Una scelta obbligata

L’Italia stamani ha rotto la procedura del silenzio-assenso per l’adozione di una nuova dichiarazione a 28 sul Venezuela. Secondo fonti diplomatiche europee, alle 10 Roma ha chiesto tempo fino alle 13, quando poi ha detto di non poter dare il suo ok. Nel documento bocciato si legge: “l’Ue ribadisce il suo sostegno all’assemblea nazionale e al suo presidente e, in linea con le loro procedure interne e prerogative nazionali, i singoli stati Ue riconosceranno Juan Guaido’ come presidente ad interim del Venezuela per portare il paese verso elezioni presidenziali democratiche”. Sulla situazione in Venezuela interviene il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È necessario “un senso di responsabilita’ e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e i nostri partner l’Ue. Non ci può essere incertezza nè esitazione: la scelta tra la volontà popolare e richiesta di autentica democrazia da un lato e dall’altro la violenza della forza”. Al via card e sito per reddito di cittadinanza. “Complessivamente l’85% dei beneficiari” in età lavorativa, del reddito di cittadinanza “sono italiani mentre gli stranieri rappresentano poco meno dell’11%, in virtu’ delle modalità previste di erogazione del contributo”. È la stima fornita dall’Istat nel corso dell’audizione sul decretone in commissione Lavoro del Senato. Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha ricordato alcuni dei requisiti per ottenere il reddito: “Isee non oltre 9360 euro l’anno, residenti in Italia da 10 anni, patrimonio finanziario non superiore a 6 mila euro. Poi ci sono i doveri, e al centro ci sono le imprese, il reddito lo abbiamo costruito intorno al loro”. Il premier Conte ha ricordato i passaggi che hanno portato alla realizzazione di questa misura: “Il reddito di cittadinanza è progettato in modo corale e complesso, perché’ contiene un patto di lavoro, un patto di formazione, un meccanismo d’inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, impiegato molto tempo”. E ha poi auspicato che “ora altri paesi studieranno la nostra riforma”. E poi c’è la card, stampata da Poste Italiane: “Abbiamo lavorato con loro in tempi record per avere una card uguale alla Postepay, per evitare discriminazioni, così lo Stato sta diventando un amico dei cittadini. Sono state stampate circa 3 milioni di card”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Roberto Gualtieri Partito Democratico Fabio Massimo Castaldo M5S/EFDD e David Carretta Il Foglio/Radio Radicale