Messaggi da Davos

“La competizione elettorale è aperta, ma io credo che in ogni caso le forze populiste non prevarranno” così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al World Economic Forum di Davos. Il premier nel corso del suo intervento ha ribadito la necessità di andare avanti con le riforme fatte e ha sottolineato gli importanti risultati raggiunti sia in campo economico che sul fronte della crisi migratoria. Gentiloni ha poi escluso un’allenza con il centrodestra dopo il 4 marzo e si è schierato contro le scelte protezionistiche dell’amministrazione Trump. Scelte avversate anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sottolineato come posizioni simili portino indietro nel tempo e che occorrano piuttosto politiche all’insegna del multilateralismo e della cooperazione. In Italia prosegue la campagna elettorale tra discussioni sulle candidature e chiarimenti interni. Il primo caso coinvolge soprattutto il centrosinistra, mentre l’ora dei chiarimenti è suonata nel centrodestra e riguarda la questione rapporto deficit/PIL. Oggi Silvio Berlusconi è nuovamente tornato sull’argomento e ha provato a smorzare la tensione con Salvini dichiarando che “superare il 3% non sarebbe poi scandaloso”. Il giorno dopo la separazione tra il blog di Beppe Grillo e quello dei 5stelle, ancora dibattito aperto sul passo indietro dell’ex comico. Intanto dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea arriva la condanna nei confronti dell’Italia per non aver recuperato circa 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri, superando le quote latte. Già avviato il processo di risanamento, il commento del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Herbert Dorfmann (Sudtiroler Volkspartei), Marco Zullo (M5S/EFFD), Roberto Gualtieri (Partito democratico) e Marco Bresolin (La Stampa).