. Il capo della diplomazia dell’Unione, Federica Mogherini ha sottolineato quanto sia importante un cambio di prospettiva dell’Europa verso l’Africa che “smette di essere un continente beneficiario di aiuti umanitari e diventa un vero partner nell’economica, nell’immigrazione, nella sicurezza e nell’attenzione ai giovani”. E sulla vicenda dei migranti, importante operazione delle forze dell’ordine che su ordine della Dda di Catanzaro, ha portato al fermo di 68 persone, molte appartenenti al clan della ‘Ndragheta Arena. L’inchiesta che ha portato al fermo, riguarda il centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto, uno dei più grandi d’Europa. La cosca avrebbe sottratto 36 milioni di euro dei fondi europei destinati alla gestione del centro.
Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Paolo De Castro (Pd) e Laura Ferrara (Movimento 5 Stelle).

Il punto di caduta

“Penso che abbiamo tempi abbastanza limitati, per approvare questa legge elettorale. Lo dico anche al Presidente Mattarella, ci dia una mano ad arrivare a un punto di caduta perché se ogni volta che apriamo, il partito di maggioranza spariglia, mettendo un’altra legge sul tavolo, non ne usciamo più”. Così Luigi Di Maio si rivolge pubblicamente al presidente della Repubblica in merito al dibattito sulla legge elettorale dopo che ieri in serata, il relatore in commissione Affari costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti ha presentato il testo base nato dalla consultazione con i vari gruppi parlamentari. Si tratta dell’Italicum corretto dalla Consulta ed esteso anche al Senato in cui si mantengono i capilista bloccati e la soglia di sbarramento al 3%, estesa anche al Senato su base regionale. Contrario il Pd di Matteo Renzi che ieri aveva presentato una proposta di un sistema tedesco corretto: 50% di collegi uninominali e 50% di proporzionale. Favorevoli soltanto i verdiniani e la Lega Nord. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’obbligo di vaccinazione per tutti i bambini che debbono frequentare il nido e la scuola materna, interviene oggi, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni che, durante il Cdm, ha chiesto ai ministri competenti di lavorare al decreto da presentare già la prossima settimana. “Se vuoi ampliare la fascia delle persone che si vaccinano, per contrastare delle malattie, la gratuità del vaccino è più importante dell’obbligatorietà”. Così era intervenuto sulla vicenda il deputato 5 stelle, Alessandro Di Battista. “Non mi interessa fare polemiche con chi non ha studiato le leggi”. E la dura risposta del segretario Pd, Matteo Renzi. “Evidentemente non ha letto la legge di bilancio” ha aggiunto il segretario dem ricordando che le coperture sono già previste. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Titti Di Salvo (Pd), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia-AN) e il politologo Alessandro Campi.

La proposta dem

In serata il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti presenterà il testo base sulla legge elettorale. Il relatore ha spiegato che il testo è frutto di un “compromesso ragionevole” tra le proposte presentate dai vari schieramenti politici “da cui partire per poi lavorare sugli emendamenti”. Dopo giorni di colloqui in Commissione è evidente la distanza tra le posizioni dei principali partiti. Il Pd, infatti, ha ufficialmente presentato la propria proposta di legge elettorale: metà proporzionale con listini bloccati e metà con collegi uninominali. La proposta dem raccoglie però solo il consenso della Lega Nord. “Preferiscono fare l’accordo con Verdini con una proposta talmente incostituzionale che persino Berlusconi ha detto di no”. E la posizione espressa dal Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle, facendo riferimento ad una proposta presentata in commissione dai deputati di Ala, Parisi-Abrigani. “Comunque – ha aggiunto Toninelli – siamo all’inizio, noi manteniamo la disponibilità a ragionare su un modello che ricalchi la nostra proposta sul Legalicum e quella Pd presentata da Fragomeli”. Contrari al “Verdinellum” anche gli esponenti di Forza Italia che, come ha ribadito Francesco Paolo Sisto, non arretreranno “di un metro dal proporzionale”. In Francia, a proposito di elezioni, è il giorno in cui il movimento En Marche, del neo-eletto presidente Emmanuel Macron, ha presentato le liste per le legislative di giugno: il 52% dei candidati provengono dalla società civile e, come promesso in campagna elettorale, la metà saranno donne. “L’incertezza politica si è ridotta dopo le elezioni olandesi e francesi”. E’ il commento espresso dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando le previsioni economiche di primavera. Previsioni che mettono il nostro paese all’ultimo posto per quanto riguarda la crescita. L’Italia, infatti, continua a crescere ma solo dello 0,9% del Pil in un’Eurozona che crescerà in media dello 1,7. Incertezza politica e lentezza del processo di risanamento del settore bancario i principali ostacoli.
Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e il politologo Gianfranco Pasquino.

Il grano e la stoppia

“La procura di Trapani ha in corso indagini sull’ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che coinvolgono non le ong come tali ma persone fisiche appartenenti alle ong” così il procuratore aggiunto di Trapani, Ambrogio Cartosio, nel corso dell’audizione svolta questa mattina in commissione Difesa al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’attività  di controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo. E le Ong rispondono alla polemiche di questi giorni con una conferenza #Ongatestaalta che si è tenuta questa mattina alla Sala Capranichetta, davanti Montecitorio. Un incontro in cui le Organizzazioni hanno rimarcato con forza il loro obiettivo principale, quello di salvare vite, e hanno ribadito la necessità  di non generalizzare e fare strumentalizzazioni politiche. A proposito di immigrazione  al via stamani  alla Corte Europea di Giustizia le cause di Ungheria e Slovacchia contro la decisione del consiglio Ue sul programma di ricollocamenti dei richiedenti asilo da Italia e Grecia, che scade a settembre. Ma quella dei migranti non è l’unica questione che anima la politica interna italiana. Non accenna infatti a smorzarsi la polemica tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico sul presunto conflitto d’interessi che interesserebbe l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Tutto parte da alcune rivelazioni fatte dal giornalista Ferruccio De Bortoli nel suo nuovo libro, in base alle quali la Boschi, all’epoca ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, avrebbe chiesto a Unicredit di comprare Banca Etruria, banca il cui vicepresidente è stato il padre e nella quale lavorava il fratello della ministra. Maria Elena Boschi ha da subito rigettato ogni accusa, ma il Movimento 5 Stelle ne ha chiesto oggi le dimissioni. Intanto alla vigilia della presentazione del testo base sulla legge elettorale in Commissione Affari costituzionali i partiti ribadiscono le loro posizioni. Forza Italia, Articolo 1- MDP e Fratelli d’Italia si sono detti favorevoli ad un provvedimento che tenga conto delle modifiche imposte dalla Consulta alla vecchia normativa, il Partito Democratico non si è espresso a riguardo, mentre il Movimento 5 Stelle ha parlato  di totale apertura al dialogo, La Francia invece è alle prese con il post elezioni presidenziali, ma la situazione in vista delle legislative dell’11 e 18 giugno appare un po’ confusa. Il grande interrogativo riguarda la scelta del premier da parte del neo presidente Emmanuel Macron. Quest’ultimo ha detto di aver già  deciso il nome e di volerlo svelare solo all’indomani del suo insediamento, domenica prossima, quando riceverà  il testimone da Francois Hollande. Domani verrà  pubblicata la lista dei candidati di En Marche! alle legislative, ma un nome sicuramente non apparirà . E’ quello di Manuel Valls , l’ex premier socialista, la cui candidatura  è stata respinta dal movimento di Macron. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Giuseppe Civati (Possibile) e Fabrizio Cicchitto (Alternativa Popolare).

Il focus di Barack

“Tanti profughi sono arrivati in Europa non solo per fuggire dalle guerre, ma anche a causa delle carenze causate dai cambiamenti climatici. Se non intraprendiamo le azioni necessarie la migrazione continuerà e diventerà peggiore”. Così Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti nel suo intervento al summit internazionale sull’innovazione alimentare di Milano. Obama, citando l’ex-premier Matteo Renzi, presente in platea, ha ribadito l’importanza dell’accordo internazionale sul clima siglato a Parigi. E sempre di accordo sul clima si è parlato nel colloquio telefonico tra il presidente cinese, Xi Jinping e il neo eletto presidente francese Emmanuel Macron. La Cina, ha confermato Xi Jinping, si impegna a mantenere l’accordo siglato. La recente vittoria di Macron è l’esempio che quando “il gioco si fa direttamente sull’Europa, l’Europa vince”. Così Paolo Gentiloni ricordando che il 9 maggio è il giorno in cui si festeggia l’Europa. “Non è sempre stato così centrale il tema europeo nelle sfide elettorali dei singoli Paesi, ma è capitato recentemente che lo sia diventato e l’Europa ha vinto la partita”.

Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Andrea Manciulli (Partito democratico) e Stefano Candiani (Lega Nord).

Per la Francia e per l’Europa

Con circa 20,75 milioni di voti Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica francese. La sua rivale, sconfitta al ballottaggio, Marine Le Pen pensa già ad un cambio di nome per suo partito. L’idea è trasformare il Front National al fine di ampliare la base elettorale. Sospiro di sollievo per l’Unione europea. “Una vittoria per l’Europa” è il commento del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “Emmanuel Macron è portatore di speranza per milioni di francesi e per molte persone in Germania e in tutta Europa”. E’ il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel. E la Germania della Merkel sarà il primo paese che il neo-eletto presidente Macron visiterà. In Italia, intanto, la legge elettorale al centro del dibattito politico. Il Movimento 5 Stelle apre al dialogo con il Pd. “In questo momento vogliamo scrivere le regole del gioco insieme al partito di maggioranza, il Pd”. Così il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. “Partiamo dalla base che è la legge elettorale che ha partorito la Corte Costituzionale – ha spiegato Di Maio – chiamiamolo Legalicum”. Il Movimento è aperto a eventuali modifiche che il Pd vuole introdurre, l’unico punto su cui i 5 stelle non transigono è il premio alla lista e non alla coalizione. Questi gli argomenti che Donato Bendicenti affronta con i suoi ospiti: Alfredo D’Attorre (articolo1 – MDP) e Nuccio Altieri (Direzione Italia).

L’onore dell’Europa

In occasione della conferenza internazionale ‘The State of the Union’, Firenze si trasforma nella capitale dell’Europa. Tre giorni di dibattiti con i principali rappresentanti delle istituzioni europee incentrati sul rilancio dell’Unione e il contrasto dei populismo. Brexit, immigrazione, terrorismo e difesa comune sono solo alcuni dei temi affrontati. Donato Bendicenti ne ha parlato con Enzo Moavero Milanesi consigliere del premier per la promozione della dislocazione a Milano della sede dell’Ema.