Scontro sul Def

In attesa che il testo della legge di bilancio arrivi in Parlamento molte le perplessità che le opposizioni e i sindacati sollevano sulle misure previste. A difenderla il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ribadisce come nonostante le risorse siano limitate sono state ben indirizzate, “non ci sono bacchette magiche”. La Brexit al centro del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione dopo la cena di ieri sera tra Theresa May e Jean-Claude Juncker a Bruxelles. L’Unione europea è “pronta ad accelerare ma per farlo bisogna essere in due”. È il commento del Capo negoziatore Michel Barnier prima della riunione dei Ministri UE. Giornata di protesta per gli indipendentisti in Catalogna dopo l’arresto dei due loro leader. Puigdemont e il suo governo intanto lavorano sulla risposta da dare a Madrid quando scadrà il prossimo ultimatum giovedì mattina. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Silvia Costa (PD), Alessandra Mussolini (Forza Italia), Flavio Zanonato (Articolo 1-MDP) e Alberto D’Argenio (La Repubblica).

La logica di una manovra

Arriva la manovra da 20 miliardi, nuove assunzioni e stop IVA. “Una manovra snella e niente lacrime e sangue”. Così il premier Paolo Gentiloni al termine del Cdm dedicato alla legge di bilancio. Sebastian Kurz, sarà il nuovo giovane cancelliere a Vienna. Il leader dei popolari riceverà l’incarico per formare il nuovo governo venerdì e con molta probabilità potrebbe allearsi con l’estrema destra che esce dalle urne vincente. Il presidente della Commissione europea Juncker congratulandosi con Kurz gli ha augurato di “avere successo nel formare un governo stabile e pro-europeo”. E sempre dal fronte europeo arriva oggi una dichiarazione congiunta dei 28 ministri degli Esteri dell’Unione in risposta alla decisione di Donald Trump di non riconoscere l’accordo internazionale sul nucleare iraniano. “L’Ue è impegnata al rispetto dell’accordo sul nucleare iraniano”. Così l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Silvia Fregolent (PD) e Francesco Paolo Sisto (Forza Italia).

Una storia che non esiste


Approda a Palermo una nave con a bordo 604 migranti soccorsi in questi giorni nel Canale di Sicilia. Molti i bambini, il più piccolo di appena sei giorni. “Chi racconta di un esaurimento a breve dei fenomeni migratori, racconta una storia che non esiste”. Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo all’Accademia dei Lincei. “La vera sfida – ha aggiunto – non è raccontare l’illusione della fine di una presunta emergenza, ma trasformare operazioni illegali e criminali,  gradualmente, in fenomeni controllati, regolati, gestiti e utili alle nostre società contemporanee”. La questione dei migranti resta un tema centrale in molti paesi. Non a caso, a pochi giorni dall’elezioni, l’Austria inaugura un nuovo check-point ferroviario al Brennero. Intanto dall’altra parte dell’Atlantico il presidente americano Donald Trump ha annunciato che non certificherà il rispetto da parte dell’Iran dell’accordo internazionale sul nucleare. Per il Cremlino la decisione di Trump “potrebbe peggiorare seriamente la situazione che riguarda il dossier nucleare iraniano”. Sul fronte interno, il giorno dopo l’approvazione da parte della Camera del ‘Rosatellum bis’ non si placa lo scontro tra le varie forze politiche. Ora il testo passa al Senato. Questi i temi dibattuti in questa puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Walter Verini (PD) e Giuseppe D’Ambrosio (Movimento 5 Stelle).

I referendum sull’autonomia

Domenica 22 ottobre appuntamento con il referendum consultivo per l’autonomia in Lombardia e Veneto. Questi i quesiti sottoposti ai cittadini:
“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità , nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”
“Vuoi che alla Regione Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”. In Lombardia non è necessario il raggiungimento del quorum, mentre in Veneto è prevista una soglia del 50% più uno. Le ragioni del sì, quelle del no e quelle di chi sceglie l’astensione approfondite da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Davide Galimberti (PD) – per il Sì¬, Onorio Rosati (MDP-Articolo1) – per il No, Nicola Finco (Liga Veneta) – per il Sì¬, Leonardo Nicolai – vicepresidente ‘Veneti per l’astensione’.

Duello sulle fiducie

È scontro sulla legge elettorale. Mentre in Aula si è votata la prima fiducia posta dal Governo Gentiloni sull’approvazione del primo articolo del ‘Rosatellum bis’ parte delle opposizioni erano in piazza a protestare.
In piazza Montecitorio la maratona del Movimento 5 Stelle che proseguirà anche domani, mentre davanti il Pantheon i rappresentanti di MDP, Sinistra Italiana e Possibile di Pippo Civati. La legge elettorale il tema affrontato da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Emanuele Fiano (Pd) e Paolo Romani (Forza Italia).

Le conseguenze della Brexit

I diritti dei cittadini dell’Unione Europea che vivono e lavorano nel Regno Unito e la libertà di movimento degli stessi britannici sono tra le questioni più controverse del capitolo Brexit. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: il corrispondente da Londra Marco Varvello e l’economista Paola Subacchi.

No deal Brexit?

A più di un anno dal referendum che ha sancito il divorzio tra la Gran Bretagna e l’Unione europea cerchiamo di capire a che punto sono i negoziati e quali le possibili conseguenze con due puntate speciali della Bussola da Londra. Ospiti della prima puntata: il corrispondente Marco Varvello, lo storico Donald Sassoon e Lorenzo Codogno della London School of Economics.

Tertium non datur

 

“O Rosatellum o il Consultellum, ‘tertium non datur’.” Così il segretario del PD, Matteo Renzi in Direzione spiega che sulla legge elettorale il partito democratico sta facendo un ultimo tentativo. Il Pd per Renzi resta il baricentro ma con il Rosatellum serve una coalizione più ampia. Nonostante aumenti il numero dei parlamentari che hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta a sostegno dell’approvazione della legge sullo Ius Soli, il Pd e il Governo sostengono che non ci sono i numeri per approvare la legge. Dopo il referendum sull’indipendenza, continua il braccio di ferro tra il governo autonomo di Barcellona e quello centrale di Madrid. Intanto il prefetto in Catalogna, Enric Millo si è scusato per le violenze di domenica scorsa. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e le sue ospiti: Valentina Paris (PD) e Marta Grande (Movimento 5 Stelle).

Sotto la media

I laureati italiani sono pochi, poco pagati e poco valorizzati. Così il rapporto del OCSE in cui viene evidenziato anche un divario di oltre un anno scolastico tra gli studenti del Nord e quelli del Sud. L’organizzazione di Parigi apprezza comunque le riforme messe in atto dal Governo che hanno creato 850mila posti di lavoro dal 2015. “Le risorse sono limitate, ma ci sono margini importanti che vanno usati con oculatezza.” Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan parlando della prossima legge di bilancio. In commissione Affari Costituzionali della Camera si continua a lavorare sul testo della legge elettorale. Nonostante le tensioni tra le varie forze politiche, tiene il patto PD-Forza Italia. Crescono le adesioni allo sciopero della fame per chiedere l’approvazione della legge sullo Ius Soli. Tra i molti parlamentari anche il ministro Graziano Delrio. Questi alcuni degli argomenti trattati in questa puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Sandra Zampa (PD) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana).

La forza della legge

Mentre Barcellona si prepara l’indipendenza e il governo di Madrid invia militari in appoggio alla Guardia Civil, in plenaria a Strasburgo si è tenuto un dibattito sulla situazione in Catalogna. Durante il suo intervento il vicecommissario Frans Timmermans ha sottolineato come “il rispetto dello Stato di diritto non è un optional. Il voto di domenica non era legale”. La violenza – ha aggiunto – non è mai una soluzione”, tuttavia è “diritto di ogni Stato difendere lo stato di diritto e questo a volte richiede un uso proporzionato della forza”. Stangata della Commissione europea ad Amazon e all’Irlanda. La prima deve restituire 250 milioni al Lussemburgo mentre l’Irlanda viene deferita alla Corte di Giustizia della Ue per non aver recuperato da Apple i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali. A Manchester, di fronte la conferenza dei Tories la premier Theresa May, scusandosi per il deludente risultato elettorale, conferma la sua volontà ad andare avanti e a non mollare di fronte le difficoltà dichiarandosi sicura che sulla Brexit si troverà “un accordo che funzione per la Gran Bretagna e l’Europa”. Sul fronte interno, il Governo ottiene un doppio sì del Senato a scostamento di bilancio e Def nonostante i timori della vigilia per via della decisione di MDP-Articolo1 di non partecipare al voto. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Isabella De Monte (PD) e Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle).